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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Maggio 2012
 
   
  MARCHE, I CONSUMI ELETTRICI DA RINNOVABILI FERMI AL 10,9 PER CENTO.

 
   
  Ancona, 31 maggio 2012 - Più di mille imprese coinvolte e 150 audit per il risparmio e l’efficienza energetica realizzati nelle aziende marchigiane dell’artigianato nei settori dell’autoriparazione, della metalmeccanica, delle tintolavanderie, del mobile e della plastica. Sono questi i risultati del progetto Presa, presentati ad Ancona da Regione, Cna Marche e Casartigiani. Un’iniziativa importante perché nelle Marche i consumi di energia elettrica da energia rinnovabile coprono soltanto il 10,9 per cento del totale e solo il 23,1 per cento delle imprese tra il 2008 e il 2011 ha investito in efficienza energetica. Il progetto “Presa”, sul risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, è stato al centro di un convegno ad Ancona condotto dal presidente Cna Marche Renato Picciaiola secondo il quale “l’impegno della Cna è quello di contribuire a raggiungere l’obiettivo previsto dal Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear) di ridurre i consumi energetici del comparto manifatturiero del 46 per cento e del terziario del 44 per cento entro il 2015. “ Oltre alla redazione degli audit energetici, il progetto ha permesso la redazione di linee guida operative, di carattere organizzativo e tecnologico, per la predisposizione di Piani energetico ambientali aziendali relativi a 5 settori produttivi. Le imprese interessate a mettere in pratica tali indirizzi possono cogliere l’occasione del bando “Sostegno agli investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili da utilizzare in contesti produttivi” che prevede un contributo regionale del 40% sul costo dell’investimento). Le risorse disponibili (fondi Por Marche 2007-2013) ammontano a Euro 1.087.108,34. L’assessore all’Industria e Artigianato Sara Giannini, ha evidenziato come “per fronteggiare l’attuale crisi economica l’aspetto energetico è cruciale in quanto una maggiore efficienza si traduce in un risparmio per l’impresa e in un fattore di innovazione, quindi di competitività. Il progetto Presa si inserisce in questo contesto e ha beneficiato del sostegno regionale in quanto in linea con il primo pilastro del Piano energetico ambientale regionale: il risparmio energetico” Con una nota è intervenuto anche l’Assessore regionale all’Ambiente Sandro Donati il quale ha ricordato che “il progetto ha permesso l’apertura di 10 sportelli distribuiti su tutto il territorio regionale al servizio delle imprese. Attraverso l’analisi dei propri consumi, degli eventuali sprechi, delle possibilità offerte dai nuovi sistemi di produzione e gestione dell’energia, dei vantaggi dell’impiego delle fonti rinnovabili, le imprese artigiane sono divenuti soggetti attivi del Pear e delle nuove frontiere della green economy, cogliendone tutte le opportunità.” Sono intervenuti inoltre il responsabile regionale Cna Ambiente Marco Bilei, Fabio Polonara, docente del dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche e Antonio Minetti capo servizio Territorio Ambiente ed Energia della Regione Marche. Dopo la presentazione degli Audit energetici da parte della società Esco Marche e la consegna degli attestati alle imprese partecipanti al progetto “Presa”. Ha concluso i lavori Tommaso Campanile, responsabile nazionale Cna del dipartimento Competitività e Ambiente il quale ha ricordato che “la questione energetica è oggi un elemento centrale per la competitività delle imprese e le aziende italiane scontano un handicap pesantissimo, pagando, a parità di consumi, il 30 per cento in più delle imprese di altri Paesi”. Dati sul risparmio energetico e le energie rinnovabili nelle Marche. Nelle Marche, soltanto il 23,1 per cento delle imprese marchigiane, tra il 2008 e il 2011 ha investito in prodotti o tecnologie a maggior risparmio energetico e minor impatto ambientale. Una percentuale ancora inferiore alla media nazionale del 23,9 per cento, che pone le Marche al tredicesimo posto nella classifica delle regioni che investono di più nel risparmio energetico. La nostra regione è invece al settimo posto per quanto riguarda la produzione di energie rinnovabili, con il 20,6 per cento del totale rispetto ad una media nazionale del 25,9 per cento. Ancora bassi invece i consumi da energia rinnovabile, che sono pari al 10,9 per cento dei consumi complessivi, mentre in Italia questa percentuale è del 22,2 per cento. Alla luce di questi dati, per raggiungere gli obiettivi del Pear entro il 2015, la strada è ancora lunga e serve l’impegno di istituzioni, imprese e cittadini. Il consumo procapite di energia elettrica nelle Marche, è salito negli ultimi dieci anni da 4.337 a 4.730 Kw/h con un incremento del 9,1 per cento rispetto ad una media nazionale del 6 per cento. Le imprese marchigiane non sono invece molto energivore. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, sull’intensità energetica dell’industria, per produrre un milione di euro di valore aggiunto, le aziende marchigiane consumano 77 mila tonnellate equivalenti di petrolio rispetto ad una media nazionale di 136 mila tonnellate. Fonte dati: Istat, Terna e Rapporto 2011 Symbola-unioncamere “Green Italy: l’economia verde sfida la crisi” .  
   
 

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