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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Maggio 2012
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA SOLLECITA GLI STATI MEMBRI AD ATTUARE PROGRAMMI NAZIONALI PER LŽINTEGRAZIONE DEI ROM

 
   
  Bruxelles, 24 maggio 2012 – In una relazione adottata ieri, la Commissione europea invita gli Stati membri dellŽUnione ad attuare le loro strategie nazionali per migliorare lŽintegrazione economica e sociale dei 10-12 milioni di Rom in Europa. I piani degli Stati membri sono stati elaborati in risposta al Quadro dellŽUe per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, adottato dalla Commissione il 5 aprile 2011 (Ip/11/400, Memo/11/216) e approvato poco dopo dai leader dellŽUe (Ip/11/789). Secondo il Quadro dellŽUe, sono quattro i settori fondamentali in cui occorre impegnarsi a livello nazionale per migliorare lŽintegrazione dei Rom: lŽaccesso allŽistruzione, lŽoccupazione, lŽassistenza sanitaria e lŽalloggio. Per la prima volta, tutti gli Stati membri si sono impegnati a sviluppare un approccio integrato in questi quattro settori prioritari e hanno elaborato strategie nazionali in proposito. Nella relazione odierna la Commissione conclude che gli Stati membri si sono effettivamente adoperati per affrontare in modo globale lŽintegrazione dei Rom, ma che occorre fare molto di più per assicurare finanziamenti sufficienti a favore dellŽinclusione dei Rom, per stabilire meccanismi di controllo e per combattere la discriminazione e la segregazione. "Apprendo con soddisfazione che gli Stati membri hanno realizzato il loro impegno, presentando strategie di integrazione dei Rom. Si tratta di un primo passo importante", ha commentato Viviane Reding, Commissaria Ue per la Giustizia e vicepresidente della Commissione. "Adesso, però, gli Stati membri devono cambiare marcia e intensificare la loro azione prendendo misure più concrete, fissando obiettivi espliciti, stanziando finanziamenti appositi e stabilendo validi meccanismi di monitoraggio e valutazione. Ci vuole qualcosa di più delle strategie sulla carta: occorrono risultati tangibili nelle politiche nazionali, che migliorino la vita dei 10-12 milioni di Rom in Europa". László Andor, commissario Ue responsabile per lŽOccupazione, gli Affari sociali e l’Integrazione, ha dichiarato: "LŽinclusione dei Rom in Europa costituisce un imperativo economico, sociale e morale comune, anche se le difficoltà cui si confrontano le comunità Rom variano da uno Stato allŽaltro. La relazione sottolinea la necessità, riguardo alla nostra proposta dellŽottobre 2011, che gli Stati membri dispongano di unŽadeguata strategia di inclusione dei Rom prima di ricevere gli stanziamenti del Fondo sociale europeo destinati a tale strategia nellŽesercizio finanziario 2014-2020". In tutte le strategie nazionali si riconosce lŽesigenza di ridurre il divario tra i Rom e il resto della popolazione nei quattro settori chiave indicati dalla Commissione europea. La maggior parte degli Stati membri ha presentato misure specifiche che riguardano il modo in cui intendono raggiungere gli obiettivi stabiliti. Tra gli esempi di buone prassi citiamo: le misure che promuovono lŽinclusione dei Rom nel settore dellŽistruzione in Slovenia, Spagna e Finlandia; i piani per migliorare lŽoccupazione dei Rom in Bulgaria e Spagna; il sostegno allŽaccesso dei Rom allŽassistenza sanitaria in Ungheria, Irlanda e Romania e le misure per migliorare la situazione abitativa di queste popolazioni in Francia e in Ungheria (per ulteriori esempi si veda lŽallegato). Un altro aspetto positivo consiste nel fatto che tutti gli Stati membri, seguendo lŽinvito della Commissione, hanno istituito punti di contatto nazionali incaricati di seguire lŽattuazione delle strategie nazionali, dimostrando così la loro forte volontà politica di affrontare le sfide dellŽintegrazione dei Rom. Dalla valutazione odierna risulta però che la maggior parte degli Stati membri non ha assegnato risorse di bilancio sufficienti a favore dell’inclusione dei Rom. Soltanto 12 paesi (Bulgaria, Repubblica ceca, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia) hanno indicato chiaramente i fondi stanziati, a carico dei bilanci nazionali o dellŽUnione, e hanno presentato importi specifici destinati alle misure di inclusione dei Rom previste dai loro documenti strategici. Per ciascuno dei quattro settori chiave dellŽintegrazione dei Rom, la Commissione presenta raccomandazioni agli Stati membri e commenta specificamente ognuna delle strategie nazionali, sottolineando gli elementi principali e identificando le principali carenze. In seguito a questa relazione, la Commissione valuterà periodicamente le iniziative prese dagli Stati membri e pubblicherà relazioni annuali sui progressi compiuti riguardo alle misure nazionali nel contesto del Quadro dellŽUe. Oltre a mantenere stabilmente la questione dellŽintegrazione dei Rom allŽordine del giorno nel programma dellŽUe, queste relazioni, creando una sorta di pressione di gruppo, stimoleranno gli Stati membri ad attuare le raccomandazioni della Commissione e le iniziative da essi annunciate nelle rispettive strategie.  
   
 

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