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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2012
 
   
  MIGRAZIONE, ASILO E LIBERA CIRCOLAZIONE NELL’UE: PUBBLICATI UNA NUOVA RELAZIONE E UN SONDAGGIO

 
   
  Bruxelles, 5 giugno 2012 – La Commissione ha pubblicato l’ 1 giugno una relazione sugli sviluppi del 2011 nei settori dell’immigrazione e dell’asilo, insieme a un sondaggio Eurobarometro sulla posizione dei cittadini europei riguardo alla mobilità transfrontaliera, alla migrazione e alla sicurezza. Secondo il sondaggio, otto Europei su dieci ritengono che sia dovere degli Stati membri offrire protezione e asilo a chi ne ha bisogno e che le regole per l’ammissione dei richiedenti asilo debbano essere le stesse in tutta l’Unione. Per gran parte degli europei (67%) è poi importante poter viaggiare per l’Ue senza subire controlli alle frontiere interne. “Le cifre della relazione e il risultato del sondaggio confermano quel che la Commissione sa già: l’Unione europea ha bisogno di una politica di migrazione forte e coerente, che sappia rispondere alle esigenze sul breve e sul lungo periodo. Dobbiamo garantire una gestione efficace delle frontiere esterne, tutelare il diritto di libera circolazione all’interno del territorio dell’Unione e assicurare una reale protezione a chi ne ha bisogno, aprendo al tempo stesso canali di migrazione legale e mobilità”, ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Di seguito alcuni dei contenuti della relazione e del sondaggio: Migrazione legale - Relazione: nell’Unione europea vivono circa 20,2 milioni di cittadini di paesi terzi, grosso modo il 4% della popolazione totale dell’Unione (502,5 milioni) e il 9,4% di tutti i migranti a livello mondiale (214 milioni secondo stime). Eurobarometro: il 68% del campione intervistato pensa che si debbano riconoscere agli immigrati legali gli stessi diritti di cui godono i cittadini. Quattro europei su dieci (42%) pensano che l’Unione europea debba incoraggiare la migrazione di lavoratori da paesi terzi per fronteggiare le sfide demografiche e le carenze di forza lavoro, mentre il 46% non é d’accordo. Migrazione irregolare - Relazione: nel 2011 sono stati negati 343 000 ingressi nell’Unione, con una diminuzione del 13% rispetto al 2010. Sempre nel 2011 sono state fermate 468 500 persone (in calo rispetto alle 505 000 del 2010), mentre gli Stati membri hanno rimpatriato circa 190 000 cittadini di paesi terzi (15% in meno rispetto al 2010). Eurobarometro: otto europei su dieci (80%) ritengono che l’Unione europea debba dare maggiore assistenza agli Stati membri nella gestione della migrazione irregolare. Il 78% pensa che il costo della gestione della migrazione irregolare vada suddiviso tra gli Stati membri. Integrazione - Relazione: nel 2010 il tasso medio di occupazione dei cittadini di paesi terzi compresi tra i 20 e i 64 anni era del 58,5%, rispetto al 68,6% della popolazione totale nella stessa fascia di età. Eurobarometro: il 53% del campione ritiene che l’immigrazione rappresenti un arricchimento economico e culturale. Il 60% degli Europei è consapevole che gli immigrati possano incontrare difficoltà d’integrazione legate alla discriminazione. Asilo - Relazione: nel 2011 le domande d’asilo presentate negli Stati membri sono state oltre 302 000, ben il 16,2% in più rispetto al 2010 ma pur sempre molte di meno del picco di 425 000 domande raggiunto del 2001. Eurobarometro: l’80% degli intervistati pensa che gli Stati membri abbiano il dovere di offrire protezione e asilo a chi ne ha bisogno. Otto europei su dieci ritengono che il numero di richiedenti asilo vada distribuito più equamente tra gli Stati membri dell’Unione. Schengen e libera circolazione - Relazione: nel 2011 sono stati rilasciati 12,7 milioni di visti Schengen, soprattutto nella Federazione russa (40,7%) ma anche in Ucraina (8,7%), Cina (8,1%) e Turchia (4,7%). Eurobarometro: per poco meno di sei intervistati su dieci (57%) i cittadini di paesi terzi dovrebbero poter viaggiare più facilmente per turismo o affari. La possibilità di spostarsi all’interno dell’Ue senza controlli alle frontiere interne è giudicata importante dal 67% degli intervistati. Contesto - Le relazioni annuali sull’immigrazione e l’asilo rispondono all’invito rivolto nel 2008 dal Consiglio europeo nell’adottare il patto sull’immigrazione e l’asilo. La terza di queste relazioni annuali (2011) mette in luce i principali sviluppi a livello nazionale e dell’Unione per affrontare le sfide del settore e assicurare che le opportunità di migrazione legale e mobilità rispondano alle esigenze dell’Ue; continuare a lavorare per un’integrazione efficace, così da trarre pieno vantaggio dal potenziale offerto dai migranti, non solo in termini economici ma anche da un punto di vista sociale e culturale; rispondere alle pressioni migratorie con un’attuazione efficace delle misure esistenti dirette a ridurre la migrazione irregolare, anche tramite il dialogo e la cooperazione con i paesi terzi, la solidarietà verso gli Stati membri maggiormente coinvolti, controlli alle frontiere esterne e procedure di visto che funzionino; realizzare nel 2012 un sistema europeo comune di asilo che assicuri protezione a chi ne ha bisogno. Solo con una politica coerente che ricomprenda tutti questi aspetti l’Ue potrà trarre pieno beneficio dagli apporti positivi della migrazione. In questo contesto, il sostegno dell’Ue nella forma di assistenza finanziaria in materia di migrazione e mobilità resta un aspetto importante della solidarietà tra paesi dell’Unione europea e della cooperazione con i paesi terzi (si veda il Memo/12/399). Per maggiori informazioni Terza relazione annuale sull’immigrazione e l’asilo: http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=com:2012:0250:fin:it:pdf    
   
 

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