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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Maggio 2012 |
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PNE; DE FILIPPO: “BUON LIVELLO, MA VIGILIAMO SU CRITICITÀ”
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Potenza, 15 maggio 2012 - “La Sanità non è diversa dagli altri settori: anche qui, specie in un momento di difficoltà, se vogliamo che il sistema regga c’è bisogno che tutti diano il meglio, la politica sicuramente in prima fila, ma anche gli operatori ai diversi livelli”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, in occasione della presentazione dei dati del Piano Nazionale degli esiti. “La Sanità in Basilicata ha generalmente un buon livello con punte di eccellenza, monitorare la situazione e le criticità; è essenziale ed è necessario che ognuno si assuma la sua responsabilità per puntare al miglioramento. E noi, come e con i cittadini, dobbiamo vigilare su questo processo”. Piano nazionale esiti - La scheda - Il programma nazionale valutazione esiti (Pne), gestito da Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, per conto del Ministero della Salute, valuta le attività di assistenza di tutti gli ospedali italiani (censiti 1475), pubblici e privati accreditati, sia dal punto di vista dei produttori di servizi, che da quello delle Asl, titolari delle funzioni di tutela della salute della popolazione. Il Pne è uno strumento che fornisce elementi conoscitivi importanti per supportare i processi decisionali di miglioramento dell’efficacia e dell’equità del servizio sanitario nazionale. Il modello utilizzato considera alcune variabili rilevate dal sistema informativo ospedaliero (Sio) che, raccoglie le informazioni di tutti i ricoveri ospedalieri (in acuzie e post-acuzie) registrati in Italia, attraverso la scheda di dimissioni ospedaliere (Sdo). Le variabili rilevate sono: mortalità, riammissioni e complicanze a breve termine dopo interventi e procedure chirurgiche. L’analisi dei dati è condotta su una serie di indicatori calcolati in base a struttura ospedaliera e area di residenza. A questi indicatori è stata applicata una serie di correzioni (risk adjustment) per rendere il dato finale confrontabile e statisticamente significativo con l’utilizzo della metodologia statistica inferenziale (p-value). Una serie di dati viene considerata statisticamente significativa se il suo valore “P” è minore o uguale a 0,05 (ovvero il 5%). Il valore fornito nelle tabelle si riferisce poi al rischio ‘aggiustato’ che tiene conto delle possibili disomogeneità esistenti nelle popolazioni dovute a caratteristiche come l’età, genere, gravità della patologia in studio, ecc.. E che incrociato con il ‘fattore P’ rende i risultati tra loro confrontabili. |
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