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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Maggio 2012
 
   
  ALLARME PSICOLOGI: TELEGIORNALISTE A RISCHIO STALKING VIRTUALE SILVIA CARRERA DI STUDIO APERTO LA PIÙ “DESIDERATA”

 
   
  Roma, 16 maggio 2012 - Sono le più esposte in tv ma, anche le più raggiungibili e a portata di mouse perché le meno “dive” tra le donne dello show-business. Le telegiornaliste sono fra le categorie maggiormente esposte alla minaccia del dilagante stalking virtuale che ha ormai ampiamente sorpassato quello reale. La tendenza è confermata da uno studio svolto dal Polo Psicodinamiche di Prato che ha monitorato oltre 100 fra siti web, blog e giornali on line per verificare e indagare su come si esplica il fenomeno. Secondo la ricerca psicologica gli stalker virtuali -ormai avvantaggiati dal fatto che la tecnologia (pc, smartphone, tablet ecc.) e gli onnipresenti social network quali Twitter e Facebook “avvicinano” vip, divi e quindi anche le giornaliste alle persone comuni- sono diventati particolarmente aggressivi proprio con i “volti” femminili che presentano e conducono i telegiornali. Che risultano le preferite, con il 33%, rispetto ad altre categorie: attrici e showgirl (24%), opinioniste (18%), cantanti (11%), politiche (9%), imprenditrici (3%). Ma secondo la ricerca quali sono i motivi che rendono le telegiornaliste più soggette a questo tipo di insidia? Innanzitutto la familiarità (36%) dovuta al fatto che entrano nelle case degli italiani e divengono parte del loro vivere quotidiano. Secondo fattore: il loro atteggiamento rassicurante e materno (27%), ancor più evidenziato quando devono riferire brutte notizie di cronaca o di attualità economica. Il 22% dei commenti raccolti in Rete indica nell’avvenenza sexy, ma non ostentata, il fattore scatenante che fa fantasticare il telespettatore. Basta poco: occhiali con montatura scura, trucco delicato, abiti composti, ma che evidenziano la femminilità, un pizzico di malizia nel commentare notizie curiose… et voilà, lo stalker si attiva subito. Secondo la ricerca sono maggiormente nel mirino le giovani firme femminili dei telegiornali piuttosto che le colleghe più note e di maggiore esperienza. Insomma, corrono meno rischi una Lucia Annunziata (Rai3) o una Bianca Berlinguer (Tg3) rispetto a una Silvia Carrera o una Patrizia Caregnato (entrambe di Studio Aperto). Dai commenti monitorati e raccolti in Rete dallo studio emerge anche una possibile classifica - elaborata tenendo conto dell’incrocio tra parametri di numero di citazioni, bellezza e spontaneità – delle giornaliste che potrebbero essere più esposte alle avance di potenziali stalker. Al primo posto, appunto, la fresca e solare bellezza di Silvia Carrera di Studio Aperto (con un indice del 23%); al secondo posto tra le più desiderabili Elena Guarnieri del Tg5, con il 17%, seguita da Federica De Sanctis, conduttrice del Tg24sky, con il 14%. In Rai furoreggia la bellezza di Maria Concetta Mattei, icona di stile e garbo del Tg2, con il 12%. Seguono due giovani e amate telegiornaliste del Tg1: Elisa Anzaldo, con il 9%, e Cristina Guerra (7%). Settima Federica Lodi, affascinante giovane conduttrice di Skysport24, con il 5%; ottave, a pari merito, la bionda Monica Peruzzi di Skytg24 e Bianca Caterina Bizzarri del Tgla7, con il 4%;chiude la top ten Barbara Pedri del Tg5, con il 2%. “C’è indubbiamente una correlazione –spiega il Dott. Ezio Benelli, psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’istituto pratese Polo Psicodinamiche- con il ruolo pubblico della giornalista. Donne con una più consolidata professionalità appaiono meno vulnerabili di conduttrici più giovani e quindi apparentemente più raggiungibili. Alla base di tutto c’è comunque, dal punto di vista psico-sociologico, la trasformazione antropologica che ha portato all’emancipazione della donna, ancor più evidente in chi, come le telegiornaliste, appaiono intelligenti e sicure di sé, oltre che piacenti ed eleganti. Se poi esprimono con convinzione le loro idee e assumono prese di posizione di tipo politico, esse appaiono ancora più invise e suscitano reazioni aggressive da parte dei potenziali stalker”. Ma quali sono gli strumenti e le modalità con cui gli stalker assediano e invadono la privacy delle avvenenti conduttrici dei Tg? Dalla ricerca si evidenzia una graduatoria dei tools virtuali maggiormente utilizzati allo scopo. Ampio utilizzo delle e-mail pubbliche e private (qualora ne vengano in possesso) delle giornaliste (26%), inondare di script gli spazi sotto i video di Youtube che le vedono protagoniste (22%), lasciare post e commenti piccanti sui blog inerenti la “vittima” e sulle pagine pubbliche o sulle fanpage di Facebook (16%), telefonare incessantemente ai network per richiedere informazioni private o per ribadire il gradimento personale per la giornalista (13%), rilasciare false notizie in Rete sulla persona attraverso post mirati e anonimi (9%), raccogliere dati e notizie dai siti di gossip per essere sempre informato sulla vita della giornalista (7%), millantare una conoscenza personale sui blog (3%).  
   
 

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