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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
 
   
  MULTINAZIONALI: A MILANO ‘BISOGNA ESSERCI’ MILANO ALL’OTTAVO POSTO PER COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI PER MOSTRE, FIERE, CONVEGNI, ACCESSIBILITÀ AI MERCATI E NOTORIETÀ ALL’ESTERO IL 40% DELLE MULTINAZIONALI IN ITALIA SCELGONO MILANO

 
   
  Milano, 5 febbraio 2007 - Milano all’ottavo posto a livello internazionale subito dopo Londra, New York, Hong Kong, Parigi, Tokyo, Singapore, Chicago. Lo dice una classifica sul grado di connettività: le maggiori città del mondo concepite come centri di servizio per l’economia mondiale, nelle quali si concentrano le attività utili alle corporations multinazionali quali: i servizi finanziari, le assicurazioni, i servizi di consulenza e di accounting, le agenzie di pubblicità, gli studi legali internazionali. Perché a Milano “bisogna esserci”? Soprattutto per gli insediamenti già realizzati (5° posto), che per le mostre, le fiere, i convegni (6° posto) ma anche per l’accessibilità ai mercati (6° posto) e per la notorietà presso gli investitori esteri (8° posto). E sul territorio milanese si concentra un sistema produttivo di quasi 3. 000 imprese attive a partecipazione estera che impiega oltre 336. 000 dipendenti, il 36,5% nazionale. Un posto di lavoro su cinque in provincia è creato da una multinazionale (336. 300 su un totale di 1. 756. 000). Forte infatti la presenza di multinazionali statunitensi (812) che rappresentano quasi la metà del totale italiano e danno lavoro a più di 100. 000 addetti. Ma quale attività svolgono? In prevalenza, il commercio all’ingrosso, il 46,7%, in aumento dal 2001 al 2005 del 3,9%. Viene poi l’industria manifatturiera con il 22,8% (+3,5% in quattro anni), tra cui in particolare il settore chimico, farmaceutico (5,3%, +7,4%) e le macchine e apparecchiature meccaniche (4,2%, +0,8%). Emerge dai dati della Camera di commercio di Milano e Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London, all’interno della pubblicazione “Dialoghi internazionali – città nel mondo” a cura della Camera di commercio di Milano e edita da Bruno Mondatori, in distribuzione in libreria. Se ne è parlato oggi alla Camera di commercio di Milano durante l’incontro “Chi governa la città-regione?”, durante la presentazione del terzo volume della pubblicazione. La collana, in italiano e in inglese è dedicata al rapporto tra città e globalizzazione. “La Camera di commercio realizza questa nuova pubblicazione – ha dichiarato Carlo Sangalli presidente della Camera di commercio di Milano – come occasione di incontro, dibattito e scambio culturale in una città aperta come Milano”. La posizione di Milano tra 30 città europee, 2004
Indicatore
Migliore città in cui insediarsi 11
Consistenza degli insediamenti già realizzati 5
Consistenza degli insediamenti al 2009 (previsione) 8
Accessibilità ai mercati 6
Disponibilità di risorse umane qualificate 8
Costo delle risorse umane 11
Infrastrutture di trasporto: connettività esterna 11
Infrastrutture di trasporto: connettività interna 18
Infrastrutture di telecomunicazione 10
Disponibilità di spazi d´ufficio 19
Value for money degli spazi d´ufficio 17
Politica fiscale e incentivi finanziari 21
Mostre, fiere, convegni 6
Qualità della vita 21
Qualità dell´ambiente 28
Miglioramenti recenti 18
Notorietà presso gli investitori esteri 8
Capacità di promozione e marketing territorialie 13
Facilità di comunicazione linguistica 15
Tutti I Dati Un reticolo di relazioni tra città differenti connesse e partecipi nella rete globale. Le maggiori città del mondo concepite come centri di servizio per l’economia mondiale, nelle quali si concentrano i servizi finanziari, le assicurazioni, i servizi di consulenza e di accounting, le agenzie di pubblicità, gli studi legali internazionali. E Milano all’ottavo posto per grado di connettività, subito dopo la ristretta schiera delle grandissime città e al terzo posto tra le città europee, dopo Londra (prima al mondo) e Parigi (quarta). Le prime 20 città al mondo per grado di connettività alla rete globale
Città Indice relativo
1 Londra 100
2 New York 98
3 Hong Kong 71
4 Parigi 70
5 Tokyo 69
6 Singapore 65
7 Chicago 62
8 Milano 60
9 Los Angeles 60
