SNELLIRE LA DISCIPLINA DELLE SUCCESSIONI TRANSFRONTALIERE: DIVENTA LEGGE IL PROGETTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 11 giugno 2012 - Il Consiglio dei ministri della Giustizia dell’Ue ha approvato il 7 giugno in via definitiva la proposta della Commissione di semplificare la disciplina delle successioni internazionali. Le proposte della Commissione europea alleggeriranno gli oneri legali in caso di decesso di un familiare proprietario di beni in un altro Stato membro. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue – che dovrebbe avvenire nel giro di qualche settimana – gli Stati membri avranno 3 anni per conformare la legislazione nazionale in modo che le nuove norme dell’Ue in materia di successione producano i loro effetti. “Circa 12,3 milioni di Europei vivono in un altro Stato membro e ogni anno nell’Ue si aprono circa 450 000 successioni internazionali, per un valore di oltre 120 miliardi di euro. La diversità delle regole che nei 27 Stati membri dell’Ue attualmente disciplinano la competenza giurisdizionale e la legge applicabile creano problemi di natura giuridica per le famiglie in lutto” ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria europea per la Giustizia. “L’odierna approvazione delle nuove norme europee da parte del Consiglio apporterà certezza del diritto per le migliaia di famiglie coinvolte nelle successioni internazionali.” Con la decisione odierna si potrà giungere alla semplificazione della disciplina delle successioni internazionali, che prevede un unico criterio per determinare la competenza giurisdizionale e la legge applicabile a una successione transfrontaliera: la residenza abituale del defunto. Si permetterà inoltre ai cittadini di pianificare la successione in anticipo, in un quadro giuridico totalmente chiaro. L’approvazione apre inoltre la strada all’introduzione del certificato successorio europeo, che permetterà di far valere la qualità di erede o di amministratore testamentario in tutta l’Unione senza bisogno di ulteriori adempimenti. Il certificato migliorerà notevolmente la situazione attuale, in cui può essere molto difficile far valere i propri diritti, accelerando i procedimenti e riducendone i costi.