|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Giugno 2012 |
|
|
  |
|
|
DIMOSTRATA, IN UNO STUDIO REGISTRATIVO, L’EFFICACIA SENZA PRECEDENTI DI AFATINIB* COME TERAPIA DI PRIMA LINEA NEL CARCINOMA POLMONARE POSITIVO PER MUTAZIONI DI EGFR INGELHEIM
|
|
|
 |
|
|
Germania, 6 giugno 2012 – I risultati dello studio di Fase Iii Lux-lung 3 indicano che i pazienti con carcinoma polmonare, che hanno assunto come terapia di prima linea il nuovo farmaco sperimentale afatinib*, che inibisce in maniera irreversibile i recettori della famiglia Erbb, hanno avuto una sopravvivenza libera da progressione della malattia di circa un anno (11,1 mesi), rispetto ai 6,9 mesi dei pazienti sottoposti a chemioterapia standard (pemetrexed /cisplatino). 1 Un aspetto di particolare rilevanza è che i pazienti in terapia con afatinib*, con le mutazioni di Egfr più comuni, (delezione dell’esone 19 e mutazione L858r, che costituiscono il 90% delle mutazioni di Egfr) hanno avuto una sopravvivenza senza progressione della malattia superiore a un anno (13,6 mesi), rispetto ai 6,9 mesi dei pazienti nel braccio di terapia di confronto1. Lo studio registrativo Lux-lung 3 di Boehringer Ingelheim testa l’efficacia di afatinib*, la molecola di punta dell’azienda, ed è lo studio più vasto e consistente mai condotto, ad oggi, in pazienti con carcinoma polmonare avanzato positivo per mutazioni di Egfr (Erbb1). L’endpoint primario dello studio è stata la sopravvivenza libera da progressione della malattia. “Nello studio Lux-lung 3, non solo è stato raggiunto l’endpoint primario, ma afatinib* ha anche dimostrato, in particolar modo nei pazienti con le mutazioni Egfr più comuni, di ottenere una sopravvivenza libera da progressione della malattia quasi doppia rispetto alla chemioterapia” - ha commentato il Professor James Chih-hsin Yang, Direttore del Centro di Ricerca Oncologica della Facoltà di Medicina dell’Università Nazionale di Taiwan, e Coordinatore dello studio Lux-lung 3. “Considerata l’efficacia dimostrata nel più vasto e rilevante studio registrativo, associata al suo meccanismo d’azione innovativo, afatinib* può diventare una delle opzioni terapeutiche più preziose per questa specifica popolazione di pazienti”. Il ritardo nella progressione della malattia riscontrato nei pazienti trattati con afatinib* è stato associato a un miglior controllo dei sintomi che limitano la qualità di vita di questi malati 1. I pazienti trattati con afatinib* che hanno avuto un miglioramento di sintomi quali dispnea (fiato corto), tosse e dolore toracico, sono stati più numerosi di quelli trattati con chemioterapia. Inoltre Afatinib* ha anche ritardato la comparsa di questi sintomi 1. Le risposte al questionario standard, sottoposto ai pazienti con carcinoma polmonare per valutarne la qualità di vita, hanno rivelato che la terapia con afatinib* si traduce in miglioramento significativo della stessa (es. Vita lavorativa e attività domestiche).1 “Siamo soddisfatti di vedere che il primo farmaco del nostro vasto portfolio di sviluppo in ambito oncologico abbia dimostrato chiaramente il proprio beneficio clinico e il potenziale di recare concreto beneficio ai pazienti con carcinoma polmonare con mutazioni di Egfr” ha affermato il Professor Klaus Dugi, Corporate Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim. “I risultati dello studio clinico Lux-lung 3 sono molto incoraggianti e ci impegneremo per rendere disponibile quanto prima questa terapia specifica per i pazienti”. Gli eventi avversi più comuni associati alla terapia con afatinib* sono stati diarrea ed effetti collaterali di tipo dermatologico. Questi eventi erano previsti con l’inibizione di Egfr, e sono stati in linea con quelli riscontrati negli studi precedenti, gestibili