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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Maggio 2012
 
   
  409 TRAPIANTI DI RENE PEDIATRICO A PADOVA: L’ODISSEA A LIETO FINE DI “ANGELO”, SIMBOLO DI 25 ANNI DI ATTIVITA’.

 
   
  Padova, 14 maggio 2012 - Tra i 409 trapianti di rene pediatrico realizzati all’Azienda Ospedaliera di Padova in 25 anni di attività c’è una storia simbolo: è quella di “Angelo”, nome di fantasia scelto perché qui tutti i piccoli pazienti sono considerati “angeli”, che il 10 maggio la direttrice del Centro Trapianti Luisa Murer ha voluto raccontare all’assessore regionale alla sanità ai giornalisti, per portare l’attenzione non solo sul piano tecnico scientifico, ma anche su quello umano, di questa delicata attività sanitaria. “Angelo” era un caso disperato, colpito da una grave patologia genetica, che i genitori, dopo un lungo viaggio, portarono a Padova di notte. “Era un caso molto complesso – ha raccontato la Murer. Angelo fu dapprima supportato sul piano nefrologico; poi si passò alla dialisi peritoneale (che poteva fare a casa), ma delle complicanze ci costrinsero poco dopo a riportarlo in ospedale a Padova per l’emodialisi, soli e lontani da casa, lui e i suoi genitori. Il piccolo, di 4 chili di peso, non cresceva, si muoveva pochissimo, non parlava, ma sembrava che con gli occhi ci chiedesse di aiutarlo”. Angelo fu inserito come urgente nella lista d’attesa ed un giorno, sempre di notte, arrivò la telefonata con la notizia della disponibilità di un rene. Immediato l’intervento. “Oggi – ha raccontato la Murer – sono passati 3 anni e Angelo, quando viene alle visite, ci corre incontro ridendo e l’ultima volta ci ha detto che non vede l’ora di cominciare ad andare a scuola. Sorrisi come questo ripagano di ogni sacrificio”.  
   
 

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