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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Maggio 2012 |
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COOPERAZIONE: LOMBARDO, EUROPA GUARDI AL MEDITERRANEO
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Palermo, 15 maggio 2012 - L´europa sara´ ancora il perno su cui far ruotare lo sviluppo dell´intera regione mediterranea "se ripartira´ dalla ricchezza delle sue diversita´. Occorre, pero´ un´inversione di tendenza e discontinuita´ nelle politiche degli stati membri mediterranei per far cambiare rotta all´Ue, sia rispetto alle sue scelte interne che rispetto ai paesi vicini. Se persistera´ nel dare continuita´ sostanziale ai fattori della crisi, se sosterra´ gli speculatori invece della crescita, se si assoggettera´ ai poteri incontrollabili della finanza senza confini, allora sara´ rifiutata come modello dalla nuova realta´ mediterranea". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, aprendo i lavori del "Forum interistituzionale - Quali nuove politiche europee di fronte ai cambiamenti nel Mediterraneo e nel Mondo?" in programma ieri e oggi a Palazzo Abatellis nell´ambito delle manifestazioni per i 66 anni dell´autonomia siciliana. Primo banco di prova sugli orientamenti delle istituzioni europee saranno le decisioni che saranno assunte nei prossimi giorni a Bruxelles sulle risorse da destinare alle principali politiche per il periodo 2014/20. "Temiamo - ha detto Lombardo - che le risposte che l´Europa si accinge a dare saranno inadeguate alle aspettative che si nutrono a sud. Si vuole destinare soltanto poco piu´ del 2% della politica di coesione alla cooperazione territoriale transnazionale e poche briciole alla prossimita´ mediterranea. Degli oltre 1.100 progetti presentati sul principale programma mediterraneo della politica di prossimita´, con oltre 7.000 partner, in gran parte della riva sud, soltanto 40 potranno essere finanziati con i troppo esigui fondi fin qui destinati. Allora l´Europa deve scegliere se andare incontro a quelle societa´ civili diventate motori del cambiamento e del processo di democratizzazione o se riproporre la scorciatoia dei rapporti bilaterali tra i governi, dei soliti grandi affari con le solite grandi imprese riprendendo un metodo sostanzialmente neocolonialista. Esiste la vera alternativa della rete dei partenariati diffusi, che ammontano gia´ a migliaia e che possono essere la base su cui far sorgere una nuova politica euromediterranea. Domani sara´ presentata la proposta della Commissione per la nuova politica di prossimita´ 2014/20. Occorre sostenere con almeno il 10% della Politica di coesione la cooperazione territoriale transnazionale e destinarne almeno la meta´ al Mediterraneo e dotare con almeno il 10% dei fondi destinati alla prossimita´ i programmi multilaterali di bacino per il Mediterraneo. Cosi´, si favoriscono i partenariati da utilizzare come base di una macroregione mediterranea, capace di darsi una propria strategia integrata". "Da parte sua - ha concluso Lombardo - la Sicilia prosegue il lavoro insieme a tutte le regioni e le istituzioni mediterranee, consolidando i rapporti, a partire da quelli umani e culturali, con i premi Al Idrissi e con l´Osservatorio per il dialogo interreligioso". I lavori proseguiranno domani, dalle 9,30 sempre a palazzo Abatellis e si concluderanno con la cerimonia di consegna dei premi Al Idrissi. |
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