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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Giugno 2012
 
   
  VENEZIA (SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO): VENETO FESTIVAL 2012 (42° FESTIVAL INTERNAZIONALE G. TARTINI) - “I SOLISTI VENETI” DIRETTI DA CLAUDIO SCIMONE CON LA PARTECIPAZIONE DI UTO UGHI, VIOLINO - MUSICA E COLORE - SABATO 16 GIUGNO 2012, ORE 21

 
   
  Programma: G. Gabrieli (nel 400.Mo anniversario della morte) – Cantion Septimi Toni Mendelssohn – Allegro con fuoco dall´Ottetto per archi op. 20 Vivaldi – Concerto in do maggiore Rv 558 per due violini “in tromba marina”, due flauti, due mandolini, due salmoè, due tiorbe, violoncello e orchestra Beethoven – Due Romanze per violino e orchestra op. 40 e op. 50 Mozart – Concerto in la maggiore K 219 per violino e orchestra (con l´Adagio K 261)  --- “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone ed il più famoso violinista italiano, Uto Ughi, sono i protagonisti d´eccezione dell´imperdibile evento di arte e cultura che avrà luogo Sabato 16 giugno 2012 alle ore 21 a Venezia nell´antica Scuola Grande Di San Rocco Lo straordinario concerto, organizzato con il sostegno della Banca Popolare Friuladria - Crédit Agricole e in collaborazione con la Scuola Grande Di San Rocco, con la Regione Del Veneto e con il Comune Di Venezia, rappresenta uno degli appuntamenti di maggior spicco dell´intero “Veneto Festival 2012” (42° Festival Internazionale G. Tartini) e presenterà un programma esclusivo dal titolo Musica E Colore. Proprio il colore infatti, colore timbrico, musicale, in suggestivo, profondo e significativo dialogo con le splendide tele pittoriche che la Scuola Grande di San Rocco custodisce da secoli, conduce e collega i capolavori musicali del programma della serata, al cui centro brilla il Concerto in do maggiore Rv 558 di Antonio Vivaldi: l´esempio più stupefacente della straordinaria sensibilità del Prete Rosso per il colore strumentale. Ben dieci strumenti solisti, ognuno con il proprio timbro caratteristico ed inconfondibile, mescolati da Vivaldi come i colori sulla tavolozza, ora utilizzati in assolo, ora in coppia, ora diversamente combinati come più la fantasia suggerisce, alla costante ricerca di sempre nuove tonalità timbriche, di sempre mutevoli sfumature, di sempre diverse atmosfere sonore, si alternano nei tre movimenti di questo fenomenale concerto. Uno sfarzo cromatico inequivocabilmente barocco, in eloquente dialogo con il monocromatismo (la tinta unita, verrebbe da dire!) dell´Ottetto per archi op. 20 di Mendelssohn, del quali i bravi “Solisti” di Claudio Scimone eseguiranno il primo movimento: quell´Allegro con fuoco che da sempre rappresenta uno dei vertici compositivi del primo Romanticismo. Come vertice ineguagliato del Romanticismo sono le due Romanze per violino e orchestra op. 40 e 50 di Ludwig van Beethoven, la cui interpretazione sarà affidata alla suggestiva e sempre ispirata arcata di Uto Ughi. Concluderà l´importante serata una pagina mozartiana: il Concerto in la maggiore K 219 per violino e orchestra, che sarà eseguito con l´Adagio K 261. Una rarità esecutiva, sotto un certo profilo, con una più che giustificata ragione storica, però. Mozart infatti scrisse il concerto K 219 nel 1775, ed un solo anno dopo, nel 1776, ne sostituì l´Adagio centrale (in verità già piuttosto ben riuscito) con un nuovo Adagio infinitamente più bello, esattamente il K 261, e ciò in occasione di un´esecuzione da parte del violinista Brunetti, che era allora l´apprezzatissimo (anche da Mozart!) primo violino dell´Orchestra della Cappella Musicale di Salisburgo. Bellezza su bellezza, quindi, Mozart che perfeziona sè stesso, presentato a Venezia nell´interpretazione di Uto Ughi, de “I Solisti Veneti”, di Claudio Scimone, per chiudere gioiosamente, nel segno di quella spontanea e contagiosa gioia di fare musica che da sempre contraddistingue questi grandi artisti, l´eccezionale serata veneziana del 16 giugno, che – ultimo ma tutt´altro che secondario dettaglio – è previsto si apra con uno speciale omaggio a Venezia, o meglio ad uno dei suoi più grandi compositori: Giovanni Gabrieli, del quale per il corrente quattrocentesimo anniversario della morte sarà eseguita la Cantion Septimi Toni. Il “Veneto Festival” giunto alla sua quarantaduesima edizione – un felice traguardo! - conferma anche quest´anno la propria vocazione all’esaltazione e alla diffusione del ricchissimo patrimonio musicale di tutti i tempi. Ricco di un calendario esteso da maggio ad agosto il Veneto Festival anche quest´anno come ogni anno presenterà al pubblico un vasto e multiforme programma di concerti itinerando nei luoghi artisticamente più interessanti del Veneto e non solo. Le numerose manifestazioni del Festival saranno arricchite dalla presenza di artisti di fama internazionale appositamente invitati per conferire ampiezza e splendore ad una serie di appuntamenti già di per sé eccezionale e per confermare la fama di un Festival che, per valore culturale e artistico, rientra fra i più prestigiosi e qualificati Festival Internazionali d’Europa. Ingresso – Per informazioni rivolgersi a Venezia presso Uffici I.a.t. (San Marco - tel. 041 5298740, Piazzale Roma - tel. 041 5298711, Stazione Ferroviaria – tel. 041 5298790); a Mestre-venezia presso Casa del Disco (Piazzetta Vecchia, 2 - tel. 041 957495); a Treviso presso Mezzoforte (Via Pascoli, 11- tel. 0422 540365); a Conegliano presso Libreria Quartiere Latino (Via Xi Febbraio, 34 - tel. 0438 411989) e Libreria Canova (Via Cavour, 6 - tel. 0438 22680) e a Padova presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 049 8751166), Musica Musica (Galleria Altinate, 20/22 - tel. 049 8761545) e Ente Veneto Festival (Piazzale Pontecorvo 4/A - tel. 049 666128)  
   
 

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