10 Toronto 59
11 Madrid 59
12 Amsterdam 59
13 Sidney 58
14 Francoforte 57
15 Bruxelles 56
16 San Paolo 54
17 San Francisco 51
18 Città del Messico 49
19 Zurigo 48
20 Taipei 48
Fonte: P. J. Taylor (2003), World City Network: a Globarl Urban Analysis, Routledge, London Milano occupa l’undicesimo posto, per grado di attratività, tra le 30 maggiori città europee. Milano, è una network city e ha una rete telematica d’avanguardia. A Milano “bisogna esserci” per gli insediamenti già realizzati (5° posto), per l’accessibilità ai mercati e per le mostre, le fiere i convegni (entrambi gli indicatori al 6° posto nella graduatoria). Milano inoltre dispone di risorse umane qualificate e notorietà presso gli investitori esteri (8° posto), di infrastrutture di telecomunicazioni (10° posto) e infrastrutture di trasporto: connettività esterna (11 posto). Sempre all’undicesimo posto nella graduatoria che per costo delle risorse umane mentre scende al 13° per capacità di promozione e marketing territoriale. Purtroppo Milano viene percepita come una città dove la qualità della vita (21° posto) e dell’ambiente (28° posto) non sono dei migliori.
La posizione di Milano tra le 30 città europee, 2004
Indicatore
Migliore città in cui insediarsi 11
Consistenza degli insediamenti già realizzati al 2004 5
Consistenza degli insediamenti al 2009 (previsione) 8
Accessibilità ai mercati 6
Disponibilità di risorse umane qualificate 8
Costo delle risorse umane 11
Infrastrutture di trasporto: connettività esterna 11
Infrastrutture di trasporto: connettività interna 18
Infrastrutture di telecomunicazione 10
Disponibilità di spazi d´ufficio 19
Value for money degli spazi d´ufficio 17
Politica fiscale e incentivi finanziari 21
Mostre, fiere, convegni 6
Qualità della vita 21
Qualità dell´ambiente 28
Miglioramenti recenti 18
Notorietà presso gli investitori esteri 8
Capacità di promozione e marketing territorialie 13
Facilità di comunicazione linguistica 15
Fonte: Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London
Graduatoria delle città europee per attrattività degli investimenti, 2004
1 Londra 1 11 Milano 9 21 Lione 18
2 Parigi 2 12 Dublino 22 Vienna 20
3 Francoforte 3 13 Praga 23 23 Budapest 21
4 Bruxelles 4 14 Manchester 12 24 Glasgow 10
5 Amsterdam 5 15 Stoccolma 19 25 Roma -
6 Barcellona 11 16 Lisbona 16 26 Copenhagen -
7 Madrid 17 17 Ginevra 8 27 Mosca 24
8 Monaco 12 18 Dusseldorf 6 28 Helsinki -
9 Berlino 15 19 Amburgo 14 29 Atene 22
10 Zurigo 7 20 Varsavia 25 30 Oslo -
Fonte: Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London Gli Ide. Un sistema produttivo di quasi 3. 000 imprese a partecipazione estera attive sul territorio milanese che impiega oltre 336. 000 dipendenti, il 36,5% nazionale. Un posto di lavoro su cinque in provincia è creato da una multinazionale (336. 300 su un totale di 1. 756. 000). E un dipendente su sedici ha il capo negli Stati Uniti. Forte infatti la presenza di multinazionali statunitensi (812) che rappresentano quasi la metà del totale italiano e danno lavoro a più di 100. 000 addetti. Seguono quelle francesi (493 con quasi 60. 000 addetti) e le tedesche (477, 47. 656 dipendenti). Vengono soprattutto da grandi agglomerati urbani come New York (181), Parigi – Ile de France (389), Londra (178), Madrid (23) e Barcellona – Catalogna (22), oppure da regioni tedesche come il Nordrhein – Westfalen (153) o il Baden –Wurttemberg (98). Più diversificata la presenza americana, oltre a New York e in generale al Middle Atlantic e al New England, cresce anche rispetto al totale italiano il peso di Stati come la California (112 imprese su 188 in Italia hanno scelto il milanese) o la Georgia (16 su 22, il 72,7% nazionale). Ma quale attività svolgono? In prevalenza, il commercio all’ingrosso, il 46,7%, in aumento dal 2001 al 2005 del 3,9%. Viene poi l’industria manifatturiera con il 22,8% (+3,5% in quattro anni), tra cui in particolare il settore chimico, farmaceutico (5,3%, +7,4%) e le macchine e apparecchiature meccaniche (4,2%, +0,8%). Emerge dal Rapporto Milano Produttiva 2006 del servizio Studi della Camera di commercio di Milano: elaborazione su banca dati Reprint e da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2006. .
 
   
 

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