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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2012
 
   
  OSSERVATORIO BIRRA MORETTI PRESENTA “GLI ITALIANI? KITCHEN PEOPLE!” TERZA RICERCA SOCIALE SUL CARATTERE DEGLI ITALIANI E LE LORO CONVERSAZIONI A TAVOLA LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI (E DEGLI INGLESI) LA CASA BATTE IL RISTORANTE. OSPITALI? SÌ MA NON TROPPO

 
   
  . Lavoro, figli e vacanze i temi prediletti nelle conversazioni. È il sesso il grande tabù, anche con gli amici Dal 2007 Birra Moretti promuove in Italia una nuova cultura della birra proponendone il consumo durante i pasti, sia a casa sia al ristorante. “Birre & cibi italiani” è sempre più binomio vincente oltre che pratica frequente: ce lo dicono gli chef, che sempre più spesso propongono piatti a base di birra, lo confermano sommelier che amano riconoscerle e abbinarle, cosi come raffinati gourmand e nuovi scopritori del gusto che ne stanno apprezzando le numerose virtù anche grazie al proliferare della letteratura in materia. Lo sottoscrive il crescente popolo dei Beer Lover Italiani, ovvero quei 4,7 milioni (in crescita del 3% rispetto al 2010) che nutrono nei confronti della birra una vera passione preferendola a qualsiasi altra bevanda. Dopo le divertenti “Italiani? Sinceri, ma non troppo” del 2007 e “Italiani a Raggi Eat” del 2010, arriva oggi dall’Osservatorio Birra Moretti “Gli Italiani? Kitchen People!”, una nuova puntata dell’indagine sul rapporto tra gli Italiani e il cibo e sui risvolti sociali connessi al ´vivere la tavola´, condotta dalla sociologa dell’alimentazione Marilena Colussi con l’Istituto C.r.a. L’osservatorio Birra Moretti – dichiara Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali Heineken Italia – è un osservatorio culturale in movimento, creato con l’obiettivo di conoscere sempre più da vicino gli usi e i costumi dell’Italia a tavola, convinti che, oltre a tante verità, esistano molti luoghi comuni da verificare e forse da sfatare. Con questa terza edizione abbiamo voluto accendere i riflettori sul concetto di ospitalità e sugli argomenti di conversazione prediletti o da censurare, per poi fare un raffronto con le abitudini del popolo britannico, scoprendo che è sempre più forte la nostra dimensione di Kitchen People”. La ricerca - che ha coinvolto nel mese di marzo un campione di 1.000 italiani maggiorenni, individuati tramite Telepanel C.r.a., secondo quote rappresentative della popolazione per area geografica, sesso ed età e 1000 inglesi – fa emergere in particolare: 1. L´appetito non ha orari. E l’italiano ama lo spuntino 2. Voraci o ruminanti: quanto tempo dedichiamo al cibo 3. Più a casa che al ristorante, siamo veri Kitchen People! 4. Desk Food: quando la scrivania diventa tavolo da pranzo 5. Aggiungi un posto a tavola? Una pratica meno diffusa di quanto si pensi… 6. Agenda o last minute? 7. Socievoli, allegri, spontanei e aperti: ecco come ci descriviamo. E gli inglesi salvano il gossip! 8. Prima pensi o prima parli? 9. Gli argomenti passapartout e i tabù della conversazione 10. Attento e sano purché “gustoso”. Questa la scelta alimentare degli italiani. 11. Amanti della Birra 1. L´appetito non ha orari. E l’italiano ama lo spuntino. L’appetito non ha orari… o quasi. Colazione, pranzo e cena rimangono punti fermi nell’arco della giornata rispettivamente per l’86%, il 93% e il 97% degli italiani. E lo spuntino vive un momento di gloria: il 75% se lo concede a metà mattina, il 70% nel pomeriggio e il 54% nel dopocena. “Vittima” di attacchi di fame notturni il 21% degli italiani. 2. Voraci o ruminanti: quanto tempo dedichiamo al cibo Gli italiani dedicano ogni giorno 1,12 ore alla propria alimentazione, al netto del tempo necessario per l’eventuale preparazione, ben 20 minuti meno rispetto agli Inglesi che registrano una media di 1,31 ore. Durante la settimana sia al pranzo sia alla cena viene dedicata circa mezz’ora (rispettivamente 28,5 minuti e 30,1 minuti), mentre nel weekend i tempi si dilatano leggermente: 41 minuti per il pasto a metà giornata e 35 per quello serale. Leggermente sopra la media il tempo dedicato dai Beer Lover italiani che quotidianamente “masticano” 1,24 ore. Fonte: Osservatorio Birra Moretti, 2012, Gli Italiani? Kitchen People! 