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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
 
   
  MOVIMENTAZIONE RECORD NEL PORTO DI RAVENNA NEL 2006: SUPERATI PER LA PRIMA VOLTA I 26 MILIONI DI TONNELLATE

 
   
  Ravenna, 6 febbraio 2007 - Nel 2006 il porto di Ravenna ha stabilito il record di movimentazione, superando per la prima volta i 26 milioni di tonnellate (26. 770. 176 tonnellate) e registrando un incremento di 2,9 milioni di tonnellate rispetto al 2005 (+12,1%). L’incremento è pari al 13,8% per gli sbarchi, che rappresentano l’89% del traffico, e dello 0,1% per gli imbarchi. Nello stesso periodo sono attraccate 4. 161 navi, 288 in più rispetto al 2005. In termini di tipologia delle merci, l’incremento più importante registrato nell’anno è stato per le merci secche (+14,5% e 2,4 milioni di tonnellate in più). Il buon risultato è da attribuirsi principalmente ai prodotti metallurgici, aumentati rispetto allo scorso anno di oltre 1,8 milioni di tonnellate ovvero del 45,5%, e che con 5,8 milioni di tonnellate rappresentano il 22% del totale movimentato. Il maggior incremento dei metallurgici si è registrato per le importazioni provenienti dalla Cina: nel 2005 rappresentavano il 9,5%, mentre nel 2006 il 29%, passando da 382 mila a 1,7 milioni di tonnellate. L’aumento delle importazioni di coils è da attribuirsi al generale aumento della domanda dell’acciaio ed in particolare alla maggiore capacità produttiva di un importante stabilimento nel porto di Ravenna entrata a regime proprio nel 2006. In aumento anche minerali greggi e materiali da costruzione (+7,2%) cresciuti di oltre 500 mila tonnellate. In particolare è cresciuto l’import di clinker, passato da 580 mila a oltre 920 mila tonnellate (+36,9%) e di ghiaia (+21,6%), il primo proveniente principalmente da Turchia, Croazia e, soprattutto, Cina (quasi 40%), la seconda da Croazia e Serbia e Montenegro. Lieve flessione dei materiali ceramici (-5,0%), comunque superiori ai 4,5 milioni di tonnellate movimentate, costituiti soprattutto da argilla proveniente dall’Ucraina e feldspato proveniente dalla Turchia. A tale proposito occorre ricordare che il forte gelo ha bloccato le cave ucraine e conseguentemente il porto di Mariupol, principale porto di provenienza dell’argilla, fino a fine maggio. In relazione alla produzione italiana di prodotti ceramici, secondo le stime di Assopiastrelle, è transitata da Ravenna circa la metà della materia prima necessaria all’intera produzione del distretto delle piastrelle. Per quanto riguarda gli altri gruppi merceologici si è registrato un lieve incremento per i concimi (+2,5%), per le derrate alimentari (+1,2%) - grazie soprattutto ai semi oleosi ed allo zucchero - e per i combustibili minerali solidi (+8,3%) grazie all’aumento dello sbarco di coke. In aumento anche le rinfuse liquide di oltre 450 mila tonnellate (+9,6%). Tale dato è ascrivibile perlopiù ai prodotti petroliferi (+14,3%) ed in particolare allo sbarco di olio combustibile denso diretto alla Centrale Enel di Porto Tolle (550 mila tonnellate in più rispetto allo scorso anno) di cui temporaneamente è stata ripristinata la funzionalità a seguito della crisi energetica dovuta alla chiusura del gasdotto tra Mosca e Kiev. Ad oggi la centrale di Porto Tolle è praticamente ferma e viene considerata una riserva calda. Per quanto riguarda le altre rinfuse liquide si è registrato un buon andamento per le derrate alimentari (+10,2%), in particolare per l’import di oli, vino e melassa. Positivo anche il dato relativo alle merci su trailer, per le quali si è riscontrato un aumento del 8,7% e di 1. 967 pezzi. Sulla linea Ravenna-catania sono stati movimentati 33. 839 trailer (+3%), 999 in più rispetto allo scorso anno; questo risultato è stato raggiunto nonostante nel mese di gennaio le due navi usualmente in servizio sulla tratta Ravenna-catania siano state fermate per lavori di manutenzione. In crescita anche il coefficiente di riempimento medio delle due navi impiegate che ha superato il 95% sulla tratta nord-sud. Il traffico container è stato pari a 162. 052 Teus, 6. 538 in meno rispetto allo scorso anno (-3,9%), seppure dopo una serie di segnali positivi che hanno portato nel quarto trimestre del 2006 a registrare un +13,3%. La diminuzione complessiva è ascrivibile ai contenitori vuoti, diminuiti di 6. 705 Teus, mentre i pieni sono aumentati di 167 Teus. Nel corso degli anni i vuoti hanno ridotto sempre più la loro quota: nel 2000 erano il 35%, mentre lo scorso anno sono stati il 19%. A parità di perimetro clienti, rispetto al 2005 risultano oltre 27. 000 i Teus in più, con un incremento del 17,4%. Dal mese di giugno sono tornate le navi della Zim con un servizio di linea settimanale con transhipment ad Haifa e ad Ashdod e che collega il nostro scalo a tutti i porti oltre gli stretti; a settembre è poi stato attivato un servizio feeder della United Feeder Service diretto a Malta, da cui partono collegamenti con destinazioni oltre oceano della Cma-cgm. In termini di destinazioni hanno acquisito importanza Israele e la Turchia ed è risultato in sensibile crescita il feederaggio attraverso l’hub di Gioia Tauro. Buono anche il traffico delle autovetture: nel 2006 ne sono arrivate 12. 440 (+139%). Tale aumento è da attribuirsi alla scelta della Grimaldi di fare di Ravenna il centro logistico per le auto che prima arrivavano a Livorno. Da segnalare il risultato del nuovo collegamento marittimo con catamarani veloci tra Ravenna e le coste della Croazia che nel periodo di esercizio (da Pasqua a settembre 2006) ha effettuato 30 corse ed ha trasportato 6. 100 passeggeri. In termini di origine/destinazione, la quota complessiva di traffico con i paesi affacciati al Mediterraneo e Mar Nero è pari al 72% del totale portuale (era il 78% nel 2005), diminuzione percentuale legata al significativo aumento del peso dell’Asia Orientale (9,9% rispetto al 2,7% del 2005) che ha registrato un incremento in valore assoluto di 2 milioni di tonnellate (soprattutto coils e clinker). All’interno del traffico di Short Sea Shipping, la componente relativa al cabotaggio nazionale, con 6,2 milioni di tonnellate movimentate rappresenta il 23% del traffico totale. Per quanto riguarda invece il traffico ferroviario dello scalo merci di Ravenna, questo è stato pari a 2. 769. 542 tonnellate (14% della movimentazione portuale complessiva di merci secche, con un +12% rispetto al 2005), di cui l’85% in partenza. La quota più considerevole, pari a 1,7 milioni di tonnellate, è costituita dai prodotti metallurgici, ma merita attenzione anche la quota di argilla e feldspato diretta verso il distretto delle piastrelle, pari a 403 mila tonnellate. .  
   
 

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