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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Maggio 2012 |
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IL PARLAMENTO EUROPEO CONDANNA LE LEGGI OMOFOBICHE E LA VIOLENZA IN EUROPA
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Strasburgo, 28 maggio 2012 - In una risoluzione adottata giovedì da un´ampia maggioranza, il Parlamento afferma che gli Stati membri dovrebbero dare l´esempio nella lotta contro l´omofobia. I deputati condannano le leggi omofobiche e la violenza e invitano i governi e i parlamenti nazionali a considerare la possibilità di fornire l´accesso a istituti giuridici, quali le unioni registrate, la coabitazione o il matrimonio, a gay, lesbiche, bisessuali e transgender. I Paesi europei, anche se non sono Stati membri dell´Ue, come Russia, Ucraina e Moldova, dovrebbero garantire che lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt), siano protetti da discorsi omofobici di incitamento all´odio e dalla violenza. Nella risoluzione presentata dai gruppi Ppe, S&d, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl, approvata con 430 voti a favore, 105 contrari e 59 astensioni, si ribadisce che le coppie dello stesso sesso devono godere del medesimo rispetto riconosciuto al resto della società. Gli Stati membri dovrebbero dare l´esempio - Il Parlamento "condanna con forza tutte le discriminazioni basate sull´orientamento sessuale e sull´identità di genere e deplora vivamente che tuttora, all´interno dell´Unione europea, i diritti fondamentali delle persone Lgbt non siano sempre rispettati appieno". I deputati esprimono la loro preoccupazione per "gli sviluppi che limitano la libertà di espressione e di associazione" in base a "idee infondate in materia di omosessualità e transessualità". Ritengono che "gli Stati membri dell´Ue debbano essere esemplari" nella protezione dei loro diritti fondamentali. Prendendo in considerazioni le leggi approvate o in corso di esame in sei paesi (Russia, Ucraina, Moldova, Lituania, Lettonia e Ungheria) la risoluzione critica che leggi di questo tipo "siano già state usate per arrestare e multare i cittadini, compresi i cittadini eterosessuali che esprimono sostegno, tolleranza o accettazione verso lesbiche, gay, bisessuali e transgender". Tali normative "legittimano l´omofobia e, a volte, la violenza". Accesso alla convivenza, alle unioni registrate o al matrimonio - Poiché "i diritti fondamentali delle persone Lgbt sarebbero maggiormente tutelati se esse avessero accesso a istituti giuridici quali coabitazione, unione registrata o matrimonio"; i deputati invitano gli Stati membri che ancora non offrono queste opportunità a "prendere in considerazione tali istituti". Chiedono inoltre alla Commissione di "proporre misure per riconoscere reciprocamente gli effetti dei documenti di stato civile in base al principio del riconoscimento reciproco". Condanna delle violenze a San Pietroburgo e Kiev - La risoluzione condanna infine la violenza omofobica e le minacce avvenute a San Pietroburgo e a Kiev nel mese di maggio. Ricorda inoltre che gli accordi dell´Ue con i paesi terzi sono subordinati al rispetto dei diritti fondamentali. |
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