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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Maggio 2012
 
   
  FERMO NO DEI DEPUTATI EUROPEI ALLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI DELLA CINA

 
   
  Strasburgo, 24 maggio 2012 - In una risoluzione adottata mercoledì, il Parlamento invita lŽUnione europea ad agire unita contro la concorrenza sleale della Cina e per ripristinare lŽequilibrio negli scambi commerciali. Il primo passo dovrebbe essere quello di ottenere un quadro chiaro della penetrazione cinese nelle economie europee, con la creazione di un organismo preposto al controllo degli investimenti cinesi nelle imprese europee e degli acquisti di debito sovrano europeo. "Desideriamo il riequilibrio delle relazioni commerciali con la Cina, per un nuovo partenariato tra le due regioni", ha dichiarato prima della votazione Marielle de Sarnez (Alde, Fr), autrice della risoluzione. Ha poi aggiunto: "Dobbiamo proteggere le aziende europee da problemi quali le barriere commerciali, la contraffazione e il dumping monetario". Nel testo adottato per alzata di mano, i deputati hanno evidenziato lŽenorme surplus commerciale della Cina (168 miliardi di euro nel 2010), ma anche i problemi incontrati dalle imprese europee che vogliono esportare in Cina oppure investire in tale paese, in modo particolare nel settore bancario, assicurativo e delle telecomunicazioni. Un "Review Board" europeo A loro parere, un organismo di controllo dellŽUnione europea, simile al "Review Board" degli Stati Uniti, sarebbe in grado di fornire una valutazione ex-ante degli investimenti strategici stranieri. I deputati invitano inoltre la Banca centrale europea a collaborare con gli Stati membri per individuare i detentori di debito sovrano nella zona euro. Il Parlamento evidenzia i vantaggi di cui gode la Cina, membro dellŽOmc, grazie alla concorrenza sleale, raggirando le stesse regole dellŽOmc per fornire alle sue imprese sovvenzioni statali sleali e crediti allŽesportazione. Inoltre, la Cina blocca gli appalti pubblici delle imprese europee, nonostante lŽUe garantisca lŽaccesso al proprio mercato degli appalti pubblici delle imprese cinesi. I deputati invitano pertanto la Commissione a elaborare, se possibile entro questŽanno, uno strumento europeo volto a garantire reciprocità per quanto riguarda lŽapertura dei mercati degli appalti pubblici.  
   
 

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