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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Maggio 2012
 
   
  TONDO, DOLOMITI FRIULANE SONO FONTE DI LAVORO E SVILUPPO

 
   
  Pordenone, 22 maggio 2012 - "Anche un´opera come questa, per la quale ringrazio gli autori e l´editore, che suscita emozioni forti e tali, spero, da stimolare in chi le guarda il desiderio di andare scoprire quei luoghi, può contribuire non solo a far conoscere le Dolomiti Friulane, ma anche a far capire che siamo di fronte a un patrimonio naturale sul quale investire perché può divenire fonte di lavoro coniugando in maniera intelligente tutela e sviluppo. Anche il lavoro nei boschi o l´agricoltura di montagna vanno riscoperti e valorizzati". Così si è espresso il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, intervenendo il 19 maggio a Pordenone alla presentazione del libro "Dolomiti Friulane - Voci del silenzio" pubblicato da Daniele Marson Editore, che presenta le immagini del fotografo Luciano Gaudenzio e i testi del naturalista Michele Zanetti. Complimentandosi con gli autori ("in loro si sente la passione autentica") e con l´editore e definendo l´opera per la sua valenza di qualità "meritevole del sostegno della Regione", Tondo ha inquadrato il discorso sulla montagna "nel momento di crisi che stiamo vivendo, ma dalla quale, non per sterile ottimismo, sono convinto che usciremo, anche se le cose saranno profondamente cambiate". La convinzione di Tondo si basa sul fatto che "stiamo pagando il prezzo di anni nei quali si è diffuso un benessere mai conosciuto prima: con fiducia, allora, bisogna cambiare mentalità e pensare al futuro in maniera diversa con un´idea nuova di sviluppo. Per quanto riguarda la nostra regione, abbiamo affrontato la crisi avendo ridotto il debito, investendo nella sanità e nel sociale, avendo offerto al sistema produttivo quegli incentivi in grado di fargli affrontare le difficoltà. Grazie a queste scelte il futuro è più sereno". All´evento pordenonese sono intervenuti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, e il consigliere Franco Dal Mas. "Le Dolomiti Friulane - ha commentato Salvador - sono suggestioni uniche per chi ci vive e per chi le visita. Il loro riconoscimento come patrimonio dell´umanità da parte dell´Unesco deve essere uno stimolo a promuovere e valorizzare sempre di più questo territorio, che è ancora integro grazie ai montanari che hanno saputo bilanciare la presenza umana con la natura". "Dolomiti Friulane, le voci del silenzio" è un racconto per immagini di uno straordinario patrimonio di bellezza e scienza, come ha ricordato l´editore Daniele Marson. Mentre il fotografo Luciano Gaudenzio ha illustrato il suo metodo di lavoro: lungo tempo dedicato alla ricerca di luci particolari, trascorrendo giorni e notti tra i monti per cogliere e trasmettere attraverso la macchina fotografica l´essenza di una natura ancora incontaminata, con paesaggi incantevoli, flora e fauna di particolare interesse. Il risultato di questa ricerca è confluito in un progetto (patrocinato da Regione, Comune di Pordenone, da Province di Pordenone e Udine, e da Ente Parco Dolomiti Friulane), primo passo (con edizioni in italiano/inglese e friulano/inglese) di una collana che proseguirà con i volumi dedicati ad altri territori delle Dolomiti. A dare un suggestivo assaggio del lavoro di Gaudenzio, grazie ai 20 pannelli di grande formato, è la mostra allestita nel museo di Storia naturale di Pordenone, inaugurata dopo la presentazione del libro e aperta fino al 17 giugno. Durante la presentazione è stato proiettato il video realizzato dall´Associazione Culturale Merlino Multivisioni di Trieste.  
   
 

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