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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Febbraio 2007
 
   
  FEDERALISMO FISCALE: ROMA CHIEDE LA COMPARTECIPAZIONE IVA

 
   
  Roma, 5 febbraio 2007 – Roma chiede che la compartecipazione dei Comuni al gettito Iva sia inserita tra le misure attuative del federalismo fiscale che il governo sta studiando in vista della riforma della finanza locale. E’ questo il senso dell’ordine del giorno presentato il 2 febbraio dalla maggioranza del Consiglio Comunale, e che impegna la Giunta capitolina “a promuovere tutte le iniziative di carattere politico e tecnico utili alla sollecita definizione di un nuovo assetto del prelievo fiscale locale, con particolare riferimento alla finanza delle città metropolitane e in grado di assicurare un riequilibrio del contributo al finanziamento dei servizi urbani richiesto ai residenti, rispetto a quanto richiesto ai soggetti e alle istituzioni non residenti”. La Maggioranza, riconoscendo che nell’attuale sistema fiscale comunale “la tendenza alla diminuzione del carico fiscale sulla prima casa può essere conseguita in modo lento e insoddisfacente rispetto alle aspirazioni delle collettività locali”, ritiene che “tra le forme di più equilibrata compartecipazione alla spesa pubblica locale debba essere considerata con particolare attenzione la compartecipazione comunale al gettito dell’Iva”. La discussione sul progetto di bilancio comunale per il 2007 ha riportato l’attenzione dell’Aula Giulio Cesare sui vincoli generali della finanza pubblica e sulla necessità di modifiche sostanziali della fiscalità locale, a fronte dell’ampliamento delle responsabilità locali in materia di spesa insito nel federalismo: “le grandi città e Roma in particolare – si legge nel testo - subiscono in prima linea mutamenti sociali e demografici di grande portata senza che sia loro concesso quel margine di autonomia effettiva che i servizi di loro pertinenza impongono”. Il documento della maggioranza sottolinea in particolare il rilevante sforzo che la città quotidianamente sostiene per l’erogazione di servizi pubblici di cui godono, accanto ai cittadini contribuenti, anche “i cittadini non residenti, in particolare i turisti, nonché le istituzioni nazionali e sovranazionali che nella città hanno sede e operano”. A tale proposito, nella mattina di oggi si è svolta la prima riunione del gruppo di lavoro insediato dal governo per la redazione del progetto di legge sul federalismo fiscale. Tre gli obiettivi rappresentati dall’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi: a) la definizione dei livelli essenziali di prestazione in termini di erogazione dei servizi di prossimità (interventi per la fascia materno-infantile, l’assistenza alloggiativa, assistenza alle fasce sociali di maggiore fragilità, manutenzione urbana, cura urbanistica e decoro) che le amministrazioni locali dovranno garantire come diritto universale su tutto il territorio nazionale; b) il superamento del sistema dei trasferimenti erariali con una vera compartecipazione dinamica dei Comuni al gettito Iva; c) il trasferimento ai Comuni del complesso di competenze in materia di tassazione immobiliare attraverso cui realizzare incisivi interventi di riforma dell’Ici e di riduzione dell’Ici sulla prima casa. “Il lavoro che l’Anci ha iniziato oggi a compiere insieme al governo per costruire una riforma autenticamente federalista – commenta Causi - ha come obiettivo quello di definire con chiarezza e nel pieno rispetto del dettato costituzionale sia le funzioni amministrative assegnate ai Comuni in settori fondamentali per la coesione sociale del Paese sia il loro finanziamento, da realizzarsi tanto attraverso la compartecipazione ai grandi tributi erariali, quanto attraverso tributi propri”. .  
   
 

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