Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Maggio 2006
 
   
  PRESENTAZIONE LIBRO AL NOUVELLE VAGUE GIASONE E MEDEA UNA FAVOLA DI OGGI DI BACHI VALENTINO DARDANI DE FERRARI EDITORE

 
   
  Genova, 31 maggio 2006 – Oggi alle ore 18. 30, presso il caffè letterario Nouvelle Vague di vico De Gradi 4r (traversa di via San Lorenzo), la professoressa Margherita Rubino presenterà in anteprima la favola “Giasone e Medea. Storie dell´Argo-marinaio”, prima opera letteraria di Bachi Valentino Dardani (De Ferrari Editore, Pagine 84, Euro 15). Illustrazioni di Mario Cantù, letture a cura di Fabrizio Matteini. Sarà presente l´Autore. Un testo, Giasone e Medea, originale nei contenuti e nel posizionamento rispetto al mercato esteso dei lettori. Teoricamente rivolto al pubblico dei più giovani, la favola Giasone e Medea, si rivolge in effetti ad una platea più ampia in quanto sforzo di rivitalizzazione di un filone letterario, per appunto quello della favola, che in questo racconto in terzine dantesche si cimenta nel suo campo ottimale: quello del viaggio. Il tema del viaggio è in effetti uno dei più affascinanti nella letteratura. In quanto ‘ricerca’, quel viaggio è stato intrapreso da numerosi autori da Omero a Dante, da Ariosto a Goethe, da Pascoli a Céline; ed è stato raccontato, in tutte le varie letterature esistenti, nei suoi più importanti dettegli, nelle forme più adatte, dimostrandone le principali sofferenze, svelandone le maggiori scoperte. Ed è un viaggio quello che si sviluppa in Giàsone e Medèa Storie dell’Àrgo-marinaio, favola che narra la navigazione avventurosa di Giàsone sulla sua barca Argo (ne è infatti l’Àrgo-marinaio), intrapresa per mistero e nel mistero avvolta, che attraversa innumerevoli pericoli e strani luoghi sino all’arrivo, all’incontro tra Giàsone e Medèa. Il ventiduenne autore si ispira alle Argonautiche di Apollonio Rodio, capolavoro dell’età ellenistica (terzo secolo prima di Cristo): ne attinge a piene mani l’aura di mito rendendola una favola, ne recupera la trama generale come emerge dal sottotitolo (Àrgo-marinaio che è la versione moderna di Argo-nauta) e da alcune avventure (in certe parti molto simili), e soprattutto si concentra sull’amore, la magia e la figura di Medèa così delicata e femminile; tutte caratteristiche centrali in Apollonio Rodio e che hanno fatto delle Argonautiche una delle maggiori opere letterarie mai scritte. Sia chiaro: non si tratta di una traduzione né di una semplice trasformazione del testo greco: la distanza da Apollonio Rodio emerge, risaltando così l’ampia autonomia e fantasia con cui Bachi Valentino Dardani traccia e colora la sua favola, inserendo caratteristiche ed elementi del tutto propri e personali come la voce narrante di Afrodite, dea della bellezza, che racconta perché la storia riguarda il suo ‘universo’, come l’analogia o identità tra Medèa e una stella, figlia del cielo, che vive sulla terra. Questa storia è raccontata in terzine dantesche e la preferenza dell’autore per il verso e la rima piuttosto che la prosa evoca, oltre a un universo poetico ben preciso e profondo, la solennità dello sviluppo della mitologia favolistica, e scandisce i ritmi permettendo la concitazione delle avventure e la lenta descrizione dell’amore. La terzina, inoltre, inevitabilmente resuscita la voce del padre della letteratura, Dante, instaurando con lui un dialogo nascosto che emerge qua e là in modo più o meno manifesto, e che comunque respira su tutti questi versi. Dunque la terzina, che così conferisce un’atmosfera di magico mistero, ben si presta ad essere la veste di una favola pensata per bambini (ad ogni modo maggiori di 10 anni) ma adatta anche a un pubblico adulto. E questa caratteristica di essere ideata per un pubblico giovane non solo è dimostrata semplicemente dal suo genere di favola, ma è ampiamente manifesta nelle illustrazioni che accompagnano l’intero testo. Dalla miniatura del capolettera di ogni capitolo, alla decorazione laterale nello svolgimento, alla scia finale in ripresa, i disegni di Mario Cantù si conformano al sapore di questa favola accentuandone i caratteri del mistero e della magia lasciando un’impressione fantastica, infantile e medievale. Ma la lettura può soddisfare anche un pubblico adulto grazie alla varietà delle situazioni e delle avventure, all’attualità degli stati d’animo e delle impressioni, ai colori del viaggio, al sentimento d’amore; elementi, tutti, che forse riguardano non soltanto bambini. Infine, questa favola, sviluppandosi sulla sua trama ricca di curate sensazioni umane, di vissute luci mediterranee, di paure e di timori, di speranza e fede si concentra e insiste sempre sul suo punto centrale, il suo cuore, il suo nucleo che è l’essere innamorati. Bachi Valentino Dardani, nato a Genova nel 1984, studente in lettere e giurisprudenza, così scrive la sua prima favola. .  
   
 

<<BACK