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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2012
 
   
  TIRRENIA, CAPPELLACCI: DIRITTI DEI SARDI NON NEGOZIABILI, NESSUNO PENSI DI GENERARE NUOVO MOSTRO MARINO E GIURIDICO

 
   
  Cagliari, 12 Giugno 2012 - "I diritti dei Sardi non sono negoziabili". Così il presidente Ugo Cappellacci commenta le dichiarazioni del Sottosegretario del Ministero dei Trasporti, Guido Improta, in merito all’operazione Tirrenia - Cin. "É vero - aggiunge il presidente della Regione - che il sottosegretario Improta ha caldeggiato l´ingresso della Regione Sardegna nel capitale sociale di Cin, ma è altrettanto vero che la Regione non ha accettato questa ipotesi con argomenti chiari e risoluti. Fin da subito - evidenzia il presidente - abbiamo posto una pregiudiziale: il pieno riconoscimento alla Sardegna della primaria competenza in materia di trasporto marittimo ai sensi dello Statuto di Autonomia". "La Sardegna - osserva Cappellacci - continua a rivendicare chiarezza e percorsi politico - istituzionali che risolvano una volta per tutte la questione, assicurando alla Regione un ruolo centrale nella programmazione e controllo della politica dei trasporti da e per la Sardegna. Poiché la pregiudiziale non è stata soddisfatta, la proposta del Governo è stata rispedita al mittente. Peraltro, le cronache degli ultimi anni, i nostri ricorsi in sede nazionale ed europea, l’azione della flotta sarda avrebbero dovuto già far capire che su questi principi da parte nostra non vi può essere nessuna accondiscendenza o arrendevolezza”. "Abbiamo sempre considerato la Tirrenia - prosegue il presidente della Regione - un "mostro’" marittimo e giuridico e non potremmo certo tollerare che dalle sue ceneri nasca un altro "mostro". Per questo qualsiasi azione tendente a perpetuare la logica del sistema Tirrenia non solo non potrà vedere alcuna adesione da parte nostra, ma vedrà la nostra opposizione ferma e determinata. La Sardegna contrasterà in ogni sede la conclusione della procedura di cessione della compagnia alla Cin e rilancia con forza la richiesta al Governo per la definizione urgente dell’accordo istituzionale volto a definire la questione delle competenze in materia di continuità territoriale marittima. I Sardi hanno lo stesso diritto a circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale dei loro concittadini italiani della Penisola. La nostra battaglia - conclude Cappellacci – continuerà fino a quando questo principio non avrà piena effettività".  
   
 

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