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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
 
   
  SCHAVAN AFFERMA CHE IL MOTTO DELLA PRESIDENZA DEVE ESSERE «SUCCESSO ATTRAVERSO LA RICERCA»

 
   
   Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Intervenendo di fronte agli europarlamentari il 30 gennaio scorso, Annette Schavan, il ministro tedesco dell´Istruzione e della ricerca che presiederà il Consiglio «Competitività» dell´Unione europea fino alla fine di giugno, ha reso noto il suo motto: «Successo attraverso la ricerca». Tra i primi compiti che il ministro Schavan e i suoi colleghi dovranno affrontare figurano il rinnovo dello Spazio europeo della ricerca (Ser), un accordo sull´impiego dell´articolo 169 (che consente alla Comunità di partecipare ad attività intraprese congiuntamente da più Stati membri) e le Iniziative tecnologiche congiunte (Itc), lo sviluppo di un dialogo aperto sulla proposta relativa alla creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (Iet), nonché la revisione dei bilanci comunitari per il 2008. Annette Schavan ha illustrato in quale modo la presidenza tedesca intende intervenire per cambiare la situazione e ha affermato: «Non possiamo rafforzare la nostra competitività a livello internazionale se non miglioriamo il contesto per la ricerca e l´innovazione. Dobbiamo pertanto modificare la nostra forma mentis. » «Il mio obiettivo è promuovere le condizioni per le attività di ricerca e innovazione in Europa», ha dichiarato il ministro Schavan dinanzi alla commissione per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) del Parlamento. La presidenza, in collaborazione con la Commissione, ha in programma quindi di «rinnovare» il Ser, che si occuperà «in modo più approfondito di garantire la coerenza tra le strutture di ricerca europee e quelle a livello nazionale, nonché di promuovere lo sviluppo di una ricerca di base europea moderna». Secondo il ministro, la priorità fondamentale del 2007 sarà l´attuazione del Settimo programma quadro (7Pq). Benché il programma sia ormai stato avviato, rimangono da prendere ancora una serie di decisioni di natura politica e giuridica, non ultime l´assegnazione dei finanziamenti a programmi congiunti intrapresi dagli Stati membri a titolo dell´articolo 169 del Trattato e le delibere relative alle Iniziative tecnologiche congiunte. La Commissione dovrebbe presentare alla presidenza alcune proposte su entrambi i temi in marzo o aprile. Secondo quanto affermato dal ministro Schavan, le discussioni sulla proposta di creazione di un Istituto europeo di tecnologia stanno procedendo in modo positivo. «Il processo non riguarda l´istituzione di una nuova struttura isolata, ma esclusivamente il lancio di una vera e propria "nave ammiraglia europea dell´innovazione". Onorevoli deputati, una nave ammiraglia è alla guida di altre navi. Non rimane da sola. Il successo o il fallimento dell´iniziativa dipende in larga misura dalla scelta dei partner giusti e dalle aree delle comunità della conoscenza e dell´innovazione [la rete che costituirà l´Iet]», ha spiegato il ministro agli europarlamentari. L´iet dovrebbe essere «più di una normale proposta della Commissione attuata in modo corretto, e questo perché si tratta semplicemente di un´iniziativa troppo importante», ha dichiarato. È intenzione della presidenza far sì che tutte le lacune che caratterizzano tale azione vengano colmate in tempi rapidi, anche gli aspetti relativi a costi e finanziamento. «Lo spirito e le consuetudini democratiche dell´Unione europea prevedono che il Consiglio e il Parlamento siano coinvolti in tutte le decisioni fondamentali, o per lo meno vi partecipino», ha sottolineato Annette Schavan. La presidenza del Consiglio tedesca condurrà pertanto un «profondo e aperto dialogo» sulla struttura più adeguata per l´Iet, sugli strumenti più appropriati e i possibili canali di finanziamento. È prevista anche la revisione dei bilanci comunitari per il 2008. Secondo il ministro Schavan, tale processo dovrebbe essere interpretato come un´opportunità per la ricerca. L´unione europea non dovrebbe tuttavia basarsi esclusivamente sui programmi quadro per finanziare la ricerca europea, e infatti il ministro ha chiesto di sostenere le infrastrutture di ricerca tramite le risorse dei Fondi strutturali. La Germania intende altresì promuovere il sostegno di giovani talenti e migliorare la gestione dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi). Entro luglio verrà lanciata un´iniziativa relativa a una «Carta della proprietà intellettuale». Il ministro ha concluso il proprio intervento citando le parole del primo cancelliere tedesco del dopoguerra, Konrad Adenauer, che un giorno disse: «L´unità dell´Europa era il sogno di pochi. È diventata la speranza di molti. E oggi è la necessità di tutti. » Per maggiori informazioni sulle attività di ricerca della presidenza tedesca consultare: http://cordis. Europa. Eu/germany/presidency .  
   
 

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