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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Giugno 2012 |
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FORUM DELLA COMUNICAZIONE 2012: I NUMERI E I CONTENUTI DELLA QUINTA EDIZIONE
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Roma, 11 giugno 2012 – Circa 1600 partecipanti; 71 partner ufficiali tra istituzioni pubbliche e aziende private, associazioni, media (nazionali ed internazionali); 138 relatori tra opinion leader italiani ed esteri, imprenditori, top manager e giornalisti; oltre 28 sessioni di lavoro tra keynote, workshop, dibattiti, e sessioni plenarie, oltre 50 incontri di “Business Matching”. Questi i principali numeri del Forum della Comunicazione 2012, la quinta edizione dell’evento italiano più importante nel campo della comunicazione pubblica e istituzionale. Organizzato da Comunicazione Italiana, il primo Business Social Media in Italia che unisce 20 associazioni di categoria e oltre 51.000 top manager e professionisti della comunicazione, il Forum 2012 ha evidenziato come la comunicazione e internazionalizzazione sono tra i driver principali per l’economia, aprendo i lavori con un focus sulla Reputation Economy e chiudendo con il tema dell’Internet of Things. Significativi i risultati dell’ultimo sondaggio d’opinione, dal titolo “Opinione Pubblica: puntare sull’internazionalizzazione”, effettuato proprio per l’occasione dall’Istituto Piepoli. La ricerca dell’Istituto ha confermato che il 73% degli italiani ritiene che la comunicazione sia una chiave strategica utile ad uscire dalla crisi economica, mentre l’87%, pensa che debbano aumentare gli investimenti nel settore evidenziando la necessità da parte delle istituzioni e Pa di diventare più trasparenti e vicine ai cittadini. Scorrendo i dati della ricerca, a sorpresa la Tv riceve un consenso grandissimo, il 97%, come canale ideale da cui ricevere informazioni su aziende ed istituzioni pubbliche. Il Web invece subisce una battuta d’arresto scendendo al 29% dei consensi, mentre la Radio riacquista punti, salendo al terzo posto (con il 17%) tra i canali scelti dagli italiani. Interessante anche la classifica sulle parole che secondo gli italiani si sentiranno maggiormente, che rileva meglio di altro la complessa situazione mondiale e locale. Se al primo posto si trova ancora il lavoro, al secondo compare proprio la parola crisi. Tra le varie sessioni parallele di approfondimento, ha riscosso moltissimo interesse il workshop dedicato ai rapporti tra Italia e Cina, dove hanno partecipato l’Ambasciatore Plenipotenziario dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e il Presidente della Fondazione Italia – Cina, Cesare Romiti, che ha commentato “La Fondazione Italia Cina, nel suo rappresentare le istituzioni, le aziende italiane che hanno attività in Cina e le imprese cinesi che hanno investito in Italia, ha da sempre destinato grande attenzione a comunicare la valenza e l’importanza degli scambi economici e culturali con la Cina, tramite eventi che per esempio rimarcano le storie di successo italiane in Cina e cinesi in Italia. La Fondazione inoltre dà poi un importante sostegno alle imprese cinesi all’atto del loro ingresso in Italia nel comunicare al meglio alle istituzioni, al mondo imprenditoriale e ai consumatori i loro valori, le loro necessità ed i loro prodotti e servizi. Nel corso degli anni, l’atteggiamento dell’opinione pubblica italiana nei confronti della Cina e delle sue imprese è cambiato radicalmente anche grazie all’importante attività di sensibilizzazione messa in atto dalla nostra Fondazione”. Altri temi portanti del Forum della Comunicazione 2012 sono stati: i trend nel settore turistico; i rapporti tra editore e prosumer nell’era social; il recruiting advertising e internal communications per scoprire nuovi talenti; la Corporate Social Responsability e Green Economy; il Design e Marketing esperienziale. Spazio è stato dedicato anche al crowdsourcing e alle strategie per la comunicazione pubblica, dove è intervenuta Barbara Montepilli, Responsabile Comunicazione di Postemobile, che ha detto “Essere invitati su tema così particolare come quello del “crowdsourcing” in un evento così importante per noi è anche un elemento di prestigio. Perché significa cogliere una modalità diversa di fare comunicazione. Per me – ha aggiunto - chiedere ai miei potenziali consumatori come rappresenterebbero la mia marca, come racconterebbero la mia comunicazione, e tra queste scegliere la creatività migliore è un´occasione eccezionale. Innanzitutto perché è un modo per ascoltare direttamente il mio consumatore e non immaginarmi come rappresenterebbe la mia marca e poi è un’opportunità di accedere a prezzi decisamente più accessibili per un’azienda come la nostra a un linguaggio particolare, avere un materiale fortemente innovativo da restituire in rete e con il quale andare anche in campagna tradizionale". Spostandosi verso gli scenari internazionali è intervenuto anche Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, capo ufficio di Promozione e Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione del Sistema economico italiano del Ministero degli Esteri che così ha commentato l’attività dell’istituzione a servizio delle imprese: “Le imprese hanno bisogno spesso di un cappello istituzionale, di qualcuno che le orienti e le sostenga e il ministero lavora attraverso iniziative che potremmo definire di diplomazia economica. Il Ministero è un gestore di rete, abbiamo 400 uffici in tutto il mondo che riescono a veicolare informazioni di primissima mano che non sono presenti nelle banche dati o che non sono accessibili in altri modi. Queste informazioni noi oggi con degli strumenti informatici moderni riusciamo e veicolarle alle imprese in tempo reale´´. Il turismo è sicuramente una delle tematiche principali per l’internazionalizzazione, per questo era presente anche Paolo