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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Giugno 2012
 
   
  LA PUGLIA CHE CAMBIA: ASSEMBLEA NAZIONALE CALZATURIERO PER SPIEGARE

 
   
  Bari, 11 giugno 2012 - Cambia il distretto del calzaturiero in Puglia. Si adegua alle richieste del mercato, alle necessità di garantire sempre più la sicurezza sul lavoro, ma anche a quella domanda sempre più attenta ad un’innovazione in grado di ben coniugare costo e qualità. Di questa realtà tutta pugliese ha raccontato il 7 giugno a Milano, presso Palazzo Clerici, la vicepresidente della Regione, Loredana Capone, intervenendo alla Tavola Rotonda nell’ambito dell’ Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani -Anci. Con Loredana Capone, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni; il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ed il Capo Dipartimento dello Sviluppo e Internazionalizzazione del Ministero per lo Sviluppi Economico, Giuseppe Tripoli. “ Anche in un periodo di crisi qual è l’attuale- ha detto Loredana Capone- il manifatturiero distrettuale riesce a migliorare le sue esportazioni perché trae la sua forza strutturale da una naturale simbiosi dell’assetto produttivo con un sistema infrastrutturale, legato al territorio, consolidato nel tempo, che in un continuo adattamento al contesto globale affronta quotidianamente ne affronta quotidianamente il cambiamento”. La Vicepresidente ha poi tracciato con puntualità la caratteristiche dei diversi distretti calzaturieri pugliesi. Casarano, dove sono presenti circa 250 imprese che occupano 6900 addetti alla produzione e che esporta il 50% del fatturato(media annua, circa 600 milioni di euro). “ Qui- ha spiegato la Capone- il contesto è caratterizzato dalla presenza di piccole e piccolissime imprese, che spesso coincidono con il nucleo familiare. Si producono calzature in pelle e tradizionali da uomo. L’85% della produzione è costituita dalla cosiddette calzature da passeggio, con una piccola quota anche per i sandali e le scarpe da ballo.” Quindi la Vicepresidente è passata ad illustrare il distretto Nord barese Ofantino. “Considerata l’elevata specializzazione del distretto di Barletta nella realizzazione di calzature sportive e per il tempo libero, il particolare tipo di lavorazione (che prevede un largo uso di plastica e tela) ha permesso una tipologia di sviluppo a ‘lavorazione decentrata sul territorio’, con un alto numero di piccole imprese terziste produttrici di parti di componenti ,sia di tipo industriale che artigianale. “ Il polo di Barletta- ha detto ancora Loredana Capone- è caratterizzato dalla produzione di calzature antinfortunistiche e casual. Nella metà degli anni 99’, infatti, si è verificato un sensibile mutamento de della produzione: importanti aziende hanno riconvertito la propria produzione passando nel settore dell’antifortunistica e facendo diventare Barletta la più rilevante area italiana di calzature di sicurezza. Si tratta quasi del 50% del polo barlettano e questo evidenzia investimenti significativi sulla qualità dei prodotti, con certificazioni e marchi. Le prospettive sono quindi tutte legate all’aumento dell’attività di ricerca e di progettazione sia stilistica che tecnica e la capacità di diversificare il prodotto, pur nell’ambito dello stesso campo( guardando, ad esempio, ai guanti ed agli abiti da lavoro). Assistiamo sempre più ad una progressiva riduzione delle produzioni di fascia più bassa ed alla tendenza a passare dalla produzione ‘in programmato’ a quella del pronto moda. Assortimento, tempi di consegna e flessibilità produttiva sostituiscono i principali fattori competitivi” La vice presidente si è poi soffermata sull’attività di sostegno regionale, illustrando il contributo significativo della Regione Puglia, grazie ai Programmi Integratiti di Agevolazione, i P.i.a; e gli aiuti agli investimenti delle micro e piccole imprese, nell’ambito dell’asse Vi del P.o. 2007-2013. Questo strumento facilita, favorendo l’accesso al credito, lo sviluppo delle attività economiche delle micro e piccole imprese. Un riferimento Loredana Capone, lo ha fatto anche alla nascita del distretto Moda Puglia, “espressione della volontà delle imprese e delle Associazioni- ha detto- per individuare insieme un sistema di azioni tese a sostenere i modelli organizzativi delle imprese,Creare e promuovere una rete tra i poli produttivi della moda e servizi di competitività regionale; sostenere gli investimenti innovativi integrati delle imprese, la loro internazionalizzazione e la formazione di addetti del settore”.  
   
 

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