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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2012
 
   
  FRANA DEL ROTOLON. COMMISSARIO ALLUVIONE STIPULA CONVENZIONI CON UNIVERSITA’ DI FIRENZE E CNR

 
   
   Venezia, 4 maggio 2012 - Sono state stipulate il 31 maggio tra il prefetto Perla Stancari in veste di Commissario delegato per l’emergenza alluvione 2010, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche le convenzioni per lo studio e il monitoraggio della frana del Rotolon in Comune di Recoaro Terme (Vicenza). Con questa firma il Commissario delegato ha voluto innanzitutto assicurare il proseguimento della sorveglianza strumentale sulla frana, avviata, subito dopo l’alluvione del 2010, dalla Protezione Civile Nazionale in accordo con la Regione del Veneto. Parallelamente è stata concretizzata l’effettuazione di uno studio approfondito che consentirà, anche attraverso l’impiego di modelli matematici, di definire gli “scenari di rischio” legati alla possibile evoluzione del fenomeno franoso. La sorveglianza dei movimenti della frana verrà attuata con l’ausilio delle più moderne tecnologie costituite da un radar interferometrico basato a terra, estensimetri posizionati a cavallo della frattura principale e mediante alcune sezioni strumentate, analoghe a quelle utilizzate per controllare le valanghe, poste lungo l’alveo del torrente Rotolon. Verranno inoltre posizionate delle mire riflettenti in vari punti della massa instabile che saranno controllate da una stazione topografica robotizzata che affiancherà il radar, nella funzione di misurare anche i più piccoli spostamenti delle masse rocciose e detritiche. I dati raccolti dai sistemi di monitoraggio confluiranno presso l’Università di Firenze e il Cnr, che comunicheranno le proprie elaborazioni, in tempo reale, a tutte le amministrazioni interessate, mentre le sezioni strumentate saranno collegate direttamente con le sirene d’allarme, installate dal Comune di Recoaro Terme con lo scopo di allertare la popolazione in caso di necessità. La definizione degli “scenari di rischio” potrà tradursi in un affinamento delle procedure di protezione civile per poter gestire nel miglior modo possibile l’insorgere di eventuali nuove criticità ed anche in una maggiore conoscenza generale della dinamica del fenomeno, utile per la progettazione e realizzazione dello opere di mitigazione del rischio. A questo scopo tutti i risultati delle modellazioni saranno costantemente messi a disposizione delle amministrazioni competenti sulla sicurezza dei cittadini e sugli interventi di sistemazione. Tutte le attività messe in campo dal Commissario delegato per il monitoraggio e lo studio della frana del Rotolon potranno quindi dare un ulteriore impulso alla collaborazione già in atto fra istituzioni e fra cittadini e istituzioni, attraverso la quale potrà essere realizzato l’obiettivo di far convivere in sicurezza le comunità locali con questa frana che da lunghissimo tempo, periodicamente, torna a risvegliarsi e a destare preoccupazioni.  
   
 

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