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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Giugno 2012
 
   
  FVG, ISTRUZIONE: SCUOLA ESSENZIALE PER TRASMISSIONE IDENTITÀ

 
   
   Resia, 11 giugno 2012 - Il ruolo della scuola per la trasmissione e il mantenimento dell´identità, delle radici, delle tradizioni, della storia delle comunità, è stato messo in evidenza il 7 giugno dall´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenuto a Resia all´intitolazione delle aule del polo scolastico di quel Comune dedicato ad Arturo Zardini, che raggruppa la scuola primaria e la secondaria di primo grado. Una cerimonia semplice, ancorché gioiosa, che ha coinciso con la chiusura dell´anno scolastico. Ma che, come ha sostenuto Molinaro, si è rivelata di altissimo significato. In quanto, è stata volta a mantenere raccordato il pur sottile filo della memoria della vita di vallata, tramandando nelle giovani generazioni il ricordo di personaggi locali, alcuni nel contempo anche di fama internazionale, tramite i nomi attraverso i quali saranno ora chiamate le aule scolastiche. Nel portare il saluto della Regione all´evento, in particolare alle scolaresche - presente il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, soffermatosi sull´identità di un popolo e sulle peculiarità etniche e linguistiche del Friuli - Molinaro ha affermato che l´iniziativa rappresenta un chiaro investimento per il futuro della comunità locale. Una scelta, quella dell´intitolazione delle aule, che può essere presa a esempio anche da altre realtà e da altre istituzioni scolastiche, per rafforzare e affermare il significato di identità tra i ragazzi. Identità, ha detto, che a Resia, ove la comunità locale parla una lingua di origine slava, riveste un significato particolare. Si tratta di un´iniziativa, ha soggiunto Molinaro, che crea nell´immaginario dei giovani un ponte ideale tra i protagonisti della vita resiana di ieri, e la comunità locale. Le aule sono ora dedicate a personaggi delle istituzioni locali, come i sindaci. Ma anche, e in particolare, alla donna resiana, che nei secoli ha trasmesso nei più piccini le carature della parlata e delle tradizioni locali; alle figure emblematiche della comunità locale; alle maestre e ai maestri; ad Antonio Pagnutti, pievano che avviò la costruzione della scuola professionale; ai cantori e suonatori resiani, i quali attraverso i particolari strumenti ´zitira´ e ´bunkula´ hanno diffuso le melodie tradizionali. Ma anche agli emigranti resiani sparsi nel mondo. Altre aule sono intitolate a Ella von Schultz Adaïewsky, che a Resia trascrisse e catalogò 27 arie di danza e musica resiana, a Jan Baudouin de Courtenay, linguista polacco che raccolse importanti materiali sulla parlata locale pubblicati presso l´Accademia imperiale delle scienze di San Pietroburgo, a imprenditori dell´economia valligiana, come Luigi Pugnetti, e allo scultore cinquecentesco Giacomo Martini. Esponenti, ha commentato Molinaro, di una realtà, quella resiana, vista attraverso le sue carature istituzionali, umane, della cultura, dell´associazionismo, dell´impresa, catalogando, mediante l´intitolazione delle aule, la vita della comunità resiana nel secolo scorso e che dimostrano le potenzialità della scuola per la valorizzazione dell´identità. Hanno partecipato, tra gli altri, alla cerimonia, introdotta dal sindaco di Resia, Sergio Chinese, l´assessore comunale, Cristina Buttolo, e i dirigenti scolastici, Pasquariello e Bernardis.  
   
 

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