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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2012
 
   
  SANITÀ, RIPARTO FONDO E BLOCCO PROGETTI DI PIANO. L´ALLARME DI VENDOLA

 
   
  Bari, 28 maggio 2012 - “A tre mesi dal raggiungimento dell’accordo fra Stato e Regioni per il riparto del Fondo Sanitario Nazionale, il governo non ha ancora recepito e ratificato l’accordo, arroccandosi in silenzi e rinvii poco rassicuranti per i diritti dei cittadini e per il ruolo delle Regioni, nel garantire proprio quel diritto alla salute sancito costituzionalmente. Non solo. Il Governo avrebbe anche deciso di tagliare circa 2 miliardi di euro dai fondi destinati alla sanità, attraverso il blocco dei progetti di piano. Per la Puglia significherebbe un taglio di circa 110 milioni di euro per progetti che riguardano la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini. Un taglio di questo tipo potrebbe inficiare tutto il lavoro di modernizzazione del sistema sanitario della Regione Puglia”. Questo l’allarme lanciato il 24 maggio dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che, riferendosi al possibile doppio blocco, quello sul riparto generale dei fondi e quello sui fondi per i progetti di piano, ha parlato “di un campanello d’allarme che ci fa temere per la tenuta del sistema e ci restituisce indicazioni molto negative sulla volontà del Governo Monti di garantire i diritti essenziali dei cittadini, in tema di salute e servizi. Non vorremmo - ha aggiunto - che ancora una volta si decidesse di fare cassa per pagare i disastri della crisi, prelevando le risorse dai ceti più deboli e da chi questa crisi continua solo a subirla. Non vorremmo che questo taglio di 2 miliardi sia una specie di gioco delle tre carte, per cui si recuperano dalla salute dei cittadini, soldi promessi per la crescita. Sarebbe un affronto insopportabile”. Vendola poi ha ricordato “il senso di responsabilità che ha contraddistinto le Regioni, in fase di contrattazione del riparto del Fondo Sanitario Nazionale, quando rinunciarono all’inserimento del criterio di deprivazione sociale e, quindi ad ulteriori e sacrosante risorse, pur di raggiungere velocemente un accordo che consentisse di mettere a disposizione della salute dei cittadini delle risorse fondamentali”. Ricordiamo come i criteri utilizzati per stabilire i fondi che spettano alle Regioni per la gestione della Sanità, siano decisamente penalizzanti per le regioni del Sud e per la Puglia in particolare (i criteri infatti riguardano la popolosità delle regioni e l’età anagrafica dei residenti e la Puglia, avendo una delle popolazioni anagraficamente più giovani di Italia, ne è sempre uscita penalizzata). “La Puglia – ha ricordato Vendola - sin dallo scorso anno aveva avanzato la proposta di inserire il criterio della deprivazione sociale, e cioè di tener conto della situazione socio-economica delle Regioni, e non solo dell’età anagrafica per stabilire i bisogni di salute dei cittadini. La proposta non fu accolta. Quest’anno poi – ha aggiunto Vendola - dimostrando ancora una volta senso di responsabilità per la situazione di grave crisi che attraversava il paese, abbiamo preferito soprassedere immaginando che fosse preferibile approvare con urgenza un accordo sui fondi che garantisse tutti. E invece, a distanza di tre mesi il governo non ha ancora ratificato nulla, mostrando insensibilità e scarso senso di responsabilità nei confronti di chi quotidianamente vive con sofferenza tutti gli effetti devastanti della crisi economica”.  
   
 

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