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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Maggio 2012
 
   
  ALIMENTARE. ASSESSORE VENETO: SU GUSTO, QUALITÀ E OGM, COME SCRITTORE PREFERISCO ASIMOV

 
   
  “L’articolo dal titolo Credere negli Ogm, parola d’autore, pubblicato il 17 maggio dal Corriere della Sera, mi fa rimpiangere l’aria pulita respirata ieri nel corso dell’incontro avuto con i rappresentanti delle organizzazioni giovanili degli agricoltori veneti e mi richiama la bella e drammatica vicenda del concorso gastronomico di Gammer, il più famoso della galassia, descritta decenni fa, a memoria direi cinque, dallo scrittore e scienziato Isaac Asimov”. L’assessore all’agricoltura del Veneto non ci sta a perpetuare l’equivoco parailluminista che essere contrari agli ogm significhi essere contrari al progresso, alla scienza e alla ricerca; “semmai è vero il contrario: significa un ricerca più difficile e senza scorciatoie, meglio ancora se senza brevetti, rispetto all’obiettivo principale degli attuali produttori di ogm che è sostanzialmente il profitto e non certo la fame nel mondo o il benessere dell’umanità”. “Nella colonia spaziale di Gammer – ricorda l’assessore – il concorso viene vinto da un giovane, grazie ad un ingrediente segreto con il quale ha reso insuperabile il gusto della sua pietanza. Ammirato e invidiato da tutti gli altri concorrenti, il vincitore è costretto a rendere noto l’ingrediente e la sua origine (vedi un po’: Asimov è antesignano anche di un’etichettatura a misura di consumatore), la quale ultima lo porta alla squalifica e all’esilio. Rispetto ai gusti e ai sapori ogm, asettici e sostanzialmente eguali, di tutti gli altri partecipanti al concorso, il suo segreto è semplicemente dell’aglio, coltivato nella sporca e umida terra di un pianeta che noi considereremmo fertile, resa ancor più feconda da vergognoso concime organico”. “Chiosiamoci sopra, ma non perdiamo mai di vista che il problema dell’agricoltura, soprattutto quella italiana – conclude l’assessore – non è quello nutrire gli obesi dei paesi ricchi, ma uomini e donne che vogliono sapori, qualità, tipicità e salute. Per dirla con il ministro Clini, che precisò molto bene e chiaramente il suo pensiero in occasione della recente firma di un accordo sulla bonifica di Marghera qualche mese fa: ‘sì alla ricerca, no agli ogm nell’agricoltura italiana’, il cui valore, salutistico, economico, di immagine e di prospettiva (caratteristiche che la rendono spesso copiata quando non del tutto rubata) non è nella omogeneizzazione e nell’anonimato ma appunto nell’esaltazione delle specificità e di sapori altrimenti irripetibili”.  
   
 

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