3. Più a casa che al ristorante, siamo veri Kitchen People! Gli italiani preferiscono decisamente mangiare a casa: questo il dato che emerge quando viene loro domandato qual è il luogo ideale dove consumare i pasti. Durante la settimana pranza tra le mura domestiche il 78% degli intervistati (vs 61% Uk), percentuale che sale al 95% nel weekend (90% Uk). Predilige cenare in casa durante la settimana il 97% degli italiani, mentre nel weekend si scende al 94%. Tra i luoghi in cui si consuma il pranzo fuori casa durante i giorni feriali prevalgono l’ufficio (41%) e la mensa aziendale (26%), mentre nel weekend vincono ristorante (28%) e pizzeria (24%). Questi ultimi sono i luoghi prediletti dagli italiani anche per una cena fuori sia in settimana (rispettivamente 31% e 54,5%) sia durante il weekend (rispettivamente 59% e il 64%). A pranzo nei giorni feriali prevale il piatto unico (circa 48%), seguito dal pasto completo (34%) e lo snack (18%). Nel weekend invece vengono scelti, in ordine, il pasto completo (51%), il piatto unico (38%) e lo snack (circa 11%). Quest’ultima classifica vale anche per le cene fuori casa durante la settimana e nel weekend, nelle quali lo snack trova uno spazio piuttosto limitato (media del 9%). 4. Desk Food: quando la scrivania diventa tavolo da pranzo Complici la voglia di sfruttare la pausa del pranzo per navigare e chattare e/o le ristrettezze del portafogli, il dato di fatto è che il 42% degli Italiani che pranza fuori casa consuma il proprio pasto alla scrivania, “un fenomeno inesistente e inimmaginabile fino a poco tempo fa” – commenta la sociologa Marilena Colussi. E se guardiamo a cosa accade in Gran Bretagna il dato sale al 57%. 5. Aggiungi un posto a tavola? Una pratica meno diffusa di quanto si pensi… Il luogo comune vede l’italiano sempre pronto e ben disposto ad aprire la porta di casa per invitare amici e parenti a pranzo e a cena. Ma è poi proprio così? Solo parzialmente secondo l’indagine e, dato sconcertante, su questo terreno, seppur di poco, siamo superati dagli inglesi! Infatti, alla domanda “Con che frequenza le capita di avere ospiti?” solo l’11% degli italiani afferma di farlo spesso o molto spesso (contro il quasi 13% dei britannici), e ben il 19,7% ammette di non invitare mai ospiti (in Uk il 17,8%). Nella fascia intermedia si colloca un quarto (25,3%) della popolazione italiana che ha risposto “poco”, il 23% “raramente” e il 21% “abbastanza”. Ben diversa la situazione quando i padroni di casa sono i beer lover: il 19,3% di essi è ben felice di avere spesso invitati alla propria tavola, confermando una delle sue principali caratteristiche, ovvero l’ospitalità. 6. Agenda o last minute? Nell’invitare, gli italiani non si rivelano grandi improvvisatori: solo il 10,2% afferma di non pianificare e di apparecchiare senza tanti preamboli e preavvisi. Il 35,4% alterna la pianificazione all’improvvisazione, mentre al 24,1% serve poco tempo per fare un invito, ma non si riduce mai all’ultimo momento. Come dire: “mi piace avere ospiti ma devo potermi organizzare’. Coloro che pianificano gli inviti con parecchi giorni di anticipo costituiscono il 23,6%, ma i maestri della pianificazione risiedono in Uk dove a programmare gli inviti per tempo sono ben il 30%. 7. Socievoli, allegri, spontanei e aperti con gli altri: ecco come ci descriviamo. E gli inglesi salvano il gossip! Gli italiani si descrivono per lo più come socievoli (46,6%), allegri (36,1%), spontanei (31%) e aperti con gli altri (27,9%). Rispettivamente il 19,8% e il 15,3% degli intervistati si definiscono anche riservati e controllati. All’identikit del socievole corrispondono uomini e un po’ più di donne. Indipendente, aperto con gli altri, leader. Meno timido e pettegolo della media degli italiani: questo l’invidiabile profilo del Beer Lover. E gli inglesi? Si riconoscono in particolare in tre aggettivi: socievoli (55,4%), indipendenti (29,6%) e allegri (29,1%) ma, allo stesso tempo, non celano l’innato amore per il gossip giacché il 24,3% si descrive come pettegolo e chiacchierone (contro un modesto 3,8% degli italiani). Altri tratti interessanti che sottolineano le differenze tra i due popoli sono anche la timidezza (che caratterizza il 17,7% dei britannici contro l’8,4% degli italiani), e un po’ più di trasgressività (dichiarata dal 10,3% degli inglesi contro l’1,3% degli italiani). Fonte: Osservatorio Birra Moretti, 2012, Gli Italiani? Kitchen People! 8. Prima pensi o prima parli? Sul fronte della spontaneità emergono le grandi differenze tra Italiani e Inglesi. Quasi 1 italiano su 2 “tende a dire tutto ciò che pensa” contro 1 inglese su 4, ma c’è anche un 8% degli italiani che, dopo aver detto tutto quello che pensa, “poi si morde la lingua”, contro il 16% degli inglesi che prova rimorso. Gli inglesi si considerano del resto più diplomatici e forse anche un po’ indecisi: quasi un quarto “non sa mai se dire o non dire quello che pensa” rispetto al 12% di italiani. Coloro che controllano molto quello che dicono, invece, rappresentano uno ‘zoccolo duro’ in entrambi i Paesi: il 25 %. 9. Gli argomenti passapartout e i tabù della conversazione Quali sono gli argomenti prediletti da italiani e inglesi a tavola? In cima alla classifica, per entrambi, c’è il cibo (28% nelle conversazioni con amici, sia in Italia che Uk; 30% Italia vs 29% Uk nelle conversazioni con parenti), quello che si sta degustando e non solo. Al secondo posto, per gli italiani a tavola con gli amici, troviamo il lavoro (27%), al terzo i figli, l’educazione e la scuola (25%) e quindi le vacanze (24%). Agli italiani non piace parlare di politica, di economia e di soldi, ma l’argomento tabù per eccellenza è il sesso, sia quando ci si ritrova tra amici (45%) sia quando (anzi soprattutto) quando si è in compagnia di parenti (64%). Idem per gli inglesi: il sesso è l’argomento per loro più imbarazzante (44% con amici e 71% con parenti). Nella classifica degli argomenti imbarazzanti per gli italiani, seguono i fatti relativi ad altri parenti o amici che si conoscono e quelli relativi al proprio partner (rispettivamente 19% e 14%). Agli inglesi, invece, piace di più parlare di sé stessi (26% a tavola con amici e 28% in famiglia), di cinema, teatro e musica, soprattutto con gli amici (25%), e di vacanze, soprattutto con parenti (25%). E l’immancabile conversazione sul tempo? Quanto meno a tavola, è un tema marginale anche tra gli inglesi, visto che ne parlano il 7% con gli amici e l’8% con i parenti. Argomenti che imbarazzano a tavola - Fonte: Osservatorio Birra Moretti, 2012, Gli Italiani? Kitchen People! 10. Attento e sano purché “gustoso”. Questa la scelta alimentare degli italiani. Attento e sano, ma gustoso. Così si può riassumere la scelta alimentare degli italiani: l’83% afferma di consumare prodotti freschi non conservati (il 71,1% preferisce quelli che non rischiano di nuocere alla salute) e il 78,5% predilige la cucina gustosa e saporita. Più della metà degli intervistati (66,7%) cerca di ridurre al minimo i grassi e di fare attenzione al contenuto calorico di ciò che mangia (52,4%). Zuccheri e dolci vengono evitati da quasi metà del campione (48,2%) e il 33,6% fa uso di cibi biologici. Un certo spazio viene riservato ai cibi etnici (23,9%), e comunque anche al fast food (21,5%) e ai piatti pronti (19%). 11. Amanti della Birra Nel nostro Paese il consumo di birra è in costante aumento. “Gli Italiani? Kitchen People!” evidenza un solido 27,6% che se ne concede una almeno una volta alla settimana (e fra questi spicca il 3,9% di italiani che beve birra tutti i giorni). Non stupisca dunque che cresca in misura proporzionale il movimento dei Beer Lover, ovvero quei 4,7 milioni (in crescita del 3% rispetto al 2010) che nutrono nei confronti della birra una vera passione preferendola a qualsiasi altra bevanda. Persiste allo stesso tempo un ritroso 33,7%, astemi inclusi, che rivela di non farne mai uso. Gli inglesi risultano assidui consumatori di birra: il 5,4% ne beve almeno una al giorno, mentre la percentuale sale al 37,7% passando a una frequenza di una volta a settimana. Solo un quarto degli intervistati (25,5%) afferma di non farne mai uso. Tra le frasi che meglio descrivono il rapporto degli intervistati con la birra, l’82,9% ha scelto “Bevo birra quando mangio la pizza e/o con pasti veloci”. Il 79,3% ritiene importante il modo in cui viene servita, mentre il 77,9% ritiene che sia una bevanda apprezzata da diverse categorie di persone. Il 67,6% preferisce berla d’estate e il 67,3% ne fa uso in casa e in famiglia. La birra è scelta come aperitivo dal 23,8% degli italiani e ben il 26% degli italiani dichiara di amare bere birra mentre guarda una partita di calcio. Fonte: Osservatorio Birra Moretti, 2012, Gli Italiani? Kitchen People! www.Birramoretti.it  
   
 

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