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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Maggio 2012
 
   
  SYNBIOSIS: IN ITALIA E REPUBBLICA CECA BEST PRACTICE EUROPEE NEL BIOTECH I RISULTATI DEL PROGETTO PRESENTATI A BRUXELLES

 
   
   Bruxelles, 30 maggio 2012 - Sono passati tre anni dall’inizio della sfida raccolta dai partner italiani e cechi del progetto Synbiosis, selezionato dalla Commissione europea tra un centinaio di proposte di valore per la connessione e il potenziamento di due distretti ad alto contenuto tecnologico: il Distretto tecnologico di Biomedicina molecolare del Friuli Venezia Giulia, coordinato dal Centro di Biomedicina Molecolare – Cbm, ( www.Cbm.fvg.it ), localizzato nell’Area Science Park di Trieste, e il Ceitec - Central European Institute of Technology ( www.Ceitec.eu ), attivo nella Moravia del Sud (Repubblica Ceca). Attraverso un programma intenso di attività di studio, convegni, visite e scambi di personale tra i partner e altri centri di ricerca, imprese e agenzie di innovazione attivi nel settore delle biotecnologie è stato possibile definire un vademecum che ha messo in comparazione alcune tra le migliori esperienze di cooperazione europea per quanto attiene l’apertura e condivisione di infrastrutture di ricerca di eccellenza, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuova impresa, l’internazionalizzazione e il “fund raising”. Allo scopo, i cluster delle due regioni partner si sono direttamente confrontati con altre realtà regionali molto avanzate in Austria, Francia, Germania e Italia. In particolare, grazie a un percorso articolato di studio dei territori, di analisi delle specificità e delle complementarietà (con una mappatura dei punti di forza, di debolezza, dei rischi e delle opportunità), di scambi di ricercatori, di visite aziendali a grandi infrastrutture europee e di discussione con esperti internazionali di buone esperienze pregresse, è stato possibile gettare le basi per una duratura collaborazione che darà vita a un piano di azione pluriennale denominato Joint Action Plan. Il piano di azione promuoverà sinergie tra i due distretti tecnologici e ne aumenterà la capacità competitiva nel solco del nuovo paradigma europeo noto come “smart specialisation”. I risultati prodotti dalle infrastrutture italiane e ceche e dagli altri stakeholder coinvolti saranno messi in condivisione a livello europeo per produrre innovazione e nuovi prodotti. Il progetto ha individuato in particolare tre ambiti di intervento: accesso alle infrastrutture di ricerca e alle imprese, trasferimento tecnologico, internazionalizzazione. Sul primo versante, sarà perseguito l’obiettivo di rendere i laboratori di ricerca coinvolti nel Joint Action Plan accessibili alle imprese, che dovranno poterne utilizzare i servizi, le dotazioni tecnologiche e strumentali e le competenze. Allo stesso tempo i ricercatori dovranno poter visitare e trascorrere periodi di training presso le aziende. Tutto questo dovrà tradursi in una maggiore collaborazione tra ricerca e industria che possa dare luogo a spin-off e a startup, individuando fonti di finanziamento e campi di investimento per progetti di interesse per il tessuto produttivo locale. Lo scambio di personale tra i settori scientifico e imprenditoriale sarà perseguito, così come un incremento qualitativo degli standard delle imprese locali. Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico e di conoscenza sono state identificate due aree di intervento: scienze della vita e Ict. Sono stati creati gruppi di lavoro che hanno visto ricercatori coinvolti in attività con aziende, questo per far progredire processi di fertilizzazione incrociata in grado di produrre innovazione. Sarà importante realizzare roadmap tecnologiche capaci di anticipare i trend di sviluppo che influenzeranno i mercati, indirizzando così la formazione delle risorse umane e gli investimenti, rendendo più efficaci i programmi di valorizzazione dei risultati della ricerca e delle tecnologie più innovative. Infine, sul fronte internazionalizzazione, si punterà a stabilire piattaforme di ricerca interregionali, selezionando al meglio i partner, tenendo conto non solo delle pubblicazioni scientifiche ma anche dell’attitudine dimostrata a sviluppare progetti market-oriented. Sarà perseguito, inoltre, un maggiore coinvolgimento di ricercatori e aziende in borse di studio internazionali e un incremento delle competenze nella progettazione e nella gestione di progetti internazionali. Per saperne di più: www.Synbiosis.org    
   
 

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