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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
 
   
  LISTE DI ATTESA: ECCO I NUOVI TAGLI CHE FANNO BENE ALLA SALUTE TRENTA GIORNI DI ATTESA AL MASSIMO PER 26 IMPORTANTI PRESTAZIONI L´ASSESSORE ROSSI: "UN PIANO MIRATO E MONITORAGGI COSTANTI PER MIGLIORARE I SERVIZI"

 
   
  Firenze, 6 febbraio 2007 - Trenta giorni di attesa al massimo per 26 importanti prestazioni, in aggiunta ai 15 giorni già stabiliti per le prime sette più importanti visite specialistiche e ai 30 previsti per una lunga serie di esami diagnostici. Inoltre tempi massimi definiti (30, 60, 90 giorni al massimo) anche per numerosi interventi in ricovero ordinario programmato, in day hospital e day surgery. Tutto ciò fermo restando, ovviamente, l´intervento immediato o nel minor tempo possibile in caso di urgenza. E´ una vera e propria "dichiarazione di guerra" che riguarda gli unici veri tagli ammissibili in sanità: quelli alle liste di attesa. Parliamo delle Linee di intervento che la Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute, ha approvato secondo le indicazioni del Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008. Dopo il lungo braccio di ferro con il precedente governo e dopo l´intesa sancita con l´esecutivo nazionale nel marzo dello scorso anno, le Regioni, e tra queste la Toscana, avevano tempo fino al 31 gennaio per presentare un proprio progetto. La giunta regionale ha esaminato e approvato nella sua ultima riunione il documento di lavoro presentato dall´assessore Enrico Rossi, che sistematizza ed amplia un impegno da tempo in atto nella nostra regione. Entro sessanta giorni, a loro volta, tutte le Aziende dovranno produrre i loro specifici programmi attuativi. L´intesa Stato-regioni aveva individuato un elenco di "prestazioni indice" (26) sulle quali impegnare le Regioni stesse e le Aziende sanitarie, prestazioni che, per le aree critiche a cui fa riferimento il bisogno assistenziale, per quantità della domanda e per complessità tecnologica, costituiscono un "pacchetto" significativo e capace di "tracciare" il livello di appropriatezza della risposta assistenziale. La Regione impegna le Asl a rispettare per il 90% di queste 26 prestazioni il tempo massimo di 30 giorni. Ecco l´elenco: visita oncologica, visita chirurgia vascolare, visita urologica, mammografia (no screening), Tc con o senza contrasto (torace, addome superiore, inferiore e completo, capo, rachide e speco vertebrale, bacino), Risonanza magnetica (cervello e tronco encefalico, pelvi, prostata e vescica), Ecografia (addome, mammella, ecocolordopler cardiaco, dei tronchi sovra aortici, dei vasi periferici), esami specialistici (colonscopia no screening, sigmoidoscopia, esofagogastroduodenoscopia, elettrocardiogramma, elettrocardiogramma holter, audiometria, spirometria, fondo oculare). Ricordiamo che già sono state approvate nel 2006 dalla Regione le delibere che prevedono, pena il risarcimento di 25 euro all´utente, l´effettuazione entro 15 giorni delle sette principali prime visite specialistiche (visita cardiologica, ginecologica, neurologica, dermatologica, oculistica, otorinolaringoiatrica e ortopedica), e l´effettuazione entro 30 giorni, sempre pena il risarcimento, di altre numerose prestazioni diagnostiche nei settori della radiologia scheletrica e diretta d´organo, della radiologia tradizionale e cardiovascolare con contrasto e di ecografia internistica. Tempi massimi di attesa, secondo il nuovo piano, anche per una serie di interventi in regime di ricovero programmato (sempre nel 90% dei casi): 30 giorni per interventi chirurgici sul tumore alla mammella, alla prostata, al colon retto, ginecologici (tumore all´utero), 60 giorni per by pass aortocoronarico e angioplastica coronarica, 90 giorni per endoarteriectomia carotidea e protesi d´anca. I giorni dovranno essere al massimo 30 per una coronografia e 90 per una cararatta in day hospital/day surgery, mentre altri interventi vengono aggiunti all´elenco di quelli che saranno sottoposti a monitoraggio. "La Toscana ha ispirato con molta determinazione il Piano nazionale - spiega l´assessore Enrico Rossi - dopo che eravamo rimasti profondamente insoddisfatti delle indicazioni ministeriali del gennaio 2006, che prevedevano un pacchetto di 100 prestazioni con tempi massimi di 90 giorni. Se il nostro obiettivo è la vera tutela del diritto alla salute tramite interventi tempestivi e appropriati, non ci si puo´ limitare alle prestazioni singole ma bisogna assicurare qualità al complesso dell´intervento e del percorso assistenziale. I risultati veri si ottengono con piani mirati, con la responsabilizzazione dei professionisti e delle Aziende, con un monitoraggio rigoroso e con il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni degli utenti, così come previsto da questo piano. E agendo anche su tutto un insieme di fattori, senza i quali gli sforzi per aumentare l´offerta, cioè il volume delle prestazioni, sono destinati a non raggiungere lo scopo, come le esperienze nazionali ed internazionali hanno ormai dimostrato: il governo della domanda, dato che le prestazioni stanno aumentando in maniera esponenziale e non sempre in modo giustificato, lo sviluppo su scala di area vasta dei Centri unici di prenotazione, una corretta organizzazione della libera professione intramoenia". I piani varati dalle Regioni verranno ora vagliati e validati dal Comitato per i Livelli essenziali di assistenza della Conferenza Stato-regioni. Poi la parola, e soprattutto l´azione, passerà alle Aziende. .  
   
 

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