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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2012
 
   
  FVG, SANITÀ: TONDO, NESSUN BUCO NEI CONTI REGIONALI

 
   
  Trieste, 13 giugno 2012 - "Grossolani errori", "analisi superficiali e palesemente sbagliate". È questa la replica della Regione alle dichiarazioni della segreteria regionale della Cgil Funzione pubblica, che ha divulgato dati su un presunto "buco" nella Sanità regionale nei prossimi esercizi, basandosi su un documento ufficiale presentato in un convegno nel luglio del 2011 e intitolato "Bilancio del primo triennio di legislatura e prospettive del Servizio Sanitario Regionale". Tutto nasce da un duplice equivoco, come precisano gli uffici della direzione regionale Salute e Politiche sociali: il fabbisogno stimato è definito impropriamente buco e il calcolo, nello stesso tempo, è del tutto sbagliato. In sostanza gli incrementi sono considerati annuali, e quindi erroneamente sommati fra di loro. Si tratta invece di stime sul fabbisogno, rispetto all´anno base che è il 2011. Il fabbisogno stimato della Sanità del Friuli Venezia Giulia, in sostanza, è in linea con la tendenza nazionale e dipende da una serie di fattori dei quali "sarebbe irresponsabile non tener conto": evoluzione socio-demografica ed epidemiologica, innovazione tecnologica, inflazione, rinnovi contrattuali, professionalità richieste. "La Regione - precisa il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, che ha la delega su Salute e Politiche sociali - si è mossa per tempo in una azione di governo del sistema garantendo l´equilibrio economico complessivo, pur mantenendo livelli di assistenza elevati e tra i migliori d´Italia". Lo confermano i dati (dati ancora in fase di consolidamento) del 2011, che dovrebbe chiudersi con un risultato positivo di 22,5 milioni (pari a circa l´1 per cento del Fondo sanitario regionale), mentre tutte le analisi e le cifre a oggi disponibili indicano un 2012 in sostanziale equilibrio. E anche per il 2013 si può stimare un fabbisogno più contenuto rispetto a quanto stimato precedentemente. "È ovvio però - aggiunge Tondo - che la sostenibilità della spesa sociosanitaria rappresenta un tema ineludibile, da inquadrare in un´ottica di medio-lungo periodo. Proprio in questa logica si colloca il percorso avviato per la riforma che non deve essere finalizzato prioritariamente al taglio della spesa, senza tuttavia sottovalutarne la portata". "L´obiettivo - prosegue il presidente - deve invece concentrarsi sia sull´architettura istituzionale, sia su un recupero di efficienza dei sistemi organizzativi e degli apparati, per incidere in parole povere sulla burocrazia per salvaguardare i servizi ai cittadini e la loro qualità". "Agire per tempo su tali leve - conclude Tondo - è una pre-condizione per mettere responsabilmente in sicurezza la sanità. Fare del facile terrorismo sulle cifre, peraltro sbagliate, non è il modo migliore per rendere consapevoli i cittadini delle sfide che tutta la comunità regionale ha di fronte nel campo della Sanità".  
   
 

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