e reversibili1. La comparsa di questi eventi avversi, raramente ha comportato l’interruzione della terapia.1 Per indagare ulteriormente il potenziale di afatinib* come terapia del carcinoma polmonare, Boehringer Ingelheim ha avviato due nuovi studi che confrontano in maniera diretta, testa a testa, afatinib* con altre terapie mirate. Per entrambi questi studi è attualmente in corso il reclutamento dei pazienti. Lux-lung 7 è uno studio di Fase Iib che valuterà afatinib* rispetto a gefitinib, come terapia di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) positivo alla mutazione Egfr. Lux-lung 8 è uno studio di Fase Iii che valuterà afatinib* rispetto a erlotinib, come terapia di seconda linea del carcinoma polmonare a cellule squamose. Afatinib* si differenzia dalle terapie mirate attualmente disponibili per il fatto che inibisce in maniera irreversibile i recettori della famiglia Erbb, ovvero Egfr (Erbb1) e gli altri componenti di questa famiglia che sono coinvolti nei meccanismi di crescita, diffusione e metabolizzazione del tumore. Lo studio della rilevanza clinica del meccanismo d’azione di afatinib*, che è unico e potrebbe avere un maggiore effetto sul tumore, ha costituito la base di partenza su cui si è innestato il programma di studi Lux-lung. I dati completi dello studio presentati nella presentazione orale late-breaking al 48° Congresso Annuale della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society of Clinical Oncology - Asco) a Chicago. E’ possibile trovare maggiori informazioni su Lux-lung 3, compresi il video con i commenti degli specialisti e il webcast, all’indirizzo www.Thewhiteroom.info. Lux-lung 3 è un vasto studio registrativo randomizzato in aperto di Fase Iii con afatinib* vs chemioterapia (pemetrexed e cisplatino), come terapia di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) di stadio Iiib o Iv con mutazione Egfr. Lo studio ha coinvolto 345 pazienti di tutto il mondo, con Nsclc positivo a mutazioni Egfr. Lux-lung 3 è il più vasto studio condotto ad oggi su pazienti con Nsclc positivo a mutazioni Egfr e il primo, in questa popolazione di pazienti, a impiegare come terapia di confronto pemetrexed/ cisplatino.1 Gli eventi avversi più comuni, riscontrati nel braccio trattato con afatinib* sono stati: diarrea (95%), rash (62%) e paronichia (57%). Nei pazienti trattati con chemioterapia (pemetrexed/ cisplatino), invece, sono stati riscontrati: nausea (66%), diminuzione dell’appetito (53%) e vomito (42%). Nel trial è stata riscontrata una bassa percentuale di abbandono della terapia riferibile agli eventi avversi (8% nei pazienti trattati con afatinib*, 12% in quelli trattati con chemioterapia). Nel braccio afatinib*, l’1% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa della diarrea. Il Carcinoma Polmonare - Il carcinoma polmonare è il tumore più diffuso e il più letale al mondo, con circa 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno. A causa della sua prognosi infausta, ogni anno muoiono, per questo tipo di tumore, 1,38 milioni di persone.3 Il carcinoma polmonare è responsabile del 18% della mortalità complessiva per tumore.3 Il 13% di tutti i nuovi casi di tumore sono carcinomi polmonari4 la cui causa principale è il tabagismo.5 Nei pazienti colpiti da carcinoma polmonare la valutazione precoce della mutazione dei geni dei recettori Egfr è cruciale per migliorare l’esito. La mutazione dei geni dei recettori Egfr si riscontra nel 10-15% dei pazienti caucasici e nel 40% di quelli asiatici con carcinoma polmonare non a piccole cellule, e le due mutazioni del gene codificante Egfr (la delezione dell’esone 19 e mutazione L858r) si riscontrano nel 90% dei casi 2. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|