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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Giugno 2012 |
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MILANIN MILANON PROSA, POESIA E CANZONI A CURA DI FILIPPO CRIVELLI TEATRI DI VILLA CLERICI DAL 26 AL 29 GIUGNO 2012 ORE 21.00
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Milano, 13 giugno 2012 - Milanin Milanon, titolo diventato in seguito leggendario, compie 50 anni. Il debutto avvenne allo storico Teatro Gerolamo il 14 dicembre 1962 e la locandina spiegava con un sottotitolo l’idea dello spettacolo - Ritratto di una città dal 1850 ai giorni nostri attraverso le sue canzoni e le sue poesie - I primi indimenticabili interpreti furono Milly Tino Carraro, Anna Nogara, Sandra Mantovani, Enzo Jannacci. Da allora lo spettacolo venne ripreso più volte nei Giardini di Villa Comunale di via Palestro, nel Parco di Villa Litta ad Affori e, negli Anni Novanta, nei Cortili del Castello Sforzesco. Molti attori di Milano si avvicendarono nel corso delle tante riprese, ed in questo Cinquantenario tanti attori di allora e di oggi, giovani meno giovani e giovanissimi ma tutti rigorosamente di Milano, riproporranno questo grande Ritratto, attingendo alle più diverse e mille espressioni della Lombardia nella letteratura, nel canto, nell´allegria e nella nostalgia. Roberto Brivio - Quanti repechage ho fatto nella mia vita artistica lunga ormai 53 anni? Tutte le cose che mi hanno interessato e appassionato prima e dopo questo mestiere tra i più difficili e i più belli del mondo. A partire da una versione de I Quattro Moschettieri di Nizza e Morbelli, con l’impiego di Nunzio Filogamo nella parte di Aramis, suo cavallo di battaglia negli anni ‘35/’38, messo in scena al Refettorio, primo locale aperto nel dopo Gufi; passando attraverso Cicciarem on Ciccinin con Liliana Feldman ed Evelina Sironi al Teatro Filodrammatici per la regia di Carlo Silva; a un rifacimento estivo di Chicchirichì, Gh’ho di robb de dì, con quasi tutti gli attori che avevano partecipato alle fortunate trasmissioni radiofoniche; facendo rivivere l’Anacleto di Franco Parenti, la signora Cipriana di Esperia Sperani – mia insegnante di recitazione – recitata mirabilmente da colei che era già la sua partner, Leda Celani; e lo strofette di Canta Febo, Liliana e Grancassa e il fantolino e Franco Friggeri. E poi ho conosciuto e rappresentato testi di Menicanti e Spiller, di Attilio Carosso del quale recito ancora adesso Dio che dona Dio che tosa. Insomma, tutti gli attori, i testi, i registi dell’epoca sono stati sempre ricordati e messi in scena. Ho perfino fatto I duu Ors con Piero Mazzarella per la Tv. Ma mai, mai ho avuto l’onore di partecipare a una edizione, a una recita, a una battuta di Milanin Milanon. Sì, ho fatto il pezzo del De Marchi, impostando la voce, mettendolo in uno dei mei spettacoli di canzoni e testi milanesi. Sì, ho portato in uno spettacolo al Vittoriale di Gardone Riviera diretto da Crivelli, quella famosa Santa Caterina imparata all’Oratorio. Ma per esempio, pur avendolo conosciuto e stimato non c’è stata mai una sua regia nei miei programmi; progetti sì, ma si sa, i progetti sono destinati spesso a non essere realizzati. A Milanin Milanon ho sempre tenuto, fin dai lontani primi passi de I Gufi. E pensare che attori come Carlo Cataneo, mio socio nella Bricat, società nata per la realizzazione di circa 30 Cd di prosa con la Ricordi, Alberto Rossetti, nato come cabarettista nel mio Refettorio, e altri amici di vecchia data, ne avevano fatto parte. Metterlo in scena è sempre stato un desiderio tramandato di anno in anno. Ma poi, da un fortunato incontro con Aldo Colonnello escono di getto I Teatri di Villa Clerici. Che si fa, oltre al resto? Mi pare logico. Milanin Milanon. E chi si chiama? Lui, il primo artefice, Filippo Crivelli. Semplice. Un triplice colpo. Regista, autore del collage, Teatri di gestione. Una compagnia stabile e chi non è via per lavoro il vecchio cast, sera per sera. Nuova edizione. Non più le canzoni di Milly, la recitazione di Tino Carraro, ma il gruppo che da anni mi segue in Milan Blues, in Gufologia, in Incidentalia, nei Monologhi della Pancia, nella Shoah e in tanti altri spettacoli classici e leggeri, e nelle Operette. I partecipanti? Li leggete in locandina. Assieme ad alcuni nomi veterani, desiderosi di presenziare a questa nuova kermesse che il sempre verde e forte Filippo Crivelli imposta e dirige. I contenuti? Milano ieri, oggi, domani. Canzoni? Ieri, oggi, domani. Prose? Ieri, oggi, domani. Macchiette? Ieri, oggi, domani. Momenti di tenerezza, nostalgia, comicità. Come si rideva e come si ride. Grazie ai Teatri della Villa, ai loro organizzatori, alle maestranze, a Filippo che trovo entusiasta e positivo, un altro mio sogno si realizza. Speriamo non sia l’ultimo. Www.teatridivillaclerici.it |
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