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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2012
 
   
  IMPRESE COMPETITIVE E INVESTIMENTI DA ATTRARRE

 
   
  Trento, 5 giugno 2012 - Il rilancio dell’economia locale prevede ‘interventi di sistema’, anche attraverso la partecipazione responsabile di pubblico e soggetti privati sempre più nella veste di partner nella gestione delle politiche economiche provinciali. A parlarne l’ 1 giugno sono stati Sergio Anzelini (direttore Confidi imprese) , Claudio Grassi (direttore Cooperfidi) Paolo Nardelli (cooperativa artigiani di garanzia), Stefano Robol (direttore generale di Trentino Sviluppo), Roberto Dal Bosco, (Dipartimento industria e artigianato) e Renata Diazzi (Centro europeo di innovazione imprese artigiane) Un esempio concreto di successo del sistema trentino che vede una stretta sinergia tra pubblico e privato è stato testimoniato in prima battuta dalla direttrice del Ceii Trentino, Renata Diazzi. “Il Ceei, nato 14 anni con il supporto della cooperativa artigiani di garanzia, per sviluppare iniziative di nuovi progetti per nuovi mercati, ha accompagnato in questi anni grazie, ai fondi pubblici e di garanzia, le piccole imprese a innovazioni organizzative, tecnologiche, che hanno permesso lo sviluppo dei processi produzione e non solo dei prodotti. Sono circa 4000 le imprese artigiane coinvolte oggi in progetti di sistema”. Per Paolo Nardelli “le piccole imprese tuttavia soffrono di scarso accesso al credito. Accordi e convenzioni con il pubblico dovrebbero portare un plafond di nuove risorse, e poi fondi speciali per investimenti, come la private equity secondo il quale il pubblico entra nel capitale di imprese che vogliono innovare”. Sergio Anzelini ha sottolineato come oggi i rapporti tra imprese e banche non siano mai stati a livelli così bassi. “Forse in passato c’era troppa facilità di accesso al credito, ma poi la finanza ha ecceduto in speculazione e alla fine una crisi, che non pensavamo sarebbe mai arrivata da noi, ci ha coinvolti. Tutti e tre i confidi trentini sono vigilati dalla Banca d’Italia e siamo vincolati alla sola attività di garanzia, ma abbiamo trovato un sistema che funziona coinvolgendo la banca a rilasciare un plafond determinato, con termini più brevi entro cui restituire i titoli. Ci sarà un deposito cauzionale con le casse rurali”. Inoltre Claudio Grassi (Cooperfidi del settore agricolo) ha spiegato che “l’agricoltura trentina oggi presenta settori in cui la crisi si sta riassorbendo come quello delle mele o quello caseario, nel suo andamento si può vedere un segnale anticipatorio del successo che si ottiene puntando su qualità e internazionalizzazione. Ci sono imprese che fanno profitti e fanno innovazione. Forse non siamo molto capaci di venderci, perché siamo ipercritici. Anche la Cenerentola del settore economico può trovare le scarpine di cristallo”. Tutto sulla fiducia e sul lavorare insieme alle imprese ha puntato Stefan Robol, direttore generale di Trentino Sviluppo: “supportiamo l’economia dove possiamo, lo strumento principale è andare in mezzo alle imprese e sostenerle, essere vicini ai problemi reali, e non guardare dall’ufficio cosa succede fuori. Si fa più fatica oggi per via degli effetti psicologici, dati dalla paura di non vedere cosa succederà in futuro, invece dobbiamo tutti farci forti nell’assistere il tessuto produttivo e puntare sulla vendita sui mercati esterni. Diamo fiducia: questo è l’elemento più importante. Lavoriamo con le imprese!” Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo è intervenuto sostenendo che “ va investito di più su prodotti specifici, su cui in Trentino possiamo competere vendendo sistema e prodotto, per evidenziare le nostre eccellenze. Pur con il suo contesto positivo il Trentino deve tenere conto anche del contesto mondiale, e deve diventare competitivo". A lui si è affiancato Paolo Spagni: “Ciò che distingue il Trentino da altre province è proprio la normativa che permette una quantità notevole di sostegno pubblico attraverso fondi affidati agli enti di garanzia, che diventano così caratterizzanti della nostra economia.”  
   
 

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