Rubini, direttore generale di Enit, l’Ente Nazionale del Turismo: “Enit è lo strumento con cui comunichiamo nel mondo il turismo dall’Italia e quindi è un po´ per noi una palestra, un po´ una scuola, un’aula dove possiamo spiegare quello che stiamo facendo´´. Sull’importanza della reputazione delle imprese che offrono turismo è intervenuta anche Francesca Benati, amministratore delegato di Lastminute.com: “è vero che noi viviamo online, però è anche vero che noi gestiamo un brand, e un brand va comunicato, se non con i mezzi classici, comunque un brand per vivere e continuare a fidelizzare clienti deve avere una reputazione e un contorno che è importante conoscere e gestire” Una sessione molto interessante è stata anche il talk show su “Event Industry: strategie on e off line per spettacolarizzare il brand”, in cui è intervenuto anche Antonio Allegra, Direttore Mercato Italia Panini, il quale ha detto: “Gli eventi e le attività sul territorio rivolte ai consumatori sono una leva strategica sempre più importante nel marketing mix Panini e a loro volta divengono oggetto di attività di comunicazione dedicata sia on e off-line, con i social network virtuali che vanno a supportare quel social network “fisico” generato dal collezionare figurine.” Oltre 60 tra imprese ed istituzioni hanno partecipato al workshop “Tecnologie digitali ed industria creativa per il Cultural Heritage. I centri di eccellenza del Lazio e la replicabilità del modello Lazio Futouring”, organizzato da Sviluppo Lazio e Filas. Ai lavori ha partecipato una delegazione malese composta da agenzie governative di sviluppo e di audiovisivo e imprese specializzate nel digitale. Nel pomeriggio si sono svolti 54 incontri B2b tra 15 aziende laziali e operatori malesi. Per il direttore generale di Sviluppo Lazio Stefano Turi, l’incontro con la delegazione della Malesia “è stata un’ottima occasione di confronto e scambio con i rappresentanti di una delle realtà più vivaci e interessanti del panorama economico globale”. La Plenaria di chiusura è stata dedicata quest’anno all’internet delle cose, “The internet of things: engage in a digital connected world”, in cui si è discusso di geo-localizzazione, Smart City, e importanza dei dispositivi mobili nell’aiutare la vita dei cittadini moderni. Hanno portato il loro contributo importanti manager del settore tecnologico e i massimi esperti italiani del settore della comunicazione e del digitale. In particolare Sergio Tonfi, Corporate Marketing & Communication Manager Philips, ha così dichiarato: “Viviamo trasformazioni epocali della società che stanno modificando in profondità le nostre modalità di relazione e la comunicazione ha visto trasformati i paradigmi su cui avevamo costruito decenni di esperienze. Oggi sono necessarie competenze nuove e conoscenze specialistiche per poter rendere efficace l’uso del web e dei social media, altrimenti ci troveremo a replicare modelli vecchi su piattaforme nuove. In Philips abbiamo posto il digitale al centro di tutte le strategie di engagement coi clienti e i consumatori, sperimentando soluzioni innovative (come per il progetto Led Your City) e misurando attentamente i risultati ottenuti”. Anche quest’anno era presente Rim, con il Managing Director Alberto Acito: “Abbiamo partecipato quest´anno alla tavola rotonda in chiusura sull´´internet delle cose´ - ha detto - sottolineando come gli smartphone siano probabilmente lo strumento più eclettico nel nuovo mondo degli oggetti connessi”. Ha partecipato alla plenaria di chiusura anche Simona Zanette, Presidente di Iab Italia, che, parlando di nuove tecnologie digitali a servizio delle città, ha commentato: “Le Smart City aprono la strada alla diffusione della tecnologia su ampia scala e alla digitalizzazione della popolazione a livello nazionale e globale, prefigurando uno scenario in cui gli utenti finali saranno sempre più connessi, mobili e protagonisti attivi della società in tempo reale. Questa evoluzione nelle abitudini dei consumatori, evidenziata peraltro negli scorsi giorni dallo studio di Iab Mediascope Europe, porterà necessariamente a uno spostamento degli investimenti nella comunicazione, che dovranno sempre più dirigersi verso le piattaforme digitali semplicemente perché saranno quelle attraverso le quali sarà più facile raggiungere l’utente rispetto. E’ un normale processo evolutivo dei media e come indicano i numeri - secondo l’annuale rapporto Adex, il mercato dell’advertising online in Europa che nel 2011 ha superato i 20 miliardi nonostante la crisi - sta andando già in quella direzione.” “L’etereogeneità degli argomenti trattati e il respiro internazionale che abbiamo voluto dare alla manifestazione confermano al Forum della Comunicazione il ruolo di principale evento italiano nel campo della comunicazione. A rafforzare la reputazione del Forum è stato anche il grandissimo numero di relatori e ospiti che hanno partecipato o assistito alle varie sessioni della manifestazione, le vere anime per il successo dell’iniziativa. Anche per l’edizione 2012, abbiamo avuto l’onore di ospitare manager e opinion leader di assoluto spessore e carisma, che hanno potuto offrire alla numerosa platea in sala un quadro a 360 gradi sullo scenario della comunicazione in Italia, sia nel pubblico che nel privato. E con questi numeri siamo ancora più consapevoli dell’importanza che rivestiamo nel panorama internazionale e questo ci sprona a lavorare sempre di più e meglio per essere punto di convergenza tra le varie realtà che compongono il vastissimo campo della comunicazione, per dare un indirizzo chiaro e strumenti all’avanguardia per capire il mondo che ci circonda” ha affermato Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione Italiana, alla chiusura dei lavori del Forum della Comunicazione 2011. Per maggiori informazioni sul Forum della Comunicazione 2012 www.Forumcomunicazione.it |
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