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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
 
   
  FONDO ANTICRISI. DAL 1° GIUGNO APRE IL BANDO. OLTRE 4 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DEL REDDITO E PER LA CASA I MILANESI NON SONO SOLI CONTRO LA CRISI, FINO A 5.000 EURO PER FAR FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE

 
   
  Milano, 29 maggio 2012 - Da venerdì 1° giugno sarà possibile presentare le domande per accedere al bando del fondo anticrisi di oltre 4 milioni di euro, istituito dal Comune di Milano per sostenere chi ha perso lavoro e chi condivide il progetto di vivere insieme sotto lo stesso tetto. La modulistica è pubblicata dallo scorso 3 maggio sul sito del Comune. Si potranno ottenere fino a un massimo di 5.000 euro a sostegno del reddito familiare se si è perso il lavoro, si è in mobilità o in cassa integrazione, o a titolo di contributo per il pagamento dell’affitto o delle spese di acquisto della prima casa se si è una giovane coppia sotto i 40 anni con un progetto di vita insieme. Il Fondo Anticrisi è stato ridefinito dalla Giunta Pisapia alla fine di gennaio: sono stati introdotti criteri di accesso più ampi al fine di ottenere una più estesa distribuzione delle risorse, pari a 4.166.985, che il bando della precedente Amministrazione non aveva esaurito nel 2010. “Con il fondo anticrisi – afferma l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – mettiamo a disposizione dei milanesi che hanno perso il lavoro un sostegno al reddito e alle giovani coppie un aiuto per pagare l’affitto o comprare la prima casa. A queste persone in difficoltà vogliamo dire che non sono sole contro la crisi e che, attraverso il bando, potranno ricevere fino a 5.000 euro. Per raggiungere il maggior numero di persone possibili abbiamo modificato i requisiti necessari per accedere al bando, aumentando le possibilità di partecipazione. In questa ottica, per la prima volta, abbiamo incluso anche le coppie di fatto che acquistano la prima casa o pagano un affitto”. Per accedere ai bandi è necessario essere residenti a Milano al momento della pubblicazione, avvenuta il 3 maggio scorso. La modulistica riguardante la partecipazione è disponibile sul sito www.Comune.milano.it (sezione Bandi aperti), presso le 17 sedi dei Servizi sociali della Famiglia e l’Unità operativa Sportello – Info Point della Direzione centrale Politiche sociali e Cultura della Salute in largo Treves 1. Le persone con disabilità potranno ritirarla presso l’Ufficio Coordinamento Nuclei Distrettuali Disabili in via San Tomaso 3. Per le informazioni è attiva anche l’infoline del Comune 020202. Le domande corredate dalla documentazione dovranno essere consegnate, in busta chiusa, negli stessi uffici dove è stata ritirata la modulistica o inviate, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo: Direzione Centrale Politiche sociali e Cultura della Salute; Settore Servizi per i Minori e per le Famiglie; Servizio Supporto Gestionale e Amministrativo; Largo Treves, 1 – 20121 Milano. Bando lavoratori. Per il bando a sostegno del reddito di persone o famiglie in caso di perdita di lavoro sono necessari, oltre alla residenza a Milano, un Isee in corso di validità non superiore ai 20.000 euro. Il potenziale beneficiario deve trovarsi da almeno tre mesi dalla data di presentazione della domanda (e, comunque, dopo il 1° gennaio 2011) in una delle seguenti condizioni: senza lavoro a causa di licenziamento (ma non se per giusta causa); con orario di lavoro settimanale ridotto almeno del 40 per cento per accordi aziendali; in mancato rinnovo di contratto a termine (contratto della durata di almeno 12 mesi o 300 giorni anche non consecutivi nei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda); sospensione dal lavoro in qualità di lavoratore dipendente di un’impresa artigiana o commerciale; collocamento nelle liste di mobilità e in cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria. Previsto l’accesso anche per chi ha subito la cancellazione dell’impresa dai Registri e dagli Albi della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente e la chiusura della partita Iva dal primo gennaio 2011. Il calcolo per il contributo (di cui si potrà fruire una volta sola) sino a un massimo di 5.000 euro (in due tranches semestrali), terrà conto della composizione del nucleo familiare (numero dei componenti, presenza di figli minori, di anziani e di disabili), dell’età del richiedente (punteggio crescente a partire dai 40 anni) e della situazione occupazionale. Bando giovani coppie. Il secondo bando del Fondo Anticrisi, destinato al sostegno di progetti di vita in comune delle giovani coppie, per il pagamento dell’affitto di un appartamento o delle spese di acquisto della prima casa, è aperto ai residenti nel Comune di Milano che abbiano contratto matrimonio (civile o concordatario) a partire dal 1° gennaio 2012 o a persone risultanti coabitanti (sempre dall’inizio di quest’anno), anche dello stesso sesso, nello stesso stato di famiglia per sussistenza di vincolo affettivo ai sensi dell’art. 4 del Dpr 223 del 1989. L’iscrizione nello stesso stato di famiglia, in questo caso, avviene a seguito di richiesta di entrambi i coabitanti. I richiedenti non devono avere età superiore ai 40 anni, non devono disporre di un immobile sul territorio nazionale (a titolo di proprietà o nuda proprietà, o avere altro immobile in godimento a titolo di usufrutto, uso o abitazione), non devono avere fruito di altre agevolazioni pubbliche per la medesima finalità e devono avere un Isee complessivo inferiore o uguale a 25.000 euro. Tra i requisiti per accedere sono determinanti anche le caratteristiche dell’immobile. La casa acquistata deve essere ubicata nel Comune di Milano, essere per entrambi la prima casa (anche se il contratto di acquisto è sottoscritto da uno solo dei dichiaranti), non essere un immobile di lusso, avere le caratteristiche adeguate a usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa e avere un valore di acquisto non superiore a 300.000 euro, Iva compresa. Per il pagamento dell’affitto l’immobile deve rientrare nella tipologia appartamento e non essere di lusso e deve essere ubicato nel Comune di Milano. Il contratto deve essere regolarmente registrato, avere una durata non inferiore ai 4 anni ed essere stipulato da almeno uno dei due dichiaranti.  
   
 

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