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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  LEGLER: REGIONE REPLICA A POLEMICA DI SORU IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA DI FORMIGONI AL PRESIDENTE SARDO

 
   
  Milano, La Regione Lombardia replica alle dichiarazioni polemiche rilasciate l’ 1 febbraio dal presidente della Regione Sardegna, Renato Soru: "Il presidente Soru non capisce la lettera di Formigoni? Basta leggere il testo integrale, e chiunque è in grado di comprendere benissimo. Di incomprensibile, o meglio di inaccettabile, c´era il ricatto che Soru aveva posto nei giorni scorsi chiedendo alla Legler la chiusura degli impianti produttivi in Lombardia, gli unici del gruppo capaci di stare sul mercato". Ed ecco il testo integrale della lettera, datata 30 gennaio, di Formigoni a Soru. "In merito alle Tue dichiarazioni circa l´azienda Legler riportate dalla stampa, legate in particolare al rapporto che la finanziaria regionale Sfirs ha stabilito negli anni con la ditta, mi permetto di esprimerTi la mia grande perplessità per la modalità di affronto del tema e Ti richiedo chiarimenti in merito, con l´unica finalità di trovare soluzioni adeguate a un problema che sentiamo comune. Secondo le dichiarazioni riportate, risulterebbe che sia Tua intenzione far intervenire la finanziaria regionale Sfirs al fine di trasformare il suo credito nei confronti dell´azienda in capitale di proprietà della finanziaria stessa; Collegata a questa scelta sarebbe quella di chiudere l´impianto di Ponte S. Pietro per concentrare tutta l´attività produttiva in Sardegna. Se le cose stanno così - e ti chiedo appunto di chiarirlo - mi pare che si prospetti un quadro irrealistico e anche scorretto. Irrealistico, perché, come Tu sai bene, l´impianto di Ponte S. Pietro è quello più efficiente e produttivo del gruppo: che senso ha, anche nei confronti dei lavoratori dell´azienda e delle numerose ditte dell´indotto, proporre una forzata chiusura? Dal punto di vista industriale sai bene, inoltre, delle grandi difficoltà degli insediamenti sardi (non solo legati a questa azienda): è ragionevole proporre una apparente soluzione motivata solo dalla dislocazione territoriale senza tener conto del quadro economico-industriale? Non si rischia, tra l´altro, di perpetrare un´illusione di sviluppo che tanti anni di finanziamenti non hanno realizzato? La scorrettezza mi pare possa sussistere nei confronti della vigente normativa europea e nazionale in materia di aiuti alle imprese, secondo la quale ritengo poco lineare l´intervento diretto prospettato nell´ipotesi di cui hanno parlato gli organi di informazione. Ma soprattutto - ed è questa la cosa che mi sta più a cuore - mi pare scorretto impostare la relazione quasi nei termini dell´antico mors tua vita mea: possiamo noi, Presidenti di Regione, nei confronti delle responsabilità che ci sono state affidate, dare anche solo l´idea che la competizione si traduca in un antagonismo senza alternative tra i valori che le nostre realtà regionali sanno esprimere? Sono convinto che anche Tu sia animato dal desiderio di trovare soluzioni positive a un problema che ci angustia allo stesso modo, soprattutto per i risvolti legati ai lavoratori coinvolti e alle possibilità di sviluppo di un´importante realtà produttiva quale è quella della Legler. Per questa ragione, nel richiederTi questi chiarimenti, Ti riaffermo la mia più ampia disponibilità, per quello che è nelle mie facoltà, a collaborare per individuare vie utili al raggiungimento di soluzioni eque, ispirate al bene comune che incessantemente siamo sollecitati a cercare". . .  
   
 

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