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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2012
 
   
  ALLA RICERCA DELLA SCIMMIA DAL NASO CAMUSO DELLA BIRMANIA

 
   
  Bruxelles, 4 giugno 2012 - Un nuovo studio genetico ha gettato nuova luce su come si è evoluta la recentemente scoperta scimmia dal naso camuso della Birmania. Lo studio, pubblicato nella rivista Plos One, ha riunito ricercatori provenienti da Birmania/myanmar, Cina, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Vietnam, ed è stato finanziato dal programma dell´Ue "Attori non statali e autorità locali nello sviluppo". Esso presenta le scoperte di studi genetici condotti su tutte e cinque le specie di rinopitechi, fornendo informazioni decisive per la tutela di questi rari primati. La scimmia dal naso camuso della Birmania è stata scoperta per la prima volta nel 2010 da un team di Fauna & Flora International (Ffi), Biodiversity and Nature Conservation Association (Banca) e People Resources and Conservation Foundation (Prcf). Da allora, sono stati compiuti sforzi considerevoli per sviluppare aree protette all´interno della Birmania/myanmar per garantire la sopravvivenza delle specie. La scimmia dal naso camuso della Birmania, o come è conosciuta nella nomenclatura binomia, il Rhinopithecus strykeri, viene ora confermata come una specie a pieno titolo. In questo ultimo studio, il team internazionale ha analizzato il Dna di tutte e cinque le specie di scimmie dal naso camuso attualmente conosciute agli scienziati. Il materiale genetico è stato isolato da campioni fecali e frammenti di pelle che sono stati estratti da reperti museali. Christian Roos del Centro tedesco per i primati afferma che le scoperte del team confermano che la scimmia dal naso camuso della Birmania è davvero una nuova specie. "Ciò che è ancora più eccitante, tuttavia, sono le informazioni che abbiamo ottenuto sulla storia evolutiva delle specie, poiché ci permettono di comprendere meglio l´evoluzione e la speciazione dei primati," ha detto. I processi biogeografici, come l´innalzamento della catena dell´Himalaya, hanno profondamente alterato il paesaggio creando nuove barriere fisiche e climatiche che alcune specie non hanno più potuto attraversare, costituendo quindi un ostacolo al flusso genico e allo sviluppo di nuove specie. Tuttavia, queste barriere non sono state continue nei vari periodi geologici, e le specie hanno presto ripreso a mescolarsi portando all´ibridazione, ovvero la produzione di progenie tra specie diverse. Christian Roos dice che l´ibridazione è "molto più frequente di quanto si pensi," suggerendo che è necessario modificare completamente il concetto che abbiamo di specie. Adesso è fondamentale mettere in atto delle misure per proteggere la scimmia, e il nuovo governo della Birmania/myanmar ha ora acconsentito a implementare le aree protette e a effettuare le ricerche che erano state bloccate per anni dal vecchio regime. Essi inoltre prevedono di proteggere la specie secondo la legge della Birmania/myanmar e di proteggere il suo habitat creando un nuovo parco nazionale nella catena montuosa dello Imawbum. Tuttavia, anche se l´attuale situazione politica in Birmania/myanmar rappresenta un´opportunità unica di far entrare la tutela degli animali nell´agenda politica, ci si trova anche in un momento di incertezza, in cui qualsiasi spinta per accelerare la crescita economica potrebbe portare a un aumento nella costruzione di strade e a più foreste abbattute. Questo potrebbe causare una distruzione irreparabile all´habitat naturale della scimmia dal naso camuso della Birmania. Anche se non è stata ancora inserita nella Lista rossa dell´Unione internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), si prevede che lo stato della scimmia dal naso camuso della Birmania venga classificato come Critico. Si stima che sopravvivano soltanto tra 260 e 330 esemplari della specie, e lo stato di conservazione di tutte le scimmie strettamente imparentate è già classificato dalla Iucn come In pericolo o Critico. Questo nuovo studio dimostra inoltre la presenza di questi primati anche in Cina. Mentre precedentemente si riteneva che vivesse solo in aree nel nord-est della Birmania/myanmar, i ricercatori hanno scoperto che la specie vive anche in Cina. Per maggiori informazioni, visitare: Centro tedesco per i primati (Dpz): http://www.Dpz.gwdg.de/index.php?id=7&l=1    
   
 

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