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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Giugno 2012 |
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FORUM DELLA COMUNICAZIONE 2012 WEB, TV, VALORI DEL SISTEMA PAESE: LA COMUNICAZIONE RIMANE ANCORA UN ELEMENTO ESSENZIALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO. MA I MEDIA PREFERITI DAGLI ITALIANI SEGNANO UN RITORNO ALLA TRADIZIONE
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Roma, 6 giugno 2012 - A margine delle varie sessioni di lavoro del Forum della Comunicazione 2012 di Roma, l’evento annuale più importante in Italia dedicato alla comunicazione pubblica e d’impresa, l’Istituto Piepoli ha presentato i risultati della ricerca “Opinione Pubblica: puntare sull’internazionalizzazione”, svolta per capire il reale livello di percezione nel nostro paese del mondo della comunicazione, e il suo effettivo valore per lo sviluppo e la crescita dell’economia italiana. Il sondaggio d’opinione, effettuato con metodologia C.a.t.i. Su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana, maschi e femmine dai 18 anni in su*, conferma che per la maggior parte degli italiani, la comunicazione riveste il ruolo di chiave strategica per uscire dalla crisi economica: tra questi è il 73% a rispondere in maniera positiva (molto 22%; abbastanza 51%), segnando un più 12% rispetto allo scorso anno. La Pubblica Amministrazione è vista ancora come un terreno poco affidabile e soprattutto poco trasparente. Ma per l’87% degli intervistati basterebbe investire proprio sulla comunicazione per far conoscere in modo capillare e trasparente le iniziative e i servizi per il cittadino. Lo scorso anno la quota di coloro che ritenevano la comunicazione un elemento importante per la reputazione della Pa era il 76%. Tra i vari canali di comunicazione da cui ricevere informazioni di aziende private e/o istituzioni, gli italiani preferiscono ancora la televisione, con una percentuale del 94%. L’anno scorso la percentuale era del 55%. L’aumento si registra su tutte e due le voci, +19% per la pubblicità e +18% per gli approfondimenti televisivi. Il Web a sorpresa scende dal 41% dei consensi al 29%. Si contraggono tutte le voci, soprattutto i blog e i siti istituzionali (-4%) ed email (-4%), ma anche i social network segnano un -2%. Conquista ben 7 punti in più la radio, che passa dal 10% al 17% e diventa il terzo canale preferito dagli intervistati, superando gli Eventi e incontri diretti sul territorio (15%), i cartelloni stradali (7%) e il Direct Marketing (1%). Quando si chiede agli italiani su cosa si ritiene importante investire nella comunicazione, la maggioranza risponde sull’Innovazione (il 54%) e sul Turismo locale per lo sviluppo del territorio nazionale (il 49%). Per il 37% bisogna dare importanza ai valori e alla cultura del sistema Italia, mentre per il 28% al sistema di mobilità in Italia. Infine il 27% ritiene importante puntare sul design e il made in Italy. Come tutti gli anni, gli italiani declinano le parole chiave della comunicazione che secondo loro saranno principalmente adottate nel 2012-2013. E con l’acuirsi della crisi, al primo posto si riconferma il Lavoro con il 55% delle preferenze (+19% rispetto al 2011). Segue proprio la parola Crisi al 28% e Innovazione sale al terzo posto (+5%), con il 20% delle preferenze. Al quinto posto si trova la parola Tecnologia (19%), mentre al quinto si trova la parola Valori, che aumenta di 8 punti passando dal 9 all’11%. La parola Investimenti, che l’anno scorso era seconda con il 27% delle preferenze, scende di ben 10 punti al 17%. Seguono Green Economy (16%), Responsabilità Sociale (14%), Turismo e Comunicazione al 9% e Stili di Vita al 7%. Chiudono la classifica i termini Internazionalizzazione (6%), Nuovi Media e Concorrenza (5%), Design (3%) ed infine Pubblicità via Internet al 2%. “La comunicazione come parola-chiave per cercare di orientarsi in un momento di forte instabilità. Gli italiani sembrano impauriti e tendono ad identificare la comunicazione come sinonimo di trasparenza e diminuzione di distanza tra lo Stato, la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Se da un lato assistiamo a fenomeni di assestamento e repentine oscillazioni dell’opinione pubblica su argomenti di interesse generale (come politica, amministrazione, partiti, caste, sprechi ecc.) dall’altro, per quel che riguarda le parole chiave della comunicazione, registriamo un assestamento e una stabilità rispetto allo scorso anno: Lavoro, crisi e innovazione temi su cui puntare mentre “crollano gli investimenti” forse troppo spesso proposti e sostituiti nell’immaginario collettivo con tasse, sacrifici e depressioni varie… E’ come se l’opinione pubblica fosse “allenata alla crisi” cercando disperatamente di ricostruire uno scenario positivo con le poche forze rimaste” commenta Roberto Baldassari Vice Presidente Esecutivo dell’Istituto Piepoli S.p.a. “I risultati che emergono dal sondaggio d’opinione dell’Istituto Piepoli, confermano la nostra teoria secondo la quale la Comunicazione è e rimane un perno fondamentale sul quale il nostro paese deve puntare per uscire dalla crisi economica. I cittadini italiani, inoltre, dimostrano un’attenzione particolare verso la comunicazione delle amministrazioni pubbliche, segno forse della voglia di sentire le istituzioni vicine e trasparenti nelle loro azioni. I dati che segnano una regressione di internet nelle preferenze per la comunicazione di aziende e istituzioni ci rende ancora più consapevoli del sempre più delicato ruolo del comunicatore. È quindi importante che questo venga svolto da professionisti preparati e professionali, e che il reale valore della Comunicazione venga riconosciuto da quante più imprese e cittadini possibile, e questi sono due tra i principali obiettivi che si pone Comunicazione Italiana, il nostro grande Business Social Network, che da anni raccoglie migliaia tra associazioni e opinion leader operanti nel settore” ha aggiunto Fabrizio Cataldi, Amministratore e Managing Director di Comunicazione Italiana www.Forumcomunicazione.it www.Worldcomforum.com Twitter: #forumcom Facebook: https://www.Facebook.com/events/327024300679984/ |
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