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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2012
 
   
  PESTE SUINA, SARDEGNA FIRMA DECRETO ATTUATIVO DEL PIANO DI ERADICAZIONE

 
   
  Cagliari - Via libera al decreto attuativo del piano di eradicazione della peste suina africana per il 2012. Il provvedimento è stato firmato nei giorni scorsi dall’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, e prevede numerose azioni in ambito sanitario ma non solo che dovranno essere applicate, oltre che agli animali (suini e cinghiali) negli allevamenti suinicoli, negli stabilimenti che producono carni e insaccati. Gli obiettivi principali del Piano, già presentato approvato nei mesi scorsi anche dalla Commissione europea, sono la tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extraregionale, compreso quello selvatico, e la promozione del commercio di carni suine e dei loro derivati, garantendo allo stesso tempo che sia evitata la diffusione del virus. Il Piano può contare su 510 mila euro di fondi regionali ai quali concorreranno risorse finanziarie dell’Unione europea per un massimo di 100mila euro. "Questo decreto – spiega l’assessore De Francisci – mette in atto tutte quelle misure in campo sanitario previste dal Piano già esposto a Bruxelles ed è un’ulteriore tappa, dopo il recente protocollo d’intesa con le associazioni agricole e il decreto urgente del presidente della Regione, nel percorso che la Sardegna sta portando avanti per debellare la peste dal territorio isolano. Confidiamo soprattutto nella collaborazione anche del comparto e in primis degli allevatori, da cui dipende la riuscita del Piano". All´attuazione del piano concorrono il Servizio prevenzione dell´assessorato della Sanità, i sindaci, i direttori generali e i servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, l´Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione, gli allevatori e i cacciatori. Tra le misure previste nel decreto, l’anagrafe dei capi suini presenti negli allevamenti sardi, un piano di monitoraggio con controlli sanitari e sierologici, i progetti pilota per regolarizzare gli allevamenti clandestini e per favorire il semibrado all’interno di terreni recintati, l’istituzione di zone di protezione e sorveglianza epidemiologica estesa ai suini selvatici, un inasprimento delle sanzioni in caso di suini infetti e non abbattuti e per ogni altra violazione delle norme in materia di lotta alla peste.  
   
 

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