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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2012
 
   
  POLITICHE DEL LAVORO: ACCORDO QUADRO REGIONE UMBRIA -ITALIA LAVORO

 
   
  Perugia, 28 maggio 2012 - Fare di tutto, in un momento difficile, per favorire lo sviluppo dell’occupazione, in modo particolare per i giovani, ma anche per chi il lavoro ce l’aveva e l’ha perso, attraverso il miglioramento dei servizi e delle strutture per l’impiego e delle tecnicalità rivolte a favorire il massimo dell’incontro tra domanda e offerta: è questa la “filosofia” e gli obiettivi dell’Accordo quadro con “Italia lavoro spa” approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi. Italia lavoro è l’agenzia tecnica del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il suo rapporto di collaborazione con la Regione dell’Umbria data da almeno un decennio ed è stato positivamente messo alla prova nella gestione dei cosiddetti ammortizzatori sociali ed in altre azioni e progetti elaborati e “prodotti” in Umbria. “Le due parti, in modo particolare la Giunta regionale, hanno deciso di rendere questo rapporto più stringente e di “istituzionalizzarlo” con un accordo formale, – ha dichiarato Riommi – in considerazione della crescita della disoccupazione e della inoccupazione che, in modo particolare tra i giovani, si configura ormai come una vera e propria emergenza nazionale” Italia lavoro metterà le sue strutture a disposizione della Regione e svolgerà un ruolo di supporto tecnico che, come è stato in questi anni, unendosi alla sperimentata esperienza degli uffici regionali sarà finalizzata a migliorare la performance della programmazione, a sviluppare le politiche dedicate ai giovani e ad intervenire nel campo cruciale della formazione professionale come strumento primo per l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro. “Siamo del tutto consapevoli - ha detto ancora Riommi – che la creazione di nuovi posti di lavoro è principalmente affidata alla ripresa dell’economia, alla produzione industriale, all’aumento del pil, in una politica che, insieme alla tenuta dei conti pubblici ponga in primo piano le esigenze della crescita; e purtuttavia siamo consapevoli che può essere utile ‘agire’ anche dal punto di vista della ‘calibratura’ e del miglioramento dei servizi e degli strumenti tecnici finalizzati alla formazione e all’occupazione”.  
   
 

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