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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Maggio 2012
 
   
  SISMA DEL 20 MAGGIO, DISTRUTTI CASOLARI E ABITAZIONI RURALI: DANNI PER DECINE DI MILIONI DI EURO PERDUTI ANCHE ACETO BALSAMICO, CHE È FUORIUSCITO DALLE BOTTI, E DISTRUTTE PER LA CADUTA CIRCA 130MILA FORME DI PARMIGIANO PER UN VALORE DI OLTRE 40 MILIONI DI EURO

 
   
  Bologna – Decine di casolari distrutti e moltissimi seriamente danneggiati, oltre a migliaia di forme di parmigiano cadute a terra dalle ‘scalere’ dei magazzini di stagionatura sono la conseguenza del terremoto del 20 maggio scorso che ha colpito, in Emilia Romagna, prevalentemente le province di Modena, Ferrara e Bologna. I danni più ingenti nei comuni di Finale Emilia, San Felice Sul Panaro, Camposanto, Cavezzo, San Possidonio ed anche Carpi nel modenese, mentre nel territorio di Bologna è Crevalcore il comune più Colpito. Anche a Sant’agostino di Ferrara, dove il sisma ha mietuto vittime, sono stati registrati danni ingenti. E’ ancora prematuro fare una stima precisa dei danni di stalle, ricoveri attrezzi e abitazioni private, ma si parla di svariati milioni di euro a cui si aggiunge la perdita di prodotti ad alto valore aggiunto come l’Aceto balsamico che è fuoriuscito dalle botti e le forme di parmigiano che sono cadute dalle ‘scalere’. Inoltre sono andati irrimediabilmente perduti decine di mezzi agricoli sepolti sotto le macerie nonché prodotti agricoli pronti per essere alienati. Nell’area colpita operano numerose cantine vinicole specializzate nella produzione di lambrusco, anch’esse danneggiate. In alcuni allevamenti sono stati segnalati animali sepolti sotto le macerie. Da un primo sopraluogo svolto risulta che in due stabilimenti di stagionatura del ‘del re dei formaggi’, ovvero l’Albalat (Modena) e la Cappelletta del Duca (San Possidonio), siano andate perdute complessivamente 130 mila forme, per un valore di oltre 40 milioni di euro. “Oltre il danno la beffa – dice il presidente della Cia Emilia Romagna Antonio Dosi - perché gli agricoltori dovranno pagare l’Imu su immobili danneggiati e sui quali dovranno sostenere costi elevati per riportarli in sicurezza. Chiediamo pertanto che il governo, così come dispose in occasione del sisma che colpì l’Abruzzo, provveda con apposita ordinanza, già in occasione del Consiglio dei ministri in agenda per domani 22 maggio, di congelare le imposte , compresa, l’Imu, gravanti sugli immobili colpiti dal terremoto.”  
   
 

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