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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2012
 
   
  L´EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA È OGGI IMPARTITA IN TUTTI I PAESI EUROPEI MA MANCA UNA FORMAZIONE SPECIALISTICA PER I DOCENTI

 
   
  Bruxelles, 4 giugno 2012 – Tutti gli Stati membri hanno integrato "l´educazione alla cittadinanza" nei loro piani di studio scolastici primari e secondari – anche se con approcci diversi, secondo quanto riferisce la relazione pubblicata oggi dalla Commissione europea. Migliorare le conoscenze e le competenze per insegnare questa materia rimane tuttavia una sfida, dal momento che solo due paesi (Regno Unito – Inghilterra e Slovacchia) offrono una formazione per i futuri docenti specializzati nei programmi di istruzione iniziale destinati ai docenti. La relazione evidenzia un consenso generale sul fatto che l´educazione alla cittadinanza dovrebbe mirare a sviluppare il pensiero critico, le capacità e gli atteggiamenti analitici al fine di favorire una partecipazione attiva nella scuola e nella società. Androulla Vassiliou, Commissario per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "L´educazione alla cittadinanza sviluppa negli alunni le conoscenze, le competenze e i valori necessari per impegnarsi attivamente nella nostra società. Dobbiamo incoraggiare questo tipo di educazione poiché la partecipazione attiva è alla radice dei nostri valori democratici in Europa. Dobbiamo inoltre compiere maggiori sforzi per la formazione dei docenti in questo settore, in modo tale che i giovani siano incentivati a divenire cittadini attivi." La relazione informa che le scuole in tutti i paesi europei hanno introdotto regole e raccomandazioni volte a incoraggiare le prassi e la partecipazione democratiche, ad esempio attraverso l´elezione dei rappresentanti di classe, i consigli studenteschi e le rappresentanze studentesche degli organismi di gestione delle scuole. In questo modo aumenta la probabilità che i giovani si impegnino attivamente nella vita sociale e politica. Tutti i paesi hanno adottato orientamenti destinati a dare agli alunni un ruolo nella gestione della loro scuola ed inoltre dal 2007 più della metà1 hanno attuato almeno un programma o progetto finanziato con fondi pubblici destinato a coltivare i valori e gli atteggiamenti collegati alla cittadinanza al di fuori della scuola. I programmi comprendono iniziative volte a incoraggiare gli alunni di diversi gruppi etnici e socioeconomici a partecipare ad attività congiunte (ad esempio la Lettonia ha lanciato un progetto di questo tipo) o a riunire gli alunni delle scuole primarie e gli anziani nelle case di riposo (la Francia è uno dei paesi che incoraggiano questi progetti "intergenerazionali"). La partecipazione attiva è inoltre sempre più utilizzata nella valutazione degli alunni. Più di un terzo dei paesi europei2 attualmente prende in considerazione la partecipazione alle attività scolastiche o comunitarie al momento di valutare gli studenti. Contesto La relazione L´educazione alla cittadinanza in Europa, elaborata per la Commissione dalla rete Eurydice, comprende 31 paesi europei – gli Stati membri dell´Ue, l´Islanda, la Norvegia, la Croazia e la Turchia. Lo scopo è di analizzare in che modo le politiche e le misure collegate all´educazione alla cittadinanza si sono evolute negli ultimi anni. La relazione fornisce un quadro della situazione attuale suddiviso in cinque temi principali: 1) finalità e organizzazione dei curricula; 2) partecipazione degli studenti e dei genitori nelle scuole; 3) cultura scolastica e partecipazione studentesca nella società; 4) valutazione; 5) sostegno per i docenti e i responsabili degli istituti scolastici. La relazione sottolinea inoltre i progressi compiuti in casi in cui essi sono evidenti, dal primo studio Eurydice su questo tema effettuato nel 2005. L´anno di riferimento è il 2010/2011. Migliorare le conoscenze e le competenze dei docenti nel settore dell´educazione alla cittadinanza rimane una sfida. Anche se in generale l´educazione alla cittadinanza è integrata nei corsi iniziali di formazione dei docenti destinati a specialisti dell´istruzione secondaria in materie come la storia e la geografia, solo due dei 31 paesi valutati (Inghilterra e Slovacchia) formano i futuri docenti come specialisti dell´educazione alla cittadinanza. Inoltre, anche se alcuni paesi hanno ristrutturato negli ultimi anni i loro curricula nel settore dell´educazione alla cittadinanza, di rado queste riforme sono state introdotte nella formazione iniziale dei docenti o nei programmi continui di sviluppo professionale. La relazione sottolinea inoltre che mancano in generale metodi standardizzati di orientamento dei docenti nella valutazione degli alunni. Http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/    
   
 

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