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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Giugno 2012
 
   
  I MILLE ANNI DI CAMALDOLI: UN CONVEGNO DI STUDI PER FESTEGGIARLI

 
   
 

Mille anni sono un traguardo di esistenza ragguardevole. E il Monastero di Camaldoli li ha festeggiato con il rilievo appropriato: tre giorni di confronto tra studiosi intitolati a Camaldoli e l’Ordine camaldolese dalle origini alla fine del XV secolo. Un modo elegante per festeggiare il “compleanno” di un luogo che da sempre si è contraddistinto per la ricerca continua e la salvaguardia delle peculiarità del territorio, con un’attenzione del tutto unica all’ambiente; e grazie alla promozione della cultura locale, conferma la chiara vocazione di Camaldoli alla cura e alla conservazione di un patrimonio culturale da custodire come un gioiello.

 

Pratiche che, in una società nella quale l’omologazione è sempre più una negativa tendenza, “non possono che meritare tutto il nostro apprezzamento e sostegno” ha affermato nel suo saluto ai lavori l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti. “E chiamare a raccolta tutti gli studiosi che se ne occupano significa, dopo mille anni di storia di ricerca, voler perseguire senza esitazione per questa strada di eccellenza culturale”.

 

L’assessore ha voluto poi sottolineare quanto la Regione Toscana abbia incoraggiato le iniziative sul Millenario, sostenendo la congregazione degli eremiti Camaldolesi attraverso l’intervento del Settore Biblioteche. “Un contributo – ha proseguito Scaletti – che ha consentito la realizzazione di

una ricerca biobibliografica sugli autori camaldolesi, i cui risultati sono in via di pubblicazione, oltre alla messa in atto di attività dicensimento e catalogazione di circa 200 manoscritti di provenienza camaldolese conservati nella Biblioteca Nazionale e nella Biblioteca Medicea di Firenze”.

 

Attività che si è raccordata con il progetto Codex-Inventario dei manoscritti medievali della Toscana, intervento di catalogazione a suo tempo promosso autonomamente dalla Regione, con il quale erano già stati descritti 73 manoscritti di provenienza camaldolese conservati in 9 biblioteche non statali, (tra cui la Biblioteca della Città di Arezzo, la Biblioteca dell’Eremo di Camaldoli, la Biblioteca Rilliana di Poppi, la Biblioteca Capitolare Feliniana di Lucca). Grazie a questo contributo (che si aggiunge alle risorse messe a disposizione dalla Congregazione) si sta realizzando presso la SISMEL la banca dati ABC — Antica Biblioteca Camaldolese, che si propone di ricostruire virtualmente le antiche raccolte di manoscritti dell’ordine. Altri interventi del Settore Biblioteche hanno consentito di migliorare lo stato di conservazione del Monastero di Camaldoli
 
   
 

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