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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2012
 
   
  CILIEGIE PUGLIESI E CALAMITÀ NATURALI: IL PSR IMPEDISCE COPERTURE

 
   
  “Fondi comunitari residui per il credito di imposta o per incentivare il pagamento delle assicurazioni? Proposta erronea, perché parte da due presupposti sbagliati”. L’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno fa chiarezza riguardo alle dichiarazioni del consigliere regionale Michele Boccardi pubblicate dalla stampa di ieri, in occasione della cronaca della degustazione a Montecitorio della ciliegia Ferrovia, una delle eccellenze produttive della Puglia particolarmente esposta al rischio derivante da calamità naturali. “Il primo presupposto errato è che ci siano fondi del Programma di Sviluppo Rurale non utilizzati – sottolinea l’assessore Stefàno -. È utile ricordare, infatti, che il Psr ad oggi ha materialmente speso il 42% delle risorse complessive, in linea con la media nazionale e rispettando pienamente il ruolino di marcia assegnato dalla regolamentazione comunitaria. Dal 2008 ad oggi, nonostante le grandi difficoltà di avvio, la Puglia non solo non ha perso un centesimo, ma ha superato, al 31 dicembre 2011, l’obiettivo di spesa di oltre 37 milioni. Dico di più: la Regione ha di fatto impegnato quasi tutte le risorse disponibili, in risposta ad una numerosa e diffusa progettualità del sistema produttivo regionale. Una spinta che non pare fermarsi, visto il grande fermento per il recentissimo bando che ha messo a disposizione ulteriori 40 milioni per investimenti nelle aziende agricole”. “Ma – prosegue Stefàno - , e siamo al secondo presupposto sbagliato, se pure ci fossero le risorse cui fa riferimento il consigliere Boccardi, non si sarebbero potute utilizzare ai fini indicati poiché vincolate dalla regolamentazione comunitaria a quanto espressamente previsto nel Psr. Abbiamo contezza del problema sollevato, che si ripresenta ogni anno, tant’è che stiamo sviluppando un approfondimento politico e tecnico affinché nella Politica Agricola Comunitaria 2014-2020 lo strumento della gestione del rischio – fondamentale per la tenuta delle nostre imprese in condizioni di mercato molto mutevoli – possa essere definito e utilizzato in maniera efficace”.  
   
 

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