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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
 
   
  INDUSTRIA E ARTIGIANATO LOMBARDO,CRESCITA DEL 3,6% NEL 2006 CORSARO: DA LEGGE SULLA COMPETITIVITA´ ULTERIORE SPINTA POSITIVA ZAMBETTI:AGGREGAZIONI E INTERNAZIONALIZZAZIONE, SFIDE ARTIGIANE

 
   
  Milano, 6 febbraio 2007 - Positivo per la produzione manifatturiera dell´industria (+4,2%) e dell´artigianato (+1%) l´ultimo trimestre dell´anno scorso, che porta la crescita del 2006 a una media del 3,6%. Questo il dato che emerge dall´analisi congiunturale, svolta congiuntamente da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia con la collaborazione delle Associazioni regionali dell´Artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e presentata oggi nella sede di Unioncamere, presente l´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione Massimo Corsaro. Dall´indagine emerge inoltre come tutti gli indici manifestino un andamento positivo: fatturato, tasso di utilizzo degli impianti, ordinativi acquisiti, adeguamento delle scorte. Particolarmente incoraggianti sono i livelli di investimento dell´industria (+23,7% nel 2006), mentre l´occupazione rimane sostanzialmente stabile (+0,05 su base annuale). Anche l´ottimismo è piuttosto diffuso. Il 29,4% degli industriali e il 10% circa degli artigiani manifesta aspettative positive per il 2007 per quanto riguarda la produzione, mentre l´occupazione è prevalentemente vista in crescita dai primi e stazionaria dai secondi. Le previsioni rispecchiano in parte un andamento generale del sistema economico lombardo (e non solo), che tende a premiare le realtà produttive di maggior dimensione e che, anche all´interno dei singoli settori, manifesta comunque una forte quota di imprese in crescita, ma anche comparti dove il calo produttivo permane. Un´ulteriore spinta positiva, secondo l´assessore Corsaro deriverà anche dalle legge regionale per la competitività delle imprese che il Consiglio regionale ha varato la scorsa settimana. "Una legge fortemente innovativa - ha detto l´assessore - che ha nella semplificazione e sburocratizzazione delle pratiche e nella scelta oculata delle imprese meritevoli di aiuto i propri cardini". "Una vera e propria rivoluzione - ha aggiunto Corsaro -. Basta infatti finanziamenti a pioggia e sì, invece, ad una selezione rigorosissima dei migliori. Solo così si diventa sempre più competitivi". Competitività, dunque, come volano per invertire una tendenza negativa del passato e fondamento del Comitato strategico per la competitività (ne fanno parte oltre al presidente Formigoni e alcuni assessore regionali anche esponenti di spicco dell´economia lombarda e italiana, come imprenditori, banchieri e presidenti del mondo associativo camerale del calibro di Auricchio, Bombassei, Diana Bracco, Colaninno, Emma Marcegaglia, Micheli, Paolucci, Rocca, Scaglia, Squinzi, Tronchetti Provera, Versace, Passera, Profumo, Sangalli e altri ancora), che proprio ieri sera si è riunito al Palazzo della Regione, condividendo la concreta risposta data dalla Regione alle esigenze delle aziende lombarde di essere sempre più forti sullo scenario dei mercati internazionali. Quanto alle liberalizzazioni varate dal Governo, "ben venga - ha aggiunto l´assessore Corsaro - qualsiasi intervento volto a semplificare la vita dei cittadini ed a liberare da vincoli troppo stretti l´attività delle imprese. Ma il giudizio su un´azione in questa direzione non può esser dettato da logiche di schieramento, ma deve attenersi a valutazioni di merito. Auspichiamo pertanto che anche il Governo adotti nelle fasi che ci attendono a breve modalità analoghe a quelle che ci siamo impegna ad attuare con la legge sulla competitività". "Perché le liberalizzazioni - ha concluso Corsaro - non si fanno dando la possibilità ai barbieri di tenere aperto il negozio al lunedì e nemmeno permettendo la vendita di benzina negli ipermercati. Le vere liberalizzazioni sono in altri settori, nelle Public Utilities, ad esempio". Soddisfazione per l´andamento congiunturale è stato espresso anche dall´Assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, che ha così commentato i risultati dell´indagine. "L´aggancio al trend di ripresa dei nostri principali partner/competitori europei - ha detto - sembra essere a portata di mano. Anche l´artigianato ha invertito l´ormai lunga tendenza alla contrazione produttiva, iniziando (speriamo in modo stabile) a risalire la china. Certamente, il settore risente maggiormente di altri delle difficoltà connesse con la globalizzazione dei mercati: non è un mistero che le piccole o minime dimensioni aziendali e la scarsa propensione per i mercati lontani siano oggi un limite preciso". "Cosciente di questo - ha aggiunto Zambetti - la Regione Lombardia ha puntato sugli investimenti per la competitività (anche in senso burocratico) del sistema produttivo regionale, dove l´artigianato in particolare può trovare una forte spinta, utilizzando le misure che abbiamo preso recentemente, soprattutto in fatto di aggregazione tra le imprese, di internazionalizzazione e di formazione, che rappresentano poi le principali sfide che l´artigianato ha di fronte. Affrontandole adeguatamente, è oggi possibile competere sui grandi mercati senza perdere le nostre tradizionali e vincenti caratteristiche di ingegno e qualità nel lavoro". .  
   
 

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