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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Maggio 2012
 
   
  TRASFERIMENTO IDRICO: PUGLIA SIGLA A ROMA INTESA REGIONE CAMPANIA

 
   
  Bari, 14 maggio 2012 - È stato sottoscritto il 14 maggio a Roma dall´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati e dall´assessore alle Politiche ambientali della Regione Campania Giovanni Romano il protocollo d´intesa per la regolamentazione del trasferimento idrico interregionale tra le Regioni Puglia e Campania. "Potrei cominciare dalla fine dell´800 per spiegare il senso dell´accordo che sottoscriviamo oggi con la Regione Campania sul trasferimento dell´acqua in Puglia, e non penso che farei annoiare, perché c´è solo da innamorarsi della storia più pugliese che ci sia: quella dell´acqua in Puglia e del suo Acquedotto." Così l´assessore Amati ha spiegato il valore etico dell´intesa, che avrà validità sino alla sottoscrizione dell´accordo di programma unico per il trasferimento delle risorse idriche tra le regioni del Distretto Idrografico dell´Appennino Meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia). Il protocollo è finalizzato a garantire la sostenibilità tecnica, ambientale e socio-economica del trasferimento idrico, anche attraverso azioni di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee: il territorio del Distretto è infatti caratterizzato da un complesso sistema idrogeologico naturale e da rilevanti interconnessioni tra idrostrutture di raccolta e distribuzione, che impongono una programmazione condivisa dell’utilizzo delle risorse. Le Regioni del distretto dell´Appennino Meridionale, con l´approvazione del Piano di gestione delle acque nel febbraio del 2010, hanno avviato un percorso volto alla razionalizzazione delle risorse idriche e alla regolamentazione dei trasferimenti interregionali, sottoscrivendo un documento comune d´intenti volto a pianificare l´uso delle risorse in termini di equilibrio tra disponibilità e fabbisogno tra i diversi usi, contemperando le esigenze dei contesti ambientali e sociali su cui agiscono i prelievi, evitando le perdite , gli sprechi, gli abusi e i cattivi usi. “Quello di oggi - ha commentato Amati - è un importante passo che le Regioni del Mezzogiorno d’Italia compiono verso un governo unitario della risorsa idrica e verso una regolamentazione dei trasferimenti ispirata a criteri di equità, anche alla luce di una valutazione aggiornata e precisa dei fabbisogni idrici e delle disponibilità effettive delle singole Regioni. Quando avremo sottoscritto l´accordo unico ci troveremo di fronte ad una novità amministrativa e culturale che anche questo protocollo favorisce: avremo finalmente posto in soffitta l´idea che l´acqua possa produrre utilità economica al territorio amministrativo in cui sgorga o scorre, accogliendo il concetto che di proprietà di tutte le regioni sono, assieme e solo assieme, l´acqua e la sete, per cui a tutti spetta contribuire per preservare corsi d´acqua e sorgenti."  
   
 

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