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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2012
 
   
  FRA INFANZIA E FAMIGLIA LE SFIDE DA AFFRONTARE NELL’ITALIA DELLE DISUGUAGLIANZE

 
   
  Trento, 5 giugno 2012 - E’ un Paese chiamato a confrontarsi con croniche mancanze e problemi ormai non più procrastinabili quello che emerso nei primi tre “Incontri con l’autore” del Festival dell´Economia. I problemi sono quelli dei minori raccontati nel libro “Atlante dell’Infanzia (A rischio)” con dati inquietanti relativi alla povertà in questo terzo millennio. Altro aspetto importante è quello che lega la famiglia ed il welfare analizzato nel libro di Francesco Billari “Teniamo famiglia. Politiche di sostegno: che cosa si può fare di più e meglio”. E anche qui si evidenzia una situazione in progressivo deterioramento se non si prendono decisione coraggiose per una vera riforma. Daniele Cecchi nel suo “Disuguaglianze Diverse” propone un´analisi delle tante disuguaglianza, da quelle di reddito, di genere a quelle legate ai consumi, alla salute e della tassazione, con cui ci confrontiamo nel nostro quotidiano. E’ un ricerca che non può certo lasciare indifferenti quella proposta nel libro “Atlante dell’infanzia (A rischio)” scritto per Save The Children da Giulio Cederna e Raffaela Milano. Un volume che l’ 1 giugno è stato al centro del primo appuntamento del Festival per “Incontri con l’autore” nella Sala conferenze della Fondazione Kessler con la discussione animata anche, oltre che dagli autori, dagli interventi di Valeria Manieri e Giorgio Meletti. Nel libro si ricostruisce, con una mappa informativa accurata ed estremamente precisa, la storia dei bambini in Italia dal Risorgimento ai giorni nostri. Accanto a tante curiosità come quelle legate ai luoghi in cui giocano i bambini o magari a quante ore della giornata possano trascorrere davanti alla televisione, ci sono poi i dati più drammatici. Il primo, sottolineato anche da Valeria Manieri dirigente nazionale dei Radicali Italiani, è il fatto che almeno un quarto dei minori oggi in Italia siano, in questo 2012, a rischio povertà. Questo in un quadro, altrettanto grave, di una nazione divisa a metà in cui la grave situazione dell’occupazione femminile, nel contesto di un welfare sempre più debole, ha forti ed inevitabili ricadute anche sulla qualità della vita dei minori. Proprio quella del welfare diventa dunque una delle sfide più urgenti ma in questo momento di crisi e di mancanza di risorse la situazione di potrebbe ulteriormente deteriorare ed una povertà destinata a dilagare fra le famiglie che hanno più minori nel loro nucleo. Giorgio Meletti, giornalista de "Il Fatto Quotidiano", ha evidenziato invece alcune chicche del libro come quella legata al fatto che siano i bambini del Sud quelli ad uscire in maniera minore dalle mura domestiche per giocare mentre la provincia in cui i bimbi giocano maggiormente all’aperto è il Trentino. Sia Raffaella Milano che Giulio Cederna hanno voluto sottolineare come vi siano nodi irrisolti che l’Italia si trascina da anni e che devono essere risolti. Fra questi quello , eclatante, degli oltre cinquecentomila minori nati nel nostro Paese da immigrati e che non hanno diritto di cittadinanza. Nel pomeriggio Francesco Billari, ordinario di demografia all’Università Bocconi, ha presentato il libro “Teniamo famiglia. Politiche di sostegno: che cosa si può fare di più e meglio”, in un confronto con Lorenzo Robustelli, giornalista de “Il Secolo Xix” e Alessandro Rosina, demografo alla Cattolica di Milano. Un volume che fin dal titolo punta ad individuare un possibile nuovo modello di welfare in Italia in grado di rispondere ai nuovi modelli di famiglia. Modelli assai diversi da quelli del passato che richiedono nuove risposte magari guardando anche alle soluzioni collaudate da altre nazioni nel mondo. “In tempi di crisi, e di drastici tagli alla spesa pubblica - scrive Billari - dove resta ancor più centrale la politica verso le famiglie. Investire nei bambini, nelle donne e proteggere i soggetti deboli sono investimenti centrali per la società e per l’economia del presente e, soprattutto, del futuro”. Billari ha sottolineato come il suo libro sia basato sui dati del rapporto Ocse ed essi siano riferiti al periodo prima di questa crisi evidenziando come siano purtroppo da leggere in una maniera ancora più negativa per un’Italia quasi sempre fanalino di coda a livello globale quando si parla di welfare. Una sfida cruciale dunque quella legata alle politiche per la famiglia che deve portare anche a delle scelte importanti anche nell’analisi dei pro e i contro del modello liberale e del modello socialdemocratico. L’obiettivo è quello di per andare oltre, per sperimentare e tracciare nuove strade possibili. Ma una scelta va fatta ed appare sempre più urgente e non più procrastinabile. L’ultimo spazio della prima giornata del Festival per gli “Incontri con l’Autore” è stato dedicato a Daniele Cecchi e al suo “Disuguaglianze Diverse”. Insieme all’autore ne hanno discusso Andrea Brandolini, docente alla Statale di Milano, Linda Laura Sabbadini, del Dipartimento per le Statistiche sociali ed ambientali dell’Istat e Michele Salvati docente di Economia politica alla Statale di Milano. Tantissimi gli spunti offerti da un volume che affronta le diverse dimensioni in cui si manifesta la disuguaglianza nella vita delle persone in Italia. L’obiettivo principale è quello di mostrare come tale fenomeno non è riconducibile a una sola chiave di lettura, interrogandosi sulle politiche che possono essere intraprese per ridurlo a livelli accettabili. Fra i problemi più gravi quello legato alla mancanza di mobilità sociale in Italia come ha sottolineato Linda Laura Sabbadini:"questa mobilità non ci può essere senza un percorso equo nella formazione che nel nostro Paese è ancora condizionato pesantemente dalla classe sociale di appartenenza di ogni persona".Importante anche evidenziare come lo stesso concetto di disuguaglianza abbia più dimensioni e non si possa parametrare la qualità della vita delle persone solo in base al loro reddito.  
   
 

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