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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2012
 
   
  SISMA; MARINI: "RIVEDERE RIFORMA SU PROTEZIONE CIVILE; OCCORRE CERTEZZA SU NORME E RISORSE"

 
   
  Perugia, 4 giugno 2012 - "La vicenda drammatica degli eventi sismici che hanno duramente colpito l´Emilia Romagna impone da subito una seria e profonda riflessione sugli strumenti normativi e finanziari necessari non solo a gestire l´emergenza, ma soprattutto la ricostruzione nei territori interessati da gravissime calamità naturali, perché così come è impostata ora la legislazione statale fa venir meno il principio di solidarietà nazionale e la certezza del diritto per ciascun soggetto danneggiato". E´ quanto affermato il 31 maggio la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ancora in queste ore invita a proseguire nella straordinaria prova di solidarietà degli umbri, come di tutti gli italiani, ad essere vicini alle popolazioni emiliane con aiuti concreti. "Devo purtroppo ricordare come le Regioni siano state inascoltate nelle loro pressanti richieste al Governo di ripensare e rivedere una riforma che avrebbe di fatto pregiudicato alla Protezione Civile la possibilità di poter svolgere il suo mandato. Così come prevista dal Decreto legge approvato non più tardi di dieci giorni fa, nonostante i dubbi e le profonde perplessità da noi manifestate in più occasioni, questa riforma ha pesantemente ed ulteriormente indebolito il ruolo della Protezione civile, riducendo ulteriormente il ruolo delle stesse Regioni, ancor più di quanto aveva fatto il Governo precedente che a sua volta aveva introdotto una inaccettabile gestione delle opere di ricostruzione con una sorta di ´fai da te´ da parte delle Regioni, costrette ad imporre accise sui carburanti per finanziarie la ricostruzione. Ed è quanto siamo stati costretti a fare in Umbria per finanziare la ricostruzione nella zona di Marsciano, colpita nel 2009 da un sisma certamente non delle dimensioni di quello verificatosi in Emilia, ma che ha comunque provocato danni significativi ad abitazioni, edifici pubblici ed imprese". "Ma proprio per questo sisma è da oltre tre anni che, ad esclusione delle risorse destinate all´emergenza, peraltro modeste, nulla è stato riconosciuto dallo Stato per la ricostruzione nel marscianese. Occorre, dunque, assolutamente riaprire il confronto con il Governo affinché si rimetta mano alla riforma della Protezione Civile e definire un quadro normativo, con le relative risorse, che diano certezze a tutti, a cominciare da quanti, cittadini, imprese o altri soggetti che si trovano a subire danni ad abitazioni o immobili destinati ad attività produttive o quant´altro".  
   
 

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