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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Giugno 2012 |
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UE, PACCHETTO MENSILE "INFRAZIONI": SONO I PARERI MOTIVATI PRESENTATI ALLŽITALIA
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Bruxelles, 5 giugno 2012 - Con il suo pacchetto mensile di decisioni di infrazione, la Commissione europea ha intrapreso unŽazione legale contro determinati Stati membri per non aver rispettato correttamente i loro obblighi derivanti dal diritto dellŽUnione. Queste decisioni che coprono molti settori mirano a garantire la corretta applicazione del diritto comunitario a beneficio dei cittadini e delle imprese. La Commissione oggi ha assunto 147 decisioni, di cui 27 pareri motivati e 11 ricorsi alla Corte dellŽUnione europea di giustizia. Per lŽItalia, sono stati presentati tre nuovi pareri motivati: trasferimenti intra-Ue dei prodotti del settore della difesa, rifiuti collocati in discarica a Roma, sicurezza marittima. Libera circolazione delle merci: la Commissione invita lItalia ad applicare le norme Ue sui trasferimenti intra-Ue dei prodotti del settore difesa - Fino a poco tempo fa, la frammentazione del mercato europeo della difesa e approcci nazionali divergenti hanno causato molti problemi allindustria europea della difesa. La direttiva 2009/43/Ce mira a semplificare le modalità e le condizioni dei trasferimenti di prodotti per la difesa allinterno dellŽUe. Gli Stati membri dovevano recepire nella legislazione nazionale la direttiva, adottando e pubblicando le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi a tale atto legislativo, entro il 30 giugno 2011, ma lItalia non ha ancora comunicato ladozione di tali disposizioni. La Commissione europea ha quindi deciso oggi di invitare lŽItalia a recepire nella legislazione nazionale una serie di norme Ue relative a prodotti del settore difesa (direttiva 2009/43/Ce). La richiesta odierna adotta la forma del parere motivato ai sensi delle procedure di infrazione della Ue. Ambiente: la Commissione sollecita lŽItalia a garantire un adeguato pretrattamento dei rifiuti collocati in discarica a Roma - La direttiva sulle discariche stabilisce che i rifiuti devono essere trattati prima di essere interrati e cioè devono subire processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero. La discarica di Malagrotta nella Regione Lazio contiene rifiuti che non hanno subito il pretrattamento prescritto e la Commissione è preoccupata in quanto altre discariche situate nella Regione Lazio potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni e costituire una seria minaccia alla salute umana e allŽambiente. Il 17 giugno 2011 la Commissione ha inviato allŽItalia una lettera di messa in mora, sostenendo che i rifiuti interrati a Malagrotta dovrebbero essere considerati come se avessero subito un pretrattamento, in quanto sono stati sminuzzati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la Commissione, il fatto non è sufficiente in quanto occorre un trattamento meccanico-biologico dei rifiuti per stabilizzarne il contenuto organico, processo atto a ridurre il possibile inquinamento. Su raccomandazione del commissario allŽambiente Janez Potočnik la Commissione ha quindi deciso di inviare un parere motivato allŽItalia nel quale si richiede lŽadempimento entro due mesi. Sicurezza marittima: la Commissione invita lŽItalia a conformarsi alle nuove norme per lŽequipaggiamento a bordo delle navi - Nel 2010 la Commissione ha aggiornato le norme esistenti sullŽequipaggiamento marittimo. Le modifiche avrebbero dovuto essere completamente recepite entro il 10 dicembre 2011, ma lŽItalia non ha notificato alla Commissione le misure adottate per garantire il rispetto del regolamento aggiornato. La Commissione europea ha quindi invitato lŽItalia ad adottare una legislazione nazionale che recepisca le ultime norme in materia di equipaggiamento marittimo introdotte dalla normativa Ue. La richiesta della Commissione è inviata in forma di parere motivato: se entro due mesi lŽItalia non notificherà alla Commissione le misure adottate per garantire la piena conformità al diritto dellŽUe, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dellŽUnione europea. |
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