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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Febbraio 2007 |
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GRATIS LE FORNITURE PER I PORTATORI DI PROTESI COCLEARI
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Torino, 6 febbraio 2007 - Il Piemonte assicurerà ai portatori di impianti cocleari la fornitura gratuita del materiale necessario per la manutenzione dell’apparecchio, nonché il ricambio periodico degli accessori necessari al suo funzionamento: processore retroauricolare o a scatola (ogni sette anni), carica batteria (ogni 5 anni), antenna e cavetto (ogni anno). Lo ha stabilito una delibera della giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda. «Oggi - spiega l’assessore - sono circa 250 nella nostra regione le persone affette da sordità profonda, cui è stata installata una protesi cocleare. Quest’ultima si compone di due parti: una interna, o endoprotesi, e una esterna, o esoprotesi, entrambi inserite tra i livelli essenziali di assistenza e quindi fornite gratuitamente al momento dell’intervento chirurgico per l’impianto. Ciò che invece il Sistema sanitario nazionale non prevede è il rimborso delle spese che occorre successivamente sostenere per il mantenimento, la riparazione e la sostituzione delle componenti dell’esoprotesi. Il problema ci è stato segnalato direttamente da alcune associazioni dei pazienti - che sono in larga parte bambini con sordità profonda dalla nascita - con le quali abbiamo avviato un dialogo che ci ha portato a concordare l’erogazione a carico della Regione sia del materiale di manutenzione, fino a un massimo di 600 euro l’anno a testa, sia di quello di ricambio». Del provvedimento potranno usufruire tutti i cittadini piemontesi assistiti non solo presso i Centri regionali, ma anche in quelli della Lombardia (Policlinico Mangiagalli-regina Elena; ospedale di Circolo Varese; ospedale di Legnano e Cuggiono), del Veneto (aziende ospedaliere di Padova e di Verona), dell’Emilia Romagna (azienda ospedaliera di Piacenza; Piacenza Cdc; ospedale «S. Maria Nuova» di Reggio Emilia; azienda ospedaliera universitaria «Sant’anna» di Ferrara) e del Trentino Alto Adige (ospedale di Rovereto). . |
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