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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Maggio 2012 |
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PORDENONE: INDAGINE CONGIUNTURALE, RISULTATI I TRIMESTRE 2012
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Pordenone, 21 maggio 2012 - La situazione fotografata dall’indagine della Camera di Commercio di Pordenone, con riferimento al primo trimestre del 2012, purtroppo è molto simile a quella registrata a fine 2011, con segni negativi per quanto riguarda le variazioni tendenziali (cioè rispetto al I trimestre 2011). Questi i dati del manifatturiero: la produzione diminuisce al tasso del -2,3%, il fatturato complessivo del -2,7%, gli ordini interni del -4,1% e gli ordini esteri sono sostanzialmente stabili con una variazione del -0,5%. Rimane ancora positivo il fatturato estero che è risultato pari a +3,7%. Le imprese segnalano prezzi e soprattutto costi in notevole ripresa: i costi di produzione salgono del +3,7%, i prezzi di vendita del +2,5%. L’occupazione è ancora in calo rispetto ad un anno fa (-1,3%), ma rimane sui livelli dello scorso trimestre (-0,1%). Anche le variazioni congiunturali hanno segno negativo, con l’unica eccezione degli ordini esteri che appaiono in ripresa (+5,5%). Tutte le variabili osservate confermano lo stato di crisi del settore costruzioni, che perdura dal 2007: il fatturato è variato al tasso del –8,5% rispetto ad un anno fa e non ci sono segnali di ripresa in quanto anche le commesse hanno subito una riduzione, pari al -3,1%. Dalla fine del 2011 anche il settore commercio al dettaglio è entrato in una fase di contrazione e nel primo trimestre del 2012 le vendite sono calate addirittura del 5,7% rispetto ad un anno fa; si tratta del peggior risultato degli ultimi 5 anni. “Per il secondo trimestre del 2012 gli intervistati dimostrano ancora scarso ottimismo – ha spiegato il Presidente camerale Giovanni Pavan - Infatti la percentuale di coloro che si attendono cali - di produzione, fatturato e ordini interni - supera di oltre 10 punti percentuali quella di chi prevede andamenti crescenti. Un piccolo segnale di speranza viene dal fatto che sono attesi stabili o in lieve aumento gli ordini esteri e l’occupazione”. Proprio a fronte di questo momento preoccupante per il nostro sistema economico la Camera di Commercio continua a mettere a disposizione delle aziende i contributi che esse le affidano. “I 2 milioni di euro previsti nel bando 2012 per investimenti e servizi, sono andati “a ruba” in tempi brevissimi per quanto concerne gli investimenti, con 870 domande presentate e un richiesto di oltre 5 milione e 700 mila euro - – spiega Pavan - Da poco abbiamo pubblicato un altro bando, che mira a sostenere la aziende che intendono rilanciare il loro sviluppo verso i mercati esteri”. Si tratta del nuovo bando da 60 mila euro per l’assegnazione di voucher per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese della provincia, con l’obiettivo di sostenere la loro competitività compensando parte delle spese sostenute per la partecipazione ad iniziative di internazionalizzazione. “Già nel 2011 il bando aveva riscosso un buon riscontro di richieste con 40 domande, alle quali avevamo risposto concedendo contributi per 113.400 euro – conclude Pavan - Sulla base di questi numeri abbiamo deciso di proseguire sulla medesima strada anche nel 2012 con questo primo stanziamento. È un’iniziativa, fra l’altro, che è partita tre anni fa dalla nostra Camera di Commercio e poi è stata fatta propria anche dalle altre Camere regionali, facendo diventare il voucher per l’internazionalizzazione uno strumento di sostegno condiviso del sistema camerale regionale”. Da quest’anno l’indagine congiunturale camerale si arricchisce, grazie alla volontà dell’Asdi Distretto del Mobile, di un ulteriore approfondimento dedicato al legno-mobile. Secondo i dati raccolti dal distretto stesso, il consuntivo del primo trimestre 2012 per il settore legno e mobilio è risultato migliore rispetto alle previsioni espresse dalle imprese il trimestre precedente. La produzione industriale ha registrato una crescita di +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, ma nel confronto con il trimestre precedente (fine 2011) i livelli produttivi denunciano una flessione pesante (-10,3%), confermando il brusco rallentamento del ciclo economico, dovuto in gran parte al calo della domanda interna. Infatti, se la variazione tendenziale del fatturato è pari a +0,2%, è il fattore export a rendere il trend fortemente positivo, grazie ad un +4,5% che ha controbilanciato la diminuzione degli ordinativi interni (-3,5%). Tendenze positive, inoltre, arrivano dalle piccole imprese (10-49 addetti) che incassano un eloquente +3,5% nel fatturato, mentre le microimprese (3-9 addetti) soffrono (-1-1%) e le medie-grandi (50-250 addetti) contengono il calo (-0,5%). Sotto il profilo settoriale, le imprese del mobile registrano un bilancio positivo della produzione (+4,4%), le aziende del legno una stazionarietà (+0,1%). Per quanto riguarda il fatturato, invece, il mobile segna -0,6%, il legno +0,5%. “Siamo di fronte a una sostanziale stabilità del mercato e della produzione – commenta Mauro Manassero, presidente del Distretto Mobile Livenza - E questo vale anche per l’occupazione, scesa del -0,3%. Le previsioni non annunciano cambiamenti significativi. Solo per gli ordini esteri registriamo un cauto ottimismo delle imprese”. |
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