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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Maggio 2012
 
   
  IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA OLLI REHN. UN RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI "INTELLIGENTE" È LA CHIAVE PER UNA CRESCITA FORTE

 
   
   Strasburgo, 24 maggio 2012 - Un giorno prima del vertice europeo dedicato alla crescita e alla creazione di lavoro, i deputati hanno sottolineato il bisogno di combinare austerità e crescita. Senza trascurare l´importanza del risanamento dei conti pubblici. Durante il dibattito in plenaria del 22 maggio, è stata anche evocata la difficile situazione che sta attraversando la Grecia. E le possibili soluzioni. Nicolai Wammen, il ministro degli Affari Europei danese si è espresso sull´equilibrio tra crescita e austerità. "Vorrei metterei le cose in chiaro: questo è falso problema" perché non ci può essere crescita senza stabilità fiscale ed economica. E viceversa la crescita permetterà una maggiore stabilità delle finanze pubbliche. Ciò significa mandare avanti le riforme: l´implementazione del mercato unico, il risanamento "intelligente" dei conti pubblici che lascerà spazio alla crescita. Il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn ha dichiarato: "Ci troviamo ancora una volta ad un bivio della crisi economica" e ora gli Stati membri sono pronti per prendere una decisione. Ha invitato a costruire un´unione economica più forte per mettere fine alla crisi del debito. Infatti non ci può essere una crescita sostenibile senza un debito sostenibile. "Ogni euro speso per il debito, è un debito in meno per gli investimenti". Ha concluso il suo intervento sottolineando che la Commissione europea vuole la Grecia all´interno dell´Unione europea. La deputata olandese del Partito popolare europeo Corien Wortmann-kool ha messo in guardia rispetto al fatto che la crescita non può essere realizzata ai danni del risanamento dei conti. "La nostra crescita economica dovrebbe basarsi su delle solide fondamenta: è venuto il momento di affrontare il nostro deficit. Abbiamo bisogno di rilanciare la nostra competitività, le nostre esportazioni, l´impiego dei giovani assicurando l´armonizzazione delle legislazioni nazionali". Il capogruppo di centro sinistra Hannes Swoboda ha sostenuto che vorrebbe vedere l´unità e la solidarietà dimostrata dall´Europa verso la tragedia di Brindisi, anche verso la disoccupazione. La Grecia deve decidere per sé stessa se vuole mantenere l´euro. Per il rappresentante dei liberali Guy Verhofstadt la crisi non è semplicemente legata alla Grecia o ad altri paesi, non è nemmeno una crisi economica. Ma si tratta di una crisi politica. I leader europei non sono capaci di prendere le decisioni giuste al momento opportuno. Abbiamo bisogno di un´economia reale e un´unione di stabilità di bilancio, un patto di crescita con i project bonds e un ruolo più importante per la Banca europea per gli investimenti. La deputata dei Verdi Rebecca Harms - La Grecia mostra che un programma di austerità voluto dall´Ue e dal Fmi è un fallimento che spinge il paese in una spirale verso il basso, che minaccia altri paesi e l´Unione europea stessa. La Grecia deve rimanere all´interno dell´Unione. Martin Callanan (Ecr) - "L´unione europea ha bisogno di fare meno e meglio. Dovremmo mettere il mercato unico al centro della nostra economia implementando una struttura che stimoli la competitività in un mercato libero". Nigel Farage (Efd) - "L´euro doveva creare crescita e lavoro, ma al momento sta distruggendoli. Le proposte attuali dell´Unione europea sono un "suicidio economico per l´intero continente". Gabriele Zimmer (Gue/ngl) - L´economia in Grecia soffre delle misure di austerità. Abbiamo bisogno di combattere la povertà e l´esaurimento delle risorse naturali.  
   
 

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