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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Maggio 2012 |
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VERSO UN ACCORDO ECONOMICO UE-CINA BASATO SULLA RECIPROCITÀ
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Strasburgo, 28 maggio 2012 - Nonostante il boom economico di Pechino, le aziende europee riescono ad approfittare poco del mercato cinese a causa di pratiche commerciali sleali. Una relazione parlamentare presentata il 23 maggio intende creare un nuovo accordo commerciale tra Ue e Cina. Più giusto e più trasparente. "In un´economia globale, la Cina ha bisogno dell´Europa quanto l´Europa ha bisogno della Cina". Marielle de Sarnez, deputata francese liberale, è l´autrice della relazione "Ue-cina, uno squilibrio commerciale?" presentata durante la sessione plenaria del 22 maggio. Il testo intende difendere gli interessi dell´industria europea e mira a instaurare un nuovo accordo commerciale basato sulla reciprocità delle regole e la trasparenza delle relazioni commerciali. Se l´Ue rimane il più partner commerciali più importante e la principale destinazione delle esportazioni cinesi, la crescita del deficit commerciale impone un riequilibrio delle relazioni. Tra il 2000 e il 2010, il deficit commerciale dell´Ue con l´Asia è passato da 49 miliardi a 169 miliardi. Delle pratiche sleali - La Cina ha moltiplicato le pratiche sleali e gli ostacoli per limitare l´accesso delle aziende straniere nel proprio mercato: strategie commerciali sleali, dazi doganali, abbassamento del livello dello yuan, assenza del diritto di proprietà intellettuale. Senza dimenticarsi degli ostacoli politici che squilibrano le relazioni tra i due blocchi. Di fronte a queste restrizioni e per limitare questi comportamenti, Bruxelles potrebbe spingere Pechino a ricorrere alla procedura per risolvere vertenze aziendali suggerita dall´Organizzazione mondiale per il Commercio (Omc). L´ue potrebbe anche promuovere la cooperazione con i paesi in via di sviluppo per rafforzare la lotta alla contraffazione